Ferruccio Pinotti per corriere.it
luca toni
Un assalto in piena regola alla villa di Luca Toni giovedì sera a Montale, una frazione di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena che conta circa 4mila abitanti, a 8 km a sud di Modena sulla Strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero «Nuova Estense». Il 43enne — campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006 — è stato il primo giocatore italiano a vincere la Scarpa d’oro, ottenuta dopo la vittoria del titolo di capocannoniere della Serie A nel campionato 2005-2006.
Pistole in pugno e volti mascherati
LUCA TONI
Toni è stato aggredito mentre era in casa con i bambini. I banditi, pistola in pugno e maschere in volto, gli hanno ordinato di consegnare tutti i valori presenti nell’abitazione. Sembra che fossero perfettamente informati delle abitudini e dei movimenti della famiglia. Si sono accaniti contro di lui, evitando di coinvolgere i figli del calciatore. Sono stati quindi momenti di panico, anche perché gli aggressori parevano muoversi con grande sicurezza, quasi avessero un addestramento di tipo militare. Gli aggressori si sono mossi quando era già buio ed erano probabilmente in quattro. Un membro della banda gli attendeva in macchina col motore acceso, pronto a caricare gli altri componenti del team criminale.
La fuga in auto
LUCA TONI E MATTEO SALVINI
I rapinatori sono allontanati sulla vettura, sembra un’Audi nera anche se non è stato possibile annotare la targa. Per tutta la giornata di venerdì gli esperti della scientifica sono andati e venuti dall’abitazione di Toni, alla ricerca di tracce impronte resti di Dna che possono aiutare nelle indagini e alla identificazione dei colpevoli. Al tempo stesso vengono passate al setaccio le telecamere delle abitazioni circostanti. Ci si chiede poi se si sia trattato di una banda improvvisata, oppure se si tratti degli stessi professionisti che da sei mesi si aggirano nel Modenese facendo saltare i bancomat degli istituti di credito.
La prima rapina nel 2008
luca toni
La villa di Montale di Toni non è nuova a intrusioni di questo tipo. Già nel 2008 l’abitazione del campione fu oggetto di una rapina alla ricerca di monili doro e altri oggetti di valore. Nell’occasione furono lasciati la Scarpa d’oro conquistata dal campione come miglior calciatore della stagione 2005 2006 la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali del 2006. Ma i ladri portarono via una maglia della nazionale. Momenti pesanti furono vissuti da Toni anche nel febbraio 2017 quando il bomber, in quel momento dirigente dell’Hellas Verona, venne aggredito ad Avellino mentre si recava lo stadio con il presidente degli scaligeri, il capitano Maurizio Setti: la loro auto fu gravemente danneggiata. Toni ha per ora chiesto discrezione sull’inchiesta in corso, ma ha ammesso: «Sono stati brutti momenti».
luca toni marta cecchetto
Il post del campione
«La cosa che conta di più è che la mia famiglia sta bene, non ci hanno fatto del male pur avendo subito un bel trauma e un forte spavento», ha scritto, sul suo profilo Instagram, l’ex calciatore. «Dispiace anche il fatto che i malviventi abbiano portato via beni preziosi, ma soprattutto affettivi - prosegue l’ex centravanti della nazionale - a seguito della rapina sono intervenute le forze dell’ordine, probabilmente chiamate dai vicini insospettiti da una macchina in movimento nella mia via. La vigilanza non si è accorta di nulla. Chiedo rispetto e privacy - conclude Toni - per me e la mia famiglia in questo momento».
LUCA TONI LUCA TONI