FLORES D'ARCAIS
Andrea Carugati per la Stampa
«Vedo che la terna proposta da Berlusconi per la guida del Senato comprende addirittura Gasparri. Io non so se nel M5S si rendono conto dell' enormità della cosa, anche solo discutere un' ipotesi del genere per loro sarebbe un suicidio». Paolo Flores d' Arcais, intellettuale, direttore di MicroMega, un tempo animatore dei girotondi contro il «Caimano», non si dà pace. Lui non ha votato il Movimento di Grillo il 4 marzo, ma lo considera il meno peggio sulla scena politica attuale, «l' unico voto razionale che oggi si possa dare».
Probabilmente il M5S non voterà il candidato di Forza Italia in Senato, non lascerà le impronte digitali visto che il centrodestra al ballottaggio ha i voti necessari.
silvio berlusconi forza italia
«Il nuovo regolamento del Senato consente queste manovrine, ma molti elettori del Movimento avrebbero la netta sensazione di un accordo con la destra. Non lasciare le impronte sarebbe solo una furbizia, di quelle che il M5S ha sempre denunciato negli altri. E poi, una volta raggiunto l' accordo sulle presidenze delle Camere, anche la strada per fare un governo insieme diventerebbe percorribile».
Perché non dovrebbe essere percorsa?
«Dieci giorni fa ho dato un consiglio non richiesto a Di Maio e spero ancora che possa essere ascoltato: devono proporre al Quirinale un premier fuori dai partiti che realizzi i punti fondamentali del loro programma, a partire dal reddito di cittadinanza. Penso a una squadra con Gustavo Zagrebelsky, Tomaso Montanari, Piercamillo Davigo.
Tutte personalità che sono sempre state apprezzate dal M5S. Di fronte a questa proposta il Pd sarebbe indotto a uscire dall' isolamento, da una posizione di comodo che è anche irresponsabile. Il Pd non potrebbe dire no, malgrado Renzi: sarebbe come fare harakiri».
Perché mai dovrebbero governare personalità illustri ma che non sono state votate? Non sarebbe più naturale un accordo tra Lega e grillini?
luigi di maio
«Milioni di cittadini hanno votato il M5S, ora sta a Di Maio e soci decidere come utilizzare questo consenso in una democrazia parlamentare. Io suggerisco un governo che risponda ai valori di fondo del Movimento, uguaglianza e lotta alla corruzione».
Lei ha parlato di un filo rosso tra il popolo dei girotondi e il partito di Grillo. Non crede che oggi il M5S sia una cosa diversa?
«Io credo che larga parte dei consensi sia ancora su quell' onda lunga. In ogni caso non sono Nostradamus e non posso fare profezie».
Al netto di Berlusconi, lei sarebbe contrario anche a un' intesa solo tra Di Maio e Salvini?
FLORES D\'ARCAIS E MORETTI
«Sono due ipotesi ugualmente immonde. Ma in ogni caso la destra si è ricompattata, e dunque Di Maio si appresta a trattare con questo moloch unico».
Sarebbe comunque una strada per governare. Magari affermare alcuni punti del programma.
«Come si può pensare di mettere insieme il reddito di cittadinanza con la flat tax? Sono due visioni agli antipodi».