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    UN BAGNO DI UMILTÀ – A PARIGI I RESIDENTI DI MONTMARTRE SI MOBILITANO PER SALVARE CIÒ CHE RESTA DEI BAGNI PUBBLICI DI MONTMARTRE DALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO EDIFICIO CON UFFICI E APPARTAMENTI DI LUSSO - I RICCHI NON SONO GRADITI, MA NON SEMBRANO ESSERLO NEANCHE I POVERI: GLI ABITANTI PROTESTANO ANCHE PER L’ABBATTIMENTO DI UN ALTRO VECCHIO EDIFICIO CHE DOVREBBE FARE SPAZIO AD ALLOGGI POPOLARI…


     
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    Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

     

    montmartre montmartre

    Montmartre è l' archetipo del pittoresco francese, l' idea stessa di Parigi che si fa quartiere e talvolta film, dal Favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet a Moulin Rouge di Baz Luhrmann fino agli episodi della serie Emily In Paris . Anche per questo ogni proposta di cambiamento viene accolta con ostilità, in un perenne oscillare tra il rischio di trasformare il quartiere in Disneyland e il pericolo di ridurlo a un museo.

     

    Dopo le guerre contro il McDonald' s (vinta) e poi contro Starbucks (perduta) vicino alla basilica del Sacro Cuore, la protesta del momento ha per oggetto la costruzione di un nuovo edificio con uffici e appartamenti di lusso su più piani, al posto di quel che resta dei bagni pubblici risalenti all' Ottocento, al numero 10 di rue Muller.

    bains douches montmartre bains douches montmartre

     

    «Un progetto immobiliare che sfigurerà il nostro quartiere di Montmartre - si legge nella petizione scritta da uno dei residenti, Olivier Menez - e che rischia di fare crollare uno degli undici fragili edifici che sorgono intorno».

     

    I residenti lamentano la distruzione dei bains-douches con le loro vetrate ottocentesche, e lo sfratto del Laboratoire Cyclope, uno degli ultimi stampatori di fotografie analogiche di qualità di Parigi. Tra i motivi, citati en passant ma forse non così secondari, anche il fatto che il nuovo edificio della società G4CMU potrebbe fare ombra e ostruire la vista alle case già esistenti.

     

    Il consigliere comunale ecologista Émile Meunier ha fatto votare un testo (dal valore non vincolante) che condanna la costruzione di «loft per nuovi milionari», mentre il promotore immobiliare Pierre-Philippe Caneri sottolinea con il Figaro che invece non si tratta di case per ricchi, o almeno non più del solito, «le venderemo a 12 mila euro al metro quadro, quindi nella media del quartiere» (la media a Parigi è di circa 10 mila euro al metro quadro).

     

    il progetto g4cmu a montmartre il progetto g4cmu a montmartre

    Se i ricchi non sono graditi, sembrano non esserlo troppo neanche i poveri: poco lontano, al numero 43 di rue des Trois Frères, un altro vecchio edificio dovrebbe essere abbattuto per fare spazio a un palazzo destinato ad alloggi popolari, così come richiedono le quote decise dal comune. Ma anche in questo caso i residenti protestano perché «il quartiere verrà snaturato da un edificio troppo alto, che si combina male con la linea delle altre case e rischia di provocare crolli», si legge nell' ennesima petizione.

     

    Montmartre, pur in una fase tristemente priva di turisti, è oggetto di desideri, invidie e gelosie. Ogni metro quadrato è fonte di dispute e battaglie legali. Un altro conflitto oppone da tempo i ristoranti della celebre place du Tertre agli altrettanto tipici pittori che da sempre popolano la piazza.

     

    la vista da. montmartre la vista da. montmartre

    Nell' ultimo episodio, qualche giorno fa, il tribunale ha dato ragione ai sette ristoranti che da aprile ad ottobre occupano con i tavolini il centro della piazza. I 260 pittori eredi di Toulouse-Lautrec, che pagano un canone annuale al comune per fare caricature da 10 euro ai turisti, chiedevano più spazio ma il loro ricorso è stato respinto, e dovranno restare con i loro cavalletti ai bordi di place du Tertre.

    bains douches montmartre bains douches montmartre laboratori cyclope a montmartre laboratori cyclope a montmartre

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