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    CINQUESTELLE E MOLTE STALLE - PARTE LA SCELTA SU ROUSSEAU DEI CANDIDATI PER LE REGIONALI IN CALABRIA E EMILIA ROMAGNA MA SONO IN POCHI QUELLI DISPOSTI A METTERCI LA FACCIA: IL M5S VA VERSO UNA LEGNATA STORICA - DOPO UNO STALLO DI MESI I GRILLINI TROVANO LA QUADRA SUL DIRETTIVO DEL GRUPPO A MONTECITORIO: DAVIDE CRIPPA, MOLTO VICINO A DI MAIO, SARÀ CAPOGRUPPO - IL FALCO RICCARDO RICCIARDI COSTRETTO A FARE UN PASSO INDIETRO…


     
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    B.L. per “il Messaggero”

     

    davide crippa davide crippa

    Dopo uno stallo di mesi il Movimento 5Stelle trova una quadra sul direttivo del gruppo alla Camera. Nella mail inviata ai deputati in cui si annuncia la ripresa dell'iter delle votazioni (che ricominceranno nelle prossime ore) compare infatti una squadra unica di candidati al direttivo: Davide Crippa come capogruppo, Riccardo Ricciardi come vice e Francesco Silvestri tesoriere.

     

    Crippa, piemontese ed ex sottosegretario al Mise, di provata fede dimaiana, era ritenuto il favorito alla vigilia già delle votazioni precedenti, finite con ripetuti nulla di fatto. Il suo sfidante era proprio Ricciardi, che rappresenta invece l'ala dei falchi. Ricciardi però è ritenuto dal Movimento un esponente critico ma dialogante, modello Fico insomma. E proprio questo suo pragmatismo ha contribuito a concludere l'intesa che, se tutto va come Di Maio spera, porterà all'elezione del presidente del deputati pentastellati (fissata per domani) dopo mesi di vacatio.

     

    Riccardo Ricciardi Riccardo Ricciardi

    Il caos 5Stelle però, non per questo accenna a placarsi. In vista delle regionali continua la querelle alleanze sì-alleanze no. E sembra coinvolgere direttamente anche Francesco Aiello, candidato M5S in Calabria. Il suo nome non è stato ufficializzato né da Di Maio né dai soliti canali del movimento. Lo standby di Aiello durerà almeno fino a venerdì, quando in Calabria è previsto l'arrivo di Di Maio.E spifferi pentastellati parlano di pressioni sul capo politico affinché appoggi Callipo, che poi sembrava il candidato della prima ora del movimento.

     

    2 - LO STALLO M5S NELLE REGIONI PARTE LA SCELTA SU ROUSSEAU MA POCHI VOGLIONO CORRERE

    Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

     

    stefano bonaccini stefano bonaccini

    L'operazione Regionali finalmente è al via. Tra oggi e domani i Cinque Stelle voteranno su Rousseau i candidati da selezionare per le liste sia in Emilia-Romagna sia in Calabria. Poi, dopo il voto partirà la campagna elettorale «di rincorsa» come la bollano alcuni pentastellati. Le sensazioni della vigilia, però, non sono buone. E non solo per i sondaggi che danno il Movimento in alcuni casi ai minimi storici, ma anche per le divisioni sui territori. E per lo scarso appeal suscitato tra i militanti. In Emilia-Romagna, secondo quanto sostengono fonti pentastellate, sono centoventi gli attivisti in corsa per un totale di settanta posti in lista.

     

    In pratica chi corre ha circa il 60% di probabilità di successo. Ma la percentuale sale tra le donne: ventiquattro il limite «minimo» di nominativi da assegnare come quota alle aspiranti consigliere a fronte di poco più di una trentina di candidate: una gara a eliminazione con alcune vincitrici già sicure di avere il proprio nome sulla scheda elettorale prima ancora della consultazione. Il nome più votato, secondo le indiscrezioni, dovrebbe poi essere il candidato governatore da contrapporre a Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni.

     

    LUCIA BORGONZONI LUCIA BORGONZONI

    In Calabria, invece, continuano le contrapposizioni in seno al gruppo parlamentare del Movimento (ieri è stato trovato a Roma un accordo su Davide Crippa capogruppo alla Camera). Alcune esternazioni di Francesco Aiello hanno alimentato le tensioni. In questo caso il M5S dovrà fronteggiare una soglia di sbarramento molto alta che già cinque anni fa impedì ai pentastellati di entrare in consiglio regionale. Situazione che potrebbe ripetersi. Sul tavolo c' è anche l' ipotesi che i vertici - nel caso proseguano i contrasti interni - tolgano l' uso del simbolo ai calabresi, impedendo la corsa del M5S.

     

    I consiglieri regionali, intanto, fremono. Per domani era stato fissato - dalle 16 alle 20 - l'incontro richiesto dai cento eletti nei parlamentini d' Italia con Luigi Di Maio. Ieri mattina, però, il capo politico ha disdetto l'impegno per motivi istituzionali. Lo scarso preavviso per lo slittamento della riunione, però, ha dato il la a diversi malumori dei consiglieri che avevano già fissato treni e aerei e posticipato riunioni per incontrare il leader.

    ciarambino ciarambino

    «Speriamo ci sia presto occasione di confrontarci per affrontare e risolvere alcune questioni», dicono nel M5S.

     

    Intanto, si inizia a pensare alle Amministrative 2020. Il cuore della campagna elettorale sarà la Campania. Ieri il deputato Michele Gubitosa ha rilanciato come possibile candidata governatrice la consigliera uscente Valeria Ciarambino, anche se da tempo circolano voci su un possibile «nome terzo» della società civile. «Stiamo già facendo riunioni sui territori e, da quello che io percepisco, è che tutti vogliono vedere un M5S correre e vincere da solo in Campania. Alla fine credo che andremo da soli senza alleanze né con De Luca né con il Pd», ha detto Gubitosa.

     

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