Estratto dell’articolo di Velia Alvich per il “Corriere della Sera”

supercomputer el capitan

Si chiama El Capitan, cioè il capitano, ed è il più intelligente di tutti. Grazie alle sue caratteristiche tecniche è già arrivato al primo posto nella lista dei supercomputer più potenti al mondo. Sfruttando la sua potenza di calcolo, messa a disposizione della National Nuclear Security Administration (l’agenzia americana responsabile della sicurezza nucleare), gli scienziati potranno sperimentare in uno spazio virtuale gli effetti delle atomiche senza sganciare neppure una bomba reale.

Non è chiaro se l’annuncio del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), che ospita il supercomputer, sia arrivato come conseguenza del cambiamento della dottrina nucleare russa, che ora prevede la possibilità di usare l’atomica in risposta a un attacco al proprio territorio.

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«El Capitan ci consentirà di riprodurre interi sistemi d’arma, incorporando vari fattori del mondo reale come i materiali, le imperfezioni di fabbricazione e le variabili ambientali», ha spiegato in una dichiarazione ufficiale Rob Neely, direttore del programma […]

El Capitan è il terzo supercomputer a superare la soglia di un quintilione (un miliardo di miliardi) di operazioni al secondo. Numeri straordinari che gli consentono di realizzare simulazioni tridimensionali come, appunto, quella di un’esplosione nucleare in appena qualche ora o qualche giorno di calcolo. […]

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