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    PRODOTTO LORDO - IL PARLAMENTO RUSSO CHIEDE CHE I MARCHI TEDESCHI E ITALIANI CHE COLLABORARONO COL NAZIFASCISMO DICHIARINO LA LORO STORIA SUI PRODOTTI - IL MEA CULPA TOCCA ANCHE A “COCA COLA”, “LUFTHANSA”, “SIEMENS”, “BMW” E CONNIVENTI VARI


     
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    Damien Sharkov per “Newsweek”

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    La Duma russa ha proposto una legge per costringere le aziende italiane e tedesche che hanno fatto profitti durante i regimi nazisti e fascisti, a segnalare la storia dei loro prodotti, in modo che i consumatori russi ne siano al corrente.

     

    la duma russa in riunione la duma russa in riunione

    Il simbolismo nazista è illegale in Russia. Le relazioni di Mosca con l’Occidente si sono deteriorate dopo la crisi in Ucraina e Putin si è sbrigato a ricordare il passato all’Europa, prima chiedendo alla Germania il risarcimento dei danni per la Seconda Guerra Mondiale, ora chiedendo che marchi come “Lufthansa”, “Siemens” e “BMW”, dichiarino in radio, tv e pubblicità, di aver cooperato con il regime nazista.

     

    La mozione è di Alexey Zhuravlev, del partito nazionalista Rodina, che ha stilato una lunga lista di brand, compresi “Metro Cash & Carry” e “Coca-Cola”, durante la sua intervista sulla radio “Govorit Moskva”, dove ha dichiarato: «Le corporazioni che hanno incassato capitali con il sangue dei nostri connazionali e che hanno cooperato coi regimi fascisti, dovrebbero perlomeno informare i nostri consumatori, segnalandolo sui loro prodotti».

    coca cola al tempo del reich coca cola al tempo del reich

     

    Nel documento del parlamentare le regole sono precise: negli spot radiofonici, le aziende che hanno avuto legami commerciali con il Terzo Reich, sono obbligate a menzionare quell’informazione in un messaggio che dura almeno tre secondi. Negli spot televisivi il messaggio deve allungarsi a cinque secondi e il marchio visuale corrispondente deve prendere non meno del 7% dello schermo.

    aereo lufthansa aereo lufthansa

     

    Nelle pubblicità su carta stampata il box di responsabilità non deve prendere meno del 10% dello spazio. Aggiunge Zhuravlev: «Per non dimenticare la storia c’è bisogno che la nuova generazione ricordi e sappia cosa è accaduto nel ventesimo secolo e quali delle aziende ha lavorato attivamente con il Terzo Reich, producendo prodotti velenosi, armi e aerei, che hanno danneggiato la nostra gente».

     

    La “Govorit Moskva” ha poi rivelato che Zhuravlev nel 2014 guidava una tedeschissima

    “Mercedes Benz” e sua moglie una “BMW”. Il suo portavoce ha fatto sapere che ora ha optato per una “Skoda”.

     

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