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    “QUI C’E’ IL DESTINO DEGLI ITALIANI” DRAGHI PRESENTA IL RECOVERY ALLA CAMERA: "SARÀ DA 248 MILIARDI. NEL REALIZZARE I PROGETTI, RITARDI, INEFFICIENZE, MIOPI VISIONI DI PARTE PESERANNO DIRETTAMENTE SULLE NOSTRE VITE" – FRATELLI D’ITALIA AVEVA CHIESTO IL RINVIO DELLA SEDUTA - I PROGETTI DI RIFORMA E LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO VERRANNO PRESENTATI A BRUXELLES VENERDÌ 30 APRILE - PROSEGUE LA BATTAGLIA DI DRAGHI CONTRO GLI INGLESISMI: “IL GOVERNO DEL PNNR, QUELLO CHE GLI ALTRI CHIAMANO ”GOVERNANCE” – VIDEO


     
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    Valeria Forgnone per repubblica.it

     

     

    DRAGHI 8 DRAGHI 8

    "Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr sia solo un insieme di progetti, tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze. Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l'aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l'ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l'ambiente va tutelato. Nell'insieme dei programmi c'è il destino del Paese, la sua credibilità". Inizia così il discorso del premier Mario Draghi alla Camera dei deputati presentando il Piano italiano per il Next generation e il Recovery plan con cui l'Italia si candida a ricevere i fondi necessari a ripartire dopo la pandemia.

     

    DRAGHI 19 DRAGHI 19

    "Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro", ha precisato il presidente del Consiglio. Il governo vuole "consegnare alle nuove generazioni un paese più moderno". E ciò sarà possibile grazie ai fondi europei e alle riforme che vanno messe in campo per dare solidità alla ripresa economica. Ma, ha osservato Draghi, "sia chiaro che, nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite. Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio".

     

     

     

    MARIO DRAGHI RECOVERY PLAN MARIO DRAGHI RECOVERY PLAN

    Poi, nel presentare il documento "strettamente legato il nostro futuro" e all'indomani della celebrazione del 25 aprile, Draghi ha ripreso la testimonianza di uno dei padri della nostra Repubblica, Alcide De Gasperi che nel 194 scriveva: 'Vero è che il funzionamento della democrazia economica esige disinteresse, come quello della democrazia politica suppone la virtù del carattere. L'opera di rinnovamento fallirà, se in tutte le categorie, in tutti i centri non sorgeranno degli uomini disinteressati pronti a faticare e a sacrificarsi per il bene comune'. A noi l'onere e l'onore di preparare nel modo migliore l'Italia di domani", ha commentato Draghi.

     

    L ITALIA DI DRAGHI MODELLO EUROPEO SECONDO IL FINANCIAL TIMES L ITALIA DI DRAGHI MODELLO EUROPEO SECONDO IL FINANCIAL TIMES

    I progetti di riforma e le richieste di finanziamento elaborate dal Consiglio dei ministri sabato notte verranno presentati a Bruxelles venerdì 30 aprile. Un piano Draghi in 4 grandi riforme e 6 missioni, appunto: i progetti di riforma di fisco, giustizia, pubblica amministrazione e concorrenza, ma anche lo stop a Quota 100 dal 2022. Giovani, donne e Sud, poi, le tre priorità trasversali. "Il Piano è articolato in progetti di investimento e riforme. L'accento sulle riforme è fondamentale - ha spiegato il presidente del Consiglio - Queste non solo consentono di dare efficacia e rapida attuazione agli stessi investimenti, ma anche di superare le debolezze strutturali che hanno per lungo tempo rallentato la crescita e determinato livelli occupazionali insoddisfacenti, soprattutto per i giovani e le donne. Le riforme e gli investimenti sono - ha aggiunto il premier - corredati da obiettivi quantitativi e traguardi intermedi e sono organizzate in sei Missioni".

    mario draghi mario draghi

     

    Il Pnrr ha tre obiettivi

    "Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha tre obiettivi principali", ha detto Mario Draghi, presentando il Pnrr alla Camera dei deputati. "Il primo, con un orizzonte temporale ravvicinato, risiede nel riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica. La pandemia ci ha colpito più dei nostri vicini europei. Abbiamo raggiunto il numero di quasi 120.000 morti per il Covid-19, a cui si aggiungono i tanti mai registrati. Nel 2020 il Pil - dice il presidente del Consiglio - è caduto dell'8,9 per cento, l'occupazione è scesa del 2,8 per cento, ma il crollo delle ore lavorate è stato dell'11 per cento, il che dà la misura della gravità della crisi". "I giovani e le donne hanno - sottolinea Draghi - sofferto un calo di occupazione molto superiore alla media, particolarmente nel caso dei giovani nella fascia di età 15-24 anni. Le misure di sostegno all'occupazione e ai redditi dei lavoratori hanno notevolmente attutito l'impatto sociale della pandemia. Tuttavia, l'impatto si è sentito soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione", ha detto il premier.

    ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU MARIO DRAGHI ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU MARIO DRAGHI

     

    "Tra il 2005 e il 2019, il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,3 al 7,7 per cento, per poi aumentare fino al 9,4 per cento nel 2020. Ancora una volta ad essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani e ancora una volta soprattutto nel Mezzogiorno". "Con una prospettiva più di medio-lungo termine, il Piano affronta alcune debolezze che affliggono la nostra economia e la nostra società da decenni: i perduranti divari territoriali, le disparità di genere, la debole crescita della produttività e il basso investimento in capitale umano e fisico - ha osservato Draghi - Infine, le risorse del Piano contribuiscono a dare impulso a una compiuta transizione ecologica". Il Pnnr, poi, "ha effetti significativi sulle principali variabili economiche: nel 2026 il Pil sarà di circa 3,6 punti percentuali superiore rispetto a uno scenario di riferimento che non tiene conto dell'attuazione del Piano. Ne beneficia anche l'occupazione che sarà più elevata, di 3,2 punti percentuali rispetto allo scenario base nel triennio 2024-2026", ha precisato il premier.

     

    mario draghi maria elisabetta alberti casellati mario draghi maria elisabetta alberti casellati

    Pnrr colma disparità Nord-Sud e disparità genere

    "I progetti di ciascuna missione" del Pnrr "mirano ad affrontare tre nodi strutturali del nostro Paese, che costituiscono obiettivi orizzontali dell'intero Piano. Si tratta di colmare le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali", ha premesso il premier.

     

    Draghi: "Potremmo disporre complessivamente 248 miliardi"

    "Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro. A tali risorse, si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma React-Eu che, come previsto dalla normativa Ue, vengono spese negli anni 2021-2023. Si tratta di altri fondi per ulteriori 13 miliardi. Se si tiene conto solo di Rrf e del Fondo Complementare, la quota dei progetti 'verdì è pari al 40 per cento del totale. Quella dei progetti digitali il 27 per cento, come indicato dalle regole che abbiamo deciso in Europa - ha spiegato ancora il presidente del Consiglio illustrando il Pnrr alla Camera - Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento".

     

    A Rivoluzione verde quasi 70 mld

    sergio mattarella mario draghi sergio mattarella mario draghi

    "La seconda Missione, denominata Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, si occupa dei grandi temi dell'agricoltura sostenibile, dell'economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell'efficienza energetica degli edifici, delle risorse idriche e dell'inquinamento. Essa è particolarmente importante per l'Italia, che è maggiormente esposta a rischi climatici rispetto ad altri Paesi - ha detto Mario Draghi in Aula alla Camera - La missione migliora la sostenibilità del sistema economico e assicura una transizione equa e inclusiva verso una società a impatto ambientale pari a zero. La dotazione complessiva di questa missione è la più cospicua tra le 6 proposte: quasi 70 miliardi, di cui 60 finanziati con il Dispositivo europeo. Vi sono inoltre investimenti a supporto della transizione ecologica anche in altre missioni". E ancora. Ha proseguito il premier:

     

    "La Missione prevede misure per migliorare la gestione dei rifiuti e per l'economia circolare, rafforza le infrastrutture per la raccolta differenziata, e ammoderna o sviluppa nuovi impianti di trattamento rifiuti. Per raggiungere la progressiva decarbonizzazione, sono previsti interventi per incrementare significativamente l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, per il rafforzamento delle reti e per una mobilità più sostenibile", aggiunge. Vi è un significativo sforzo per promuovere l'efficientamento energetico di edifici pubblici e privati".

    VIDEOMESSAGGIO DI MARIO DRAGHI PER IL GLOBAL HEALTH SUMMIT VIDEOMESSAGGIO DI MARIO DRAGHI PER IL GLOBAL HEALTH SUMMIT

     

    50 miliardi risorse digitalizzazione e cultura

    Draghi ha continuato a illustrare alla Camera dei deputati le sei missioni del Pnrr. "La prima Missione riguarda i temi della Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura. Nel complesso, le risorse destinate a questa Missione sono quasi 50 miliardi, di cui 41 finanziate con il Dispositivo Europeo e 8,5 con il Piano complementare nazionale, pari al 27% delle risorse totali del Piano. L'obiettivo principale è promuovere e sostenere la trasformazione digitale e l'innovazione del sistema produttivo del Paese", ha spiegato il premier. "Abbiamo scelto di investire nella crescita dimensionale delle nostre imprese e in filiere ad alta tecnologia". Poi ha approfondito: "Noi vogliamo che dal 2027 le nostre ragazze e ragazzi possano avere accesso alle migliori esperienze educative, ovunque esse siano in Italia.

     

    prima pagina del financial times del 22 aprile 2021 sul recovery plan di draghi prima pagina del financial times del 22 aprile 2021 sul recovery plan di draghi

    Vogliamo che i nostri imprenditori, piccoli e grandi, possano lanciare e far crescere le loro attività rapidamente e efficientemente. Vogliamo permettere alle donne imprenditrici di realizzare i loro progetti. Vogliamo che i lavoratori e le lavoratrici continuino ad acquisire le competenze per le professioni di oggi e di domani. Vogliamo che le persone più sole o vulnerabili possano esser assistite dagli operatori sanitari, dai volontari e dai loro famigliari nel miglior e più tempestivo modo possibile", osserva il premier. "Vogliamo che le pubbliche amministrazioni e i loro servizi siano accessibili senza ostacoli, senza costi e senza inutile spreco di tempo. Vogliamo insomma accelerare l'adozione della tecnologia - nel pubblico, nel privato e nelle famiglie - per dare alla fine del quinquennio 2021-26 eque opportunità a tutti", conclude, "in particolare a giovani, donne e a chi vive in territori meno connessi".

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    8,5 miliardi per rafforzare sanità

    La Missione 6 del Pnnr "riguarda la Salute, un settore critico, che ha affrontato sfide di portata storica nell'ultimo anno: la pandemia da Covid-19 ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macro-economica dei servizi sanitari pubblici. Le riforme e gli investimenti proposti con il Piano in quest'area hanno due obiettivi principali: rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio e modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario, al fine di garantire un equo accesso a cure efficaci", ha proseguito Draghi. "La dotazione per questa missione è complessivamente di 18,5 miliardi, di cui 15,6 relativamente a finanziamenti RFF e 2,9 di risorse nazionali", ha aggiunto.

     

    Proroga Superbonus

    MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

    L'iniziale mancato rinnovo del Superbonus fino al 2023 ha scatenato le critiche del M5S, del Pd e di Forza Italia. Tanto che dai grillini, nei giorni scorsi, è arrivato quasi un ultimatum a Draghi: "Per noi sarà molto difficile dire sì al Pnrr qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione". Poi la rassicurazione da Draghi: le coperture verranno verificate annualmente a seconda del 'tiraggio'. Vale a dire quante risorse vengono spese in base ai lavori. Mentre i dem sono scesi in pressing sia sulla proroga del Superbonus, sia per inserire nel Piano le condizionalità a favore di giovani e donne.

     

     

    Protesta FdI

    Intanto, il passaggio alle Camere, che si conclude con la presenza di Draghi domani, martedì, alle 15 al Senato, viene giudicato comunque tardivo da FdI. "Il Recovery è arrivato alle 14 di domenica alla Camera. Un documento poderoso. Chiediamo di avere la dignità e la decenza di poterlo approfondire - ha detto in Aula il capogruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida - Alle 14 di oggi è arrivata un'altra versione aggiornata, con 60 pagine in meno. Oggi il Parlamento ragiona su un testo che sfido chiunque ad avere approfondito con la necessaria prudenza ed attenzione.

    ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

     

    Valutiamo un rinvio della seduta odierna, ci sia una capigruppo per ragionare sulla logica di discutere un piano così poderoso senza averlo approfondito", ha concluso. Dello stesso parere il deputato di 'L'Alternativa c'è', Andrea Colletti.  A mettere fine alla polemica è stato il presidente dela Camera, Roberto Fico: "Credo che si possa procedere alle comunicazioni. Prima di iniziare il dibattito dopo le comunicazioni di Draghi convocherò una conferenza dei capigruppo".

     

    Tensioni nella maggioranza sulle misure anti-Covid

    Ma se sul Piano la maggioranza ora fa quadrato, restano le frizioni sulle misure anti- Covid. Il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, ha preso la parola per primo: "Ho sottoscritto la petizione popolare degli amici della Lega per abolire il coprifuoco, perché la proposta del partito di Salvini chiede la stessa cosa che Fratelli d'Italia ripete da tempo: va eliminata una misura inutile, che non limita i contagi ma solo la libertà d'impresa e dei cittadini". Lollobrigida ha poi invitato "tutti i deputati a votare il nostro ordine del giorno per cancellare questo provvedimento illogico. Fu proprio grazie a un odg - ha sottolineato - che riuscimmo a bloccare il Global Compact, per difendere i confini dell'Italia dall'immigrazione incontrollata. Domani può essere una storica occasione per difendere il diritto alla libertà degli italiani".

    ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES SU MARIO DRAGHI ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES SU MARIO DRAGHI

     

    Nei giorni scorsi è andato avanti lo scontro tra Pd e Lega. Ieri Enrico Letta aveva chiesto chiarezza a Matteo Salvini, dopo la decisione del Carroccio di astenersi in Consiglio dei ministri sulle misure per il contrasto ala pandemia e dopo aver lanciato la raccolta firme online per abolire il coprifuoco: "Non può succedere di nuovo che un partito dentro la maggioranza non voti. Chi lo fa deve tirare le conseguenze, chi non vuole stare al governo non deve stare al governo" ha detto il segretario dem.

     

     

    Oggi il leader leghista gli ha risposto: "Ho tutta l'intenzione di stare dentro il governo, per le nostre idee e le nostre battaglie, anche se qualcuno ci vorrebbe fuori, come il Pd di Letta. Basta che Letta non provochi continuamente, come sta facendo parlando di ius soli, di immigrati, chiedendo che Salvini vada a processo". Ma sul coprifuoco Salvini non demorde e spiega di aspettarsi "il prossimo decreto entro metà maggio. Se i dati scientifici continueranno ad essere positivi la riapertura delle attività economiche, sociali, culturali, dovrà essere totale, con l'azzeramento del coprifuoco. Spero che qualcuno non dica di andare avanti fino a giugno e luglio". E proprio sul coprifuoco Giorgia Meloni incalza l'alleato di centrodestra cercando di insinuarsi per creare una nuova frattura nella maggioranza: "Fratelli d'Italia porterà in Aula domani un Odg per abolire il coprifuoco. Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida".

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