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    “QUI I MALATI DI AIDS NON DEVONO ENTRARE” – POLEMICHE PER LA SCELTA DI UNO STABILIMENTO DI BARI CHE HA RESPINTO 13 PERSONE OSPITI DI UNA CASA DI CURA PER MALATI DI HIV - "I NOSTRI ASSISTITI CI SONO RIMASTI MOLTO MALE, SI SONO SENTITI RIFIUTATI, PER QUESTO MOTIVO ABBIAMO DECISO DI RENDERE PUBBLICA LA VICENDA. CI INTERESSA SOLTANTO CERCARE DI SCONFIGGERE PREGIUDIZI CHE CREDEVAMO SUPERATI…"


     
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    Franco Giubilei per “la Stampa”

    stabilimento bari stabilimento bari

     

    Ogni estate la fondazione "Opera Santi Medici Cosma e Damiano" di Bitonto porta al mare i malati di Aids della sua struttura residenziale. Stavolta però i responsabili si sono scontrati col rifiuto dello stabilimento balneare del litorale barese con cui avevano preso contatto:

     

    «Li abbiamo sentiti al telefono e, quando abbiamo spiegato chi eravamo, hanno cominciato a tergiversare - spiega Giovanni Vacca, direttore della fondazione che gestisce la casa alloggio Raggio di Sole, dove sono ospitati 20 malati -. Dicevano che non sapevano, che in passato, quando era capitato che eravamo andati da loro per una giornata, non avevano capito di cosa si trattava e che preferivano non accoglierci.

     

     "Nel nostro bagno ci sono i bambini", ci hanno detto. A un certo punto si sono anche negati al telefono. All' inizio volevamo portarci anche i minori del nostro centro diurno e loro ci hanno risposto che per i ragazzi non c' era problema.Siccome però il problema c' era coi malati di Aids, a quel punto abbiamo detto noi di no, sia per gli uni che per gli altri».

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    E così la fondazione ha dovuto rivolgersi altrove, a qualcuno che non avesse gli stessi pregiudizi e che fosse disposto ad accogliere quella dozzina di pazienti fra i 40 e i 70 anni d' età di cui, unica realtà residenziale in regione, si occupa l' Opera: «Siamo stati accolti da un altro lido, ma i nostri assistiti ci sono rimasti molto male, si sono sentiti rifiutati, per questo motivo abbiamo deciso di rendere pubblica la vicenda: esistono ancora delle sacche di ignoranza, serve fare sensibilizzazione».

     

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    Gli ospiti della Raggio di Sole sono pazienti "anziani", persone che hanno contratto il virus Hiv dagli Anni 80 in poi. Spesso provengono da famiglie in difficoltà, in diversi casi sono stati rifiutati dai loro stessi genitori e la fondazione ha dovuto impegnarsi per tentare di ricucire i rapporti. «L' idea era portarli al mare tre volte alla settimana, con andata e ritorno in giornata - aggiunge il direttore -. Non vogliamo fare il nome dello stabilimento, ci interessa soltanto cercare di sconfiggere pregiudizi che credevamo superati».

     

    Una condanna netta arriva dal presidente nazionale del Sindacato italiano balneari di Confcommercio, Antonio Capacchione: «È un episodio molto spiacevole, frutto di totale ignoranza o forse di eccessivo timore da parte di questo titolare, comunque da stigmatizzare».

     

    Il responsabile del Sib sottolinea anche che «c' è stato un altro stabilimento balneare che subito si è messo a disposizione. L' accaduto, del tutto inedito, ci mette di fronte alla necessità di dotarci di un codice di comportamento per sanzionare queste condotte».

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