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I carabinieri del comando provinciale di Padova, coordinati dalla Procura di Rovigo, al termine di una complessa attività investigativa nella giornata di martedì 6 marzo hanno tratto in arresto un cittadino italiano che secondo le contestazioni dopo aver carpito la fiducia di una donna della provincia di Padova le estorceva forti somme di denaro con la minaccia di pubblicare le foto erotiche carpite durante le loro chat.
L’ uomo rintracciato in provincia di Firenze, è un 29enne e a suo carico il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovigo ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione. Secondo la ricostruzione degli eventi eseguita dagli investigatori, agli inizi del mese di febbraio una donna della bassa padovana si presentava disperata ai carabinieri della Compagnia di Este per denunciare di essere vittima di un’estorsione.
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La donna riferiva di aver conosciuto, nel mese di dicembre, il 29enne su un noto social network, intrecciando con lui un’amicizia virtuale, tanto da arrivare a scambiarsi il numero di telefono cellulare ed alcune foto e video dal contenuto erotico.L’uomo appariva gentile ed estremamente affettuoso, carpendo la fiducia della donna al punto tale da chiederle, ed ottenere spontaneamente dalla stessa, una ricarica telefonica di 20 euro, cui seguiva un ulteriore ricarica di 20 euro ed una terza di 100 fatta su carta prepagata intestata all’uomo.
La donna, ad una quarta richiesta, sempre secondo questa ricostruzione, iniziava a nutrire dubbi sulla buona fede dell’individuo, decidendo di non assecondare il suo desiderio. Da questo momento, secondo le accuse, il giovane accompagnava le richieste con le minacce di pubblicare le foto ed i video che si erano scambiati. La donna, in preda al terrore, effettuava ulteriori versamenti su carta prepagata arrivando, in poco meno di un mese, a consegnare al malvivente la somma di 3.600 euro. Disperata e terrorizzata quindi, sporgeva denuncia querela dai Carabinieri.
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I militari di Este, coordinati dal sostituto procuratore di Rovigo Andrea Girlando, si attivavano subito attraverso il monitoraggio del profilo dell’uomo, del numero di telefono e della carta prepagata, riuscendo a dare un’identità all’individuo, risultato essere anche già noto alle forze dell'ordine.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovigo Alessandra Martinelli, concordando con le attività investigative poste in essere, il 2 marzo emetteva una ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Firenze. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti diversi PC, chiavette usb e la carta di credito su cui secondo gli investigatori venivano fatti versamenti.