Andrea Arzilli per il “Corriere della Sera”
DI MAIO RAGGI LOMBARDI
«Il nostro codice è molto chiaro, ogni eletto deve rispettarlo». Roberta Lombardi, a Fonte Nuova - a due passi da Roma - per un evento sul suo chiodo fisso, il «legame con il territorio», non parla volentieri della richiesta di rinvio a giudizio per falso di Virginia Raggi. Ma risponde così quando le si chiede che cosa potrebbe accadere in caso di condanna della sindaca.
Un anno fa, di questi tempi, la sindaca di Roma fu messa in guardia proprio dalla deputata Cinque Stelle sul ruolo di Raffaele Marra in Campidoglio. Fu «lalombardi», come ormai la chiamano tutti, la prima a definire l' ex fedelissimo di Raggi «un virus che ha infettato il Movimento».
RAGGI LOMBARDI
Allora sulla deputata si scatenò la bufera. Più avanti, dopo l' arresto di Marra a metà dicembre 2106, su di lei tornò il sereno e arrivarono anche gli apprezzamenti di base e vertici cinquestelle. Tanti da spingerla a candidarsi - con ottime chance di vittoria - per le «regionarie» del 14 ottobre, le primarie online per stabilire chi sarà il Cinque Stelle a correre per la Regione Lazio. E, chissà, in futuro lavorare gomito a gomito con Raggi, ma solo a patto che l' accusa di falso della procura di Roma non si trasformi in condanna.
Nel caso Raggi dovrebbe dimettersi?
RAGGI LOMBARDI
«Abbiamo un codice etico molto chiaro, che prevede la sospensione dei condannati - risponde Lombardi. Ma sul rinvio a giudizio di Virginia sarà la magistratura a fare le opportune valutazioni. Il M5S ha profondo rispetto per il lavoro che le Procure portano avanti ogni giorno. E vorrei comunque sottolineare che sulle accuse per abuso di ufficio c è stata una richiesta di archiviazione, ora ne resta in piedi una e saranno i giudici ad esprimersi, aspettiamo».
DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI
Nel Movimento c'è chi, come lei, chiede l'osservanza delle regole e chi il codice preferisce interpretarlo.
«Dico solo che tutto questo gran parlare quando si è trattato di Sala non c'è stato, ma siamo abituati ormai...».
E sulla corsa alla Regione Lazio? Teme l'effetto Raggi sulla sua candidatura e sulla corsa del Movimento?
«Sarò schietta: degli errori sono stati commessi, lo ha ammesso la stessa sindaca in passato, ma sbagliare è umano, d' altro canto il lavoro avviato dalla giunta capitolina e dai consiglieri ha prodotto risultati positivi».
È bastato un tweet di Paola Taverna («Una domanda ai romani: ma prima abitavate in Svizzera?») a scatenare la protesta social dei cittadini. Quali sono i segnali di buon governo dalla giunta Raggi?
RAGGI DE VITO LOMBARDI DI MAIO FRONGIA
«Penso allo stadio, il cui progetto è stato adeguato alle esigenze e al rispetto della città e dell' ambiente. Ma penso anche alla nuova flotta di bus, oppure alla linea 720 che collega l' aeroporto di Ciampino al centro di Roma. Insomma ognuno è libero di fare le sue critiche, per carità, ma sul M5S a Roma vedo un certo accanimento».
Se arriverà a governare il Lazio troverà lo stesso clima?
«Io penso che il voto in Regione Lazio sia cruciale: questa è una Regione piena di cultura e tradizione che le precedenti amministrazioni non hanno mai saputo valorizzare. Noi vogliamo e possiamo riuscirci dando voce a quelle aziende e a quelle realtà dimenticate».
Roma fa parte del Lazio...
«Roma è la Capitale d'Italia, una delle città più belle al mondo, non si discute. Ma il Lazio non è solo Roma e questo è il messaggio che vogliamo dare al Paese».