ANDREA LAFFRANCHI per il Corriere della Sera
rovazzi e il nonno
Chissà se questa estate avrà il tormentone musicale. Di sicuro non sarà firmato da Fabio Rovazzi, uno specialista della hit. Dal 2016 con «Andiamo a comandare» (5 dischi di platino e 185 milioni di views su YouTube) ogni estate Fabio ha piazzato un video e una canzone nelle nostre teste: «Volare», «Faccio quello che voglio» e «Senza pensieri».
Quest' estate passa?
«Sì. La quarantena è stata un periodo buio non solo per l'assenza di stimoli ma per altri eventi drammatici che mi sono accaduti. La mia musica e i miei video sono sempre frutto delle sensazioni che vivo e quindi non mi sarebbe venuto un pezzo allegro. La gente adesso ha bisogno di vibe positive. Se ci avessi provato sarebbe uscito qualcosa di finto e il pubblico se ne sarebbe accorto».
rovazzi e il nonno
Visto che non partecipa alla corsa, che estate musicale si immagina? I tormentoni a base di mojito, strusciamenti e reggaeton funzioneranno o rischiano di essere fuori luogo?
«Spero che sia l'occasione per gli altri artisti di abbandonare i cliché delle canzoni estive. Siamo in una fase di stallo, c'è desiderio di festeggiare ma non c'è la festa. Spero che escano canzoni consone al momento. A meno che gli strusciamenti non siano quelli dei gilet arancioni».
Sta ridendo?
«Il caso dei gilet arancioni in piazza Duomo mi ha stupito. Non per le persone che ci sono andate ma per l'autorità che non si è fatta sentire. E quando qualcuno dice che il coronavirus non esiste lo prendo di petto. Impazzisco. Ho vissuto una tragedia da vicino».
Suo nonno è morto proprio per il Covid e lei lo ha ricordato con post commovente.
«La situazione nelle RSA era drammatica. Ho vissuto mesi brutti combattendo contro cose assurde. Avrei potuto fare un post di divisione e attacco. Non l'ho fatto per rispetto del nonno e per non sporcare il nostro rapporto. Con i giorni ho capito che cercare il colpevole per una cosa imprevedibile come questa non era utile».
Da un po' di tempo lei prende posizione sull'attualità...
fabio rovazzi con la fidanzata karen
«Lo faccio con attenzione e soprattutto informandomi prima. Non voglio fare disinformazione come fanno tanti personaggi del web che parlano senza arte né parte per seguire un trend senza credere in quello che dicono. Le mie sono opinioni e mi piace potermi confrontare anche con chi non le condivide».
Ha anche appoggiato le proteste antirazziste per la morte di George Floyd, il cittadino afroamericano ucciso da un poliziotto...
«Purtroppo in Italia siamo ancora indietro sul tema razzismo. Qualcuno mi ha scritto: "impedire gli sbarchi non è razzismo". È fondamentale far capire subito ai ragazzini quali sono i valori da sostenere, l'uguaglianza in tutti campi, il rispetto delle donne...».
Come sta approfittando della libertà riacquistata?
«Sto traslocando. Dopo due anni e mezzo di lavori la casa è pronta. Un concentrato di tecnologia: sala cinema con Dolby Atmos, studio di registrazione, rubinetti con asciugamani elettronico... la tecnologia stessa è stupita di quanta tecnologia ci abbia messo. È la mia prima casa di proprietà, la vivo come un conquista personale».
fabio rovazzi passa una notte in albergo con will smith 3
Il trasloco cosa sta facendo riaffiorare?
«Sto ripercorrendo gli ultimi anni, mi ricordo i momenti belli... Appendere i dischi di platino di "Andiamo a comandare" sarà un po' egocentrico, ma credo che lo farebbe chiunque. Come con la medaglia della corsa campestre».
Ha anche quella?
«Certo. Era l'unica cosa sportiva che facevo. In resistenza battevo tutti».
Ha trovato foto che non vorrebbe rivedere?
«Non se ne stampano più visto che c'è Instagram. Forse la mia generazione nel privato vuole essere ancora più segreta e meno esposta».
Durante il lockdown ha lanciato il suo profilo su Twitch, piattaforma social per il gaming.
«Mi spiace quando vedo che quel mondo viene minimizzato e ridicolizzato. I videogame per alcuni pro-player non sono più un divertimento ma un lavoro che richiede allenamento, tecnica Questo progetto per me è un modo per cercare occasioni di scambio con altre persone».
fabio rovazzi passa una notte in albergo con will smith 2
Ha fatto dirette con vari personaggi: da Briatore a Mentana, da Michelle Hunziker a Jovanotti... Chi l'ha sorpresa di più?
«Non è necessariamente positivo. Quando ho annunciato Renzi tutti i personaggi del web mi hanno sconsigliato di invitarlo perché ai ragazzini non interessa la politica. Ero preoccupato che facesse propaganda. Anche fare il simpatico in fondo lo è, ma poteva fare peggio».
Con Jack Black ha catturato un'altra star di Hollywood...
senza pensieri fabio rovazzi 12
«Me lo avevano presentato alla Fashion Week e lui mi aveva fatto i complimenti per la gag con Will Smith. Mi aveva emozionato pensare che qualcuno gli avesse parlato di me. Per questa diretta l'ho contattato via Instagram e ne è nata una conversazione di un'ora. Amo il cinema, parlare con lui di Tarantino è stata una soddisfazione».
La vedremo presto tentare la strada americana al cinema?
«Hollywood è un mondo fantastico e sotto il glitter devi imparare a conoscerne i meccanismi. Ci sono possibilità interessanti e contatti, ma mi spaventa ancora».
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