• Dagospia

    SALVINI MEZZI GRILLINI - “RENZI ESCE STRA-INDEBOLITO DAL VOTO. IL RISULTATO DEI CINQUESTELLE MERITA RISPETTO PERCHÉ ANCHE LORO SONO ANTI-SISTEMA E CONTRO LA CRICCA EUROPEA. MI SPIACE PER LA MELONI: HA SBAGLIATO BERLUSCONI, GUARDANDO AL PASSATO...”


     
    Guarda la fotogallery

    SALVINI RENZI SALVINI RENZI

    1 - SALVINI, RENZI ESCE STRA-INDEBOLITO DAL VOTO

    (ANSA) - "Renzi esce stra-indebolito dal voto": lo ha detto Matteo Salvini, commentando a radio Padania il risultato elettorale. "Adesso vinciamo i ballottaggi, poi parte la battaglia per il referendum - ha aggiunto - per cacciare Renzi. Mentre il risultato dei 5 Stelle merita rispetto e andrà analizzato perché loro sono anti-sistema e contro la cricca europea".

     

    2 - ROMA: SALVINI, MI SPIACE DAVVERO PER MELONI

    (ANSA) - "Mi spiace davvero, di cuore, per la Meloni. Ma lì purtroppo Berlusconi ha sbagliato, guardando al passato...": lo ha detto il leader leghista, Matteo Salvini, commentando il risultato elettorale nella capitale. "Adesso - ha aggiunto - bisogna ricostruire il centrodestra, ma su nuove basi e non certo sulle poltrone o guardando al passato. Un centrodestra forte, libero e orgoglioso".

     

    renzi su chi e salvini su oggi renzi su chi e salvini su oggi

    3 - SALVINI: RIFONDARE LA COALIZIONE. UNA CONVENTION DOPO I BALLOTTAGGI

    Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

     

    «Dove c’è la Lega si va bene. A Roma Berlusconi ha voluto perdere, a Milano vinceremo

    al ballottaggio portando a votare la gente che non l’ha fatto al primo turno». Pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, Matteo Salvini è rinchiuso con i fedelissimi nel quartier generale di via Bellerio. Il primo exit poll non porta buone notizie. Il dilagare di Virginia Raggi a Roma è notizia in qualche modo attesa, un po’ meno il distacco tra Stefano Parisi e il concorrente

    Giuseppe Sala.

    MATTEO RENZI SALVINI QUIZ MATTEO RENZI SALVINI QUIZ

     

    Le Amministrative 2016, per il segretario leghista, sono il giorno da cui si calcola un prima

    e un dopo: «Niente potrà essere come prima». E non soltanto perché, come ha ripetuto

    per tutto il giorno, le elezioni «sono una buona occasione di dare l’avviso di sfratto a Renzi».

     

    Il fatto è che il centrodestra va rifondato, e con urgenza. La partita più importante per Salvini, è questa: chi sarà a consegnare l’avviso di sfratto. O almeno, chi fronteggerà «l’altro Matteo». Il che implica due problemi. Quelli all’interno del centrodestra e quello delle relazioni con il M5S. La fisionomia del centrodestra di domani, secondo Salvini, è «quella che in tutta Europa ha dimostrato di poter sfidare i vecchi partiti».

    DI MAIO RENZI GRILLO SALVINI DI MAIO RENZI GRILLO SALVINI

     

    Insomma, il modello resta quello della «destra di popolo ». Con accezione lepenista. Ma la sfida diventa rebus a Milano: «La bassa affluenza è colpa delle scelte di Renzi». Il distacco iniziale tra i contendenti, leggermente superiore alle attese, non aiuta a capire. Da una parte, Salvini alla vittoria nella sua città ci tiene. Dall’altra, Parisi non è fino in fondo l’esponente del centrodestra di domani a cui pensa il leader leghista, sia pure senza nascondersi che una componente moderata sia indispensabile.

     

    L’unica certezza è che di questo centrodestra, Silvio Berlusconi non può più essere il leader. Anzi, forse nemmeno il federatore. Questo è il ruolo che Salvini pensa per sé. Per questo, il 20 giugno, subito dopo i ballottaggi, arriverà l’annuncio. Quello di una «convention del centrodestra». Non un’iniziativa di piazza sul modello della manifestazione di Bologna dello scorso novembre.

     

    MATTEO SALVINI SEGNALA CHE MENTRE PARLA RENZI L EUROPARLAMENTO E MEZZO VUOTO MATTEO SALVINI SEGNALA CHE MENTRE PARLA RENZI L EUROPARLAMENTO E MEZZO VUOTO

    L’idea è quello di un appuntamento «aperto a chi ci vuole stare» per porre le fondamenta dell’alleanza di domani. E poi, ci sono i 5 stelle. Salvini ha detto in tutte le occasioni possibili che lui, in caso di ballottaggio, voterà «sempre contro Renzi». Il che vuol dire, spesso, votare gli stellati. A partire da Virginia Raggi a Roma. I sostenitori di Grillo non hanno mai dato manifestazioni d’interesse. Eppure, Salvini resta convinto che alcune battaglie si possano condurre se non insieme, quantomeno nella stessa direzione.

     

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport