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    SAPEVATE CHE SI PUO' FARE GOL CON UNA CAPRA? – È IL "KOK BORU", IL GIOCO NAZIONALE DEL KIRGHIZISTAN CHE COMBINA ELEMENTI DI RUGBY, POLO E CALCIO, SOSTITUENDO LA PALLA CON UNA CARCASSA DI CAPRA SENZA TESTA DA 30 CHILI: DUE SQUADRE A CAVALLO SI SFIDANO PER PORTARE IL CADAVERE FINO ALLA "PORTA" AVVERSARIA - IL GIOCO, CHE E' MOLTO PERICOLOSO, HA ORIGINI ANTICHISSIME: E' NATO PER CASO TRA I PASTORI CHE...  - VIDEO


     
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    Dall'esterno sembra puro caos. Uomini che gridano e tirano le redini. Cavalli che protestano sbattendo gli zoccoli per terra e alzando un’enorme quantità di polvere.  Ci si sfida per accaparrarsi una carcassa di capra senza testa, il premio da recuperare senza perdere l’equilibrio prima di fiondarsi verso la propria meta e segnare il punto per la proprio squadra, proprio con l’animale usato come una sorta di palla.

     

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    Questo è il Kok Boru, il gioco nazionale del Kirghizistan che combina elementi di rugby, polo e calcio, sostituendo la palla con una carcassa di capra senza testa. Migliaia di anni fa, quando il popolo del Kirghizistan era nomade, i lupi attaccavano e mangiavano il loro bestiame. Poiché il bestiame era la loro fonte di sostentamento, per sopravvivere non gli restava che andare a caccia di lupi, ucciderli e trovare un uso per le loro carcasse, appunto il “Kok Boru” (Blue Wolf). Iniziò come un gioco tra pastori ed è diventato uno dei tanti simboli culturali sia del Kirghizistan che del Kazakistan.

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    Oggi, la carcassa del lupo è stata sostituita da una carcassa di capra. Per giocare a Kok Boru ci vogliono 12 giocatori, un campo, oltre a due grandi box alle estremità che fungono da mete. Le regole del gioco sono abbastanza semplici (in teoria): portare la carcassa di capra nella porta per segnare punti per la squadra.

     

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    Il gioco parte con la carcassa di pecora collocata al centro del campo. Al fischio gli avversari galoppano verso la carcassa cercando di afferrarla senza cadere da cavallo. A quel punto bisogna galoppare fino in fondo al campo per “segnare”.

    Questo gioco non richiede solo forza e abilità incredibili, ma anche coraggio, dal momento che tutti i giocatori rischiano in continuazione di cadere da cavallo. È anche un gioco che richiede un immenso lavoro di squadra e, secondo il giocatore Tynchtyk, un'immensa concentrazione: «Quando si gioca, non bisogna pensare a nulla. Giocare e basta».

     

     

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