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    CHI MENTE SAPENDO DI MENTIRE, D’AMATO O FUKSAS? – SCAZZO DURISSIMO TRA L’ASSESSORE ALLA SALUTE DELLA REGIONE LAZIO E L’ARCHITETTO SULLO “SPALLANZANI 2”, IL PROGETTO ALL’OSPEDALE PER UNA “CAMERA CALDA”, UN LABORATORIO E UN CENTRO DI RICERCA. D’AMATO: “AVEVA CHIESTO 800 MILA EURO. UNA CIFRA DEL GENERE È SOPRA LA SOGLIA COMUNITARIA. SERVIVA UNA GARA” – LA REPLICA DI “FUFFAS”: “LA RACCONTASSE LUI QUESTA VERSIONE. È STATO TUTTO REGALATO…”


     
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    Paolo Boccacci per “la Repubblica”

     

    ALESSIO D AMATO ALESSIO D AMATO

    «La realtà è questa: mi hanno chiesto, l'assessore alla Sanità D'Amato e l'attuale direttore generale dello Spallanzani Vaia, che allora non lo era ancora, un progetto di " camera calda" ovvero una struttura che permette ad un'ambulanza di essere immessa in una zona dove non subisce uno shock termico né per il caldo né per il freddo.

    Dopo il progetto è evoluto e hanno previsto che comprendesse un laboratorio e un centro di ricerca. Noi lo abbiamo donato allo Spallanzani e alla Regione Lazio senza chiedere per questo lavoro nemmeno un euro».

     

    Tra Massimiliano Fuksas, il progettista del Centro congressi della Nuvola dell'Eur e uno degli architetti italiani più famosi nel mondo, e Alessio D'Amato lo scontro è durissimo. «Aveva chiesto 800 mila euro. Lo avrei coinvolto se avessi potuto, ma una cifra del genere è sopra la soglia comunitaria. Serviva una gara» , ha detto l'assessore in un'intervista a Repubblica.

    MASSIMILIANO Fuksas MASSIMILIANO Fuksas

     

    Ma Fuksas lo smentisce. «La raccontasse lui questa versione. Il progetto è stato ideato, realizzato e consegnato senza chiedere nulla. Punto. Ed è stato ampliato anche con una zona di verde. Tutto regalato».

     

    Di che periodo parliamo?

    «Era l'aprile del 2020. Allo Spallanzani c'è un piazzale libero dove prima volevano mettere solo la cosiddetta "camera calda" e poi è stato pensato il centro di ricerca, un edificio di cui avete pubblicato il nostro progetto».

     

    Che cosa è successo poi?

    «Questo non lo so. Forse l'errore è molto precedente, quando alle Regioni è stata attribuita la gestione della Sanità, ovvero l'80% del loro budget, e anche le nomine».

    alessio d'amato francesco vaia alessio d'amato francesco vaia

     

    Ed ora?

    «Il progetto è stato donato ed è in loro possesso. Invece hanno fatto un concorso e daranno ai vincitori 200 mila euro. Invece quello che abbiamo donato era di loro proprietà gratuitamente. Potevano costruire senza che noi chiedessimo nulla, neppure un centesimo. Ma, come si sa, la bouillabaisse può essere fatta in molti modi».

     

    doriana e massimiliano fuksas foto di bacco doriana e massimiliano fuksas foto di bacco

    Ha partecipato al concorso?

    «Assolutamente no. Ho fatto un progetto e gliel'ho regato, avevano tutta la possibilità di usarlo liberamente e gratuitamente per costruire la nuova struttura che era necessaria allo Spallanzani. Posso fare un concorso per una cosa che abbiamo già progettato? Anche qualcuno che non capisce niente di questo mestiere, mi sembra che possa capire che non sia il caso. Ripeto: il progetto è stato realizzato e regalato. Questa è la storia vera».

    FUKSAS 19 FUKSAS 19 alessio d'amato 2 alessio d'amato 2 alessio d'amato alessio d'amato

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