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    FINALMENTE TRUMP SI È FATTO IL MURO, MA ALLA CASA BIANCA! – WASHINGTON SI PREPARA ALLA MARCIA DI PROTESTA PER L’OMICIDIO DI GEORGE FLOYD E IL PRESIDENTE SI BARRICA FACENDO TIRARE SU UNA RECINZIONE, DOPO ESSERE STATO COSTRETTO A RINUNCIARE ALL’ESERCITO: NELLE SCORSE ORE HA ACCONSENTITO A RISPEDIRE A CASA LA DIVISIONE DI 1600 UOMINI CHE AVEVA FATTO SCHIERARE FUORI DALLA CAPITALE PER…


     
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    DAGONEWS

     

    donald trump donald trump

    Washington si prepara alla più grande protesta per la morte di George Floyd prevista per sabato. E come reagisce Donald? Facendo costruire un muro intorno alla Casa Bianca dopo che il Pentagono ha deciso di rispedire a casa centinaia di truppe che erano stanziate fuori città: circa 700 membri di un battaglione di fanteria di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, sono stati rimandati a casa. Altri 600 dovrebbero rientrare in queste ore.

    mark esper mark esper

     

    Lo spiegamento della 82a Task Force 504 della divisione Airborne aveva sollevato preoccupazioni sul fatto che il presidente Donald Trump avrebbe potuto invocare l'Insurrection Act per consentire all'esercito di svolgere un ruolo di polizia contro i manifestanti.

     

    donald trump alla st. john's church donald trump alla st. john's church

    Le polemiche delle scorse ore avevano travolto anche il capo del Pentagono Mark Esper accusato di aver politicizzato l’esercito e costretto a prendere le distanze da Trump sia dalla sua minaccia di usare le truppe per fermare le proteste sia dalla sua controversa foto con la Bibbia davanti alla St. John Church, di fronte alla Casa Bianca, dopo aver fatto sgomberare la folla con lacrimogeni e proiettili di gomma.

     

    mark esper parla con un militare mark esper parla con un militare

    Il segretario alla Difesa ha detto di essere contrario a invocare l'Insurrection Act del 1807, la legge che consente di impiegare le truppe contro i manifestanti che fu usata l'ultima volta nel 1992 contro le sommosse a sfondo razziale scoppiate a Los Angeles. «L'opzione di usare l'esercito nel ruolo di polizia dovrebbe essere l'ultima spiaggia e solo nelle situazioni più urgenti e gravi ma ora non siamo in uno di questi momenti - ha detto - Il mio obiettivo è quello di tenere le forze armate fuori della politica».

    manifestazioni anti trump manifestazioni anti trump

     

    Da "www.ilriformista.it"

     

    Una delle grandi promesse della scorsa campagna elettorale, che lo hanno portato a conquistare la presidenza degli Stati Uniti, era quella di costruire un muro al confine col Messi a difesa dei suoi concittadini. Alla fine però Donald Trump è dovuto scendere ad un compromesso diverso e, per salvarsi dalle proteste di massa scoppiata dopo la morte per mano della polizia dell’afroamericano George Floyd, il muro lo ha costruito a difesa della Casa Bianca.

     

    GEORGE FLOYD DURANTE L ARRESTO GEORGE FLOYD DURANTE L ARRESTO

    Le foto della recinzione costruita in fretta e furia davanti la residenza dei presidenti per contrastare i manifestanti ha fatto il giro del web, con grande ironia per la retromarcia del tycoon.

    Intanto in un Paese segnato da violenti scontri il presidente Donald Trump soffia sul fuoco delle contestazioni attirandosi le critiche sia dei precedecessori, Jimmy Carter e Barak Obama che, da ultimo, dell’ex capo del Pentagono James Mattis che ha accusato il tycoon di essere “divisivo” e di “deridere la Costituzione”.

     

    donald trump in mezzo alle scritte contro di lui donald trump in mezzo alle scritte contro di lui

    Subito è arrivata la replica del presidente che nei giorni scorsi si è scontrato anche con l’attuale segretario alla giustizia Mark Esper sullo schieramento dei militari per sedare le proteste. “Probabilmente l’unica cosa che Barack Obama e io abbiamo in comune è che entrambi abbiamo avuto l’onore di licenziare Jim Mattis, il generale più sopravvalutato del mondo”, ha scritto Trump rigorosamente su Twitter, “Ho chiesto la sua lettera di dimissioni e mi sono sentito benissimo”.

    GEORGE FLOYD GEORGE FLOYD

     

    Sul tema il fronte dei repubblicani si è spaccato. Molti senatori hanno difeso l’operato del tycoon dalle critiche di Mattis, mentre la senatrice Lisa Murkovski si è schierata con l’ex capo del Pentagolo, giudicando le sue parole “vere e oneste”.

    il pugno chiuso di donald trump il pugno chiuso di donald trump trump trump GEORGE FLOYD DURANTE L ARRESTO GEORGE FLOYD DURANTE L ARRESTO donald trump donald trump

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