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    SFERA, EBBASTA “FOTO IDIOTE CON IL TUO PACCO”!  LA MAMMA DI UNA DELLE VITTIME DI CORINALDO SI SCAGLIA CONTRO IL TRAPPER: "HAI 6 MORTI SULLA COSCIENZA" - LA RISPOSTA DI SFERA? UNA FOTO SU UN'AUTO DI LUSSO GRIFFATO DALLE ORECCHIE AGLI ALLUCI, DUE SMARTPHONE IN MANO E UNA DIDASCALIA: "DEVO ANDARE PIÙ VELOCE DI CHI MI ODIA"


     
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    Riccardo Torrescura per “la Verità”

     

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    A dieci giorni dal disastro della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, Sfera Ebbasta appariva affranto. Sei persone (alcuni ragazzi, una madre) sono morte schiacciate nella calca mentre attendevano che lui si esibisse.

     

    Sui social network, il trapper si diceva «stravolto»: «Sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace. Non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato». La dichiarazione si concludeva con una promessa: «Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone». E infatti Sfera si è fatto tatuare su un lato del cranio sei stelline, una per ogni cadavere rimasto sul pavimento della sciagurata Lanterna.

     

    Il post commosso su Instagram del cantante (o presunto tale) porta la data del 19 dicembre 2018. Sfera era così sconvolto che il 31 dicembre, sempre su Instagram, ha pubblicato una foto in cui sorride birichino e dice ai fan: «Tagga un artista che ha spaccato più di me nel 2018».

     

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    Già, chi ha spaccato più di Sfera? Il suo 2018 è stato funestato da una carneficina in cui sono morti cinque ragazzini, 16 anni il più vecchio e 14 la più giovane.

    Poi una donna di 39 anni di nome Eleonora. Aveva quattro figli, è stata macinata dalla folla urlante, ha fatto scudo con il corpo a sua figlia ed è morta per salvarla.

    Assieme a loro c' era anche il padre, Paolo, a cui adesso tocca farsi carico da solo dell' intera famiglia.

     

    Aspettavano Sfera, questi ragazzi e questa mamma, l' hanno aspettato dentro la Lanterna azzurra per un sacco di tempo. E sono finiti in un modo orrendo.

    Chi ha spaccato più di Sfera Ebbasta nel 2018?

    Nessuno, ovvio. E infatti il trapper è felice e contento.

    Il giorno di Natale ha pubblicato una foto in cui - petto nudo, cappello da Santa Klaus in testa, dito medio sfoderato - fa gli auguri «a te e famiglia». Dev' essere il suo modo di sentirsi affranto, anzi - come aveva detto? - stravolto.

    Glielo ha fatto notare Donatella Magagnini, cioè la madre di Daniele (16 anni), uno dei morti di Corinaldo.

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    Ha scritto una lettera aperta ripresa ieri dai giornali, commentando proprio le irridenti esibizioni di gioia di Sfera sui social: «Tu e i tuoi collaboratori imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che, pur avendo pagato, sono stati presi in giro e sono morti nell' attesa che tu arrivassi», ha scritto Donatella su Facebook. E ha aggiunto: «Per salvarti la faccia evita di postare foto da idiota con il tuo "pacco"... Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza 6 morti».

    Chi ha spaccato più di Sfera, nel 2018?

    Certo, il trapper non è un assassino, probabilmente è soltanto la manifestazione più triste e visibile del sistema che ha portato alla strage. È solo il volto (poco) umano di una macchina da soldi che ha triturato donne e bambini.

    indagini in corso Sarà la Procura di Ancona a stabilire chi siano i veri responsabili dello sfascio. Sfera sarà ascoltato, nove persone sono indagate, le forze dell' ordine sono al lavoro. Vedremo.

     

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    Intanto, però, Sfera un po' di dignità in più avrebbe potuto mostrarla. «Si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia», scrive ancora mamma Donatella. «Poi per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e ancora dopo mi ha fatto pervenire una sua lettera privata, scritta e firmata in stampatello, dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa.

     

    Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social [...] Se davvero eri così addolorato e colpito dell' accaduto io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando alla Lanterna, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo».

     

    Sì, è il dolore a parlare, ma è una sofferenza atroce di cui si dovrebbe avere rispetto. Ed ecco il rispetto di Sfera, di quello che «spacca». Ieri, sul suo profilo Instagram, il nostro eroe ha pubblicato un' altra foto. Lo ritrae seduto sul cofano di una Bmw luccicante, un bolide con le portiere aperte ad ali di gabbiano. Griffato dalle orecchie agli alluci, due smartphone in mano, Sfera ha scritto: «Devo andare più veloce di chi mi odia».

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    nessuna attenzione Diciamo che come risposta allo strazio di una mamma non è granché, che ne dite? Ci auguriamo che Sfera abbia scritto in privato alla donna, e che a breve prenda in considerazione ciò che ha scritto. Ieri, sui profili social del trapper, non c' erano commenti, se non quello corredato di auto di lusso.

    Corinaldo, i morti, le lacrime: finisce tutto come è cominciato, con i soldi esibiti, le pose da spaccone, altri adolescenti e bambini da spennare.

     

    Non che ci aspettassimo altro, da Sfera Ebbasta. Ma voi ricordate i giorni immediatamente successivi alla strage? Ricordate in quanti hanno fatto a gara a difendere il trapper, a levargli di dosso ogni responsabilità?

    «Il diavolo non scrive canzoni», scrisse su Repubblica Gino Castaldo. «Mai demonizzare l' artista», spiegava l' articolo. «Dalla sua parte, almeno fino a oggi, c' è la libertà d' espressione.

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    I rapper, i trapper, sono oggi quelli che fanno la parte dei cattivi, ma i cattivi ci devono essere, sono i ragazzi che hanno bisogno di identificarsi in qualcosa che non sia per forza una santificazione della normalità e del pessimismo borghese. C' è perfino dell' ironia». Ah, il pessimismo borghese. Ah, la libertà d' espressione.

    La gran parte dei commentatori erano schierati dalla stessa parte, quella di Sfera, già visto pure sul palco politicamente correttissimo del concertone del Primo maggio. L' artista non ha colpe, dicevano.

     

    Sarà. Però l' artista, di nuovo, è l' emblema di una visione del mondo. È portatore di quelli che, a rischio di apparire tromboni, definiremo «valori». I valori di Sfera Ebbasta sono facilmente identificabili: soldi, auto di lusso, ragazze facili.

    Lui è uno che spacca, che gira videoclip in cui donne bellissime vengono ammazzate e i loro cadaveri occultati, del resto sono tutte «luride» o «puttane».

    Come faceva la canzone?

    «Quanto sei porca / dopo una vodka».

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    un mondo semplice Tutto qui, il mondo di Sfera, e pontificate finché volete sul trapper che racconta «il disagio giovanile» e si oppone alle consuetudini borghesi.

    La realtà suona un disco diverso. Parla di una discoteca in cui sono morte sei persone, un macello di ragazzini e ragazzine. Una nazione in lutto per qualche giorno, e poi tutto dimenticato, sei stelline tatuate in fronte di cui raccontare di fronte a una vodka, per fare il duro, «quello che ha sofferto».

    Per il cuore spezzato di una mamma non c' è pietà, per i corpi freddi delle vittime giovani non c' è rispetto.

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    È il mondo di Sfera, il mondo di cui parla Sfera, il mondo che verrà plasmato dai fan di Sfera. Dopo tutto, chi ha spaccato più di lui nel 2018?

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