DAGONEWS
josh tetrick
Singapore diventerà il primo paese al mondo a permettere la vendita di carne coltivata in laboratorio. Questo fine settimana al ristorante “1880” si potranno degustare piatti che utilizzerà come ingrediente la “carne di pollo” (se così si può chiamare) creata senza macellare animali.
pollo coltivato in laboratorio
Dietro all’operazione c’è la start-up statunitense “Eat Just”, che a inizio dicembre aveva annunciato che il suo prodotto era stato approvato per la vendita nella città-stato asiatica come ingrediente per le crocchette di pollo. Mercoledì, la società ha dichiarato di aver effettuato la sua prima vendita commerciale al 1880, un ristorante in una zona elegante della città.
un impiegato di eat just di fronte a un petto di pollo creato in laboratorio
L'amministratore delegato di Eat Just Josh Tetrick ha detto che la notizia "ci avvicina a un mondo in cui la maggior parte della carne che mangiamo non richiederà l'abbattimento di una singola foresta, lo spostamento dell'habitat di un singolo animale o l'utilizzo di una singola goccia di antibiotici".
Il ristorante inizierà a servirlo da sabato. Saranno serviti tre piatti di pollo in laboratorio, "ogni boccone influenzato da uno dei principali paesi produttori di ovini al mondo: Cina, Brasile e Stati Uniti", aggiunge il comunicato.
"Questa è una collaborazione molto entusiasmante per me", ha detto lo chef del ristorante Colin Buchan, che in passato ha fatto da cuoco anche al calciatore David Beckham, “credo che le persone la ameranno”.
noodles con la carne di pollo in laboratorio di eat just
La domanda di alternative sostenibili alla carne è in aumento a causa della crescente pressione dei consumatori sull'ambiente e sul benessere degli animali, ma quella di “Eat Just”, a differenza degli altri prodotti sul mercato, non è di origine vegetale, ma creata appunto in laboratorio. Ma come funziona? Enrico Pitzianti l’aveva spiegato su “Esquire”: “Le cellule vengono prodotte all'interno di macchinari chiamati bioreattori, che hanno una capienza di 1200 litri. Il processo parte riproducendo delle cellule animali provenienti da alcuni archivi che contengono il sangue prelevato durante delle biopsie animali. Ma di queste cellule, alla fine della produzione, non rimane nessuna traccia. Il nutrimento per le cellule e la loro riproduzione viene esclusivamente da fonti vegetali”.
il pollo creato in laboratorio di eat just
La carne coltivata in laboratorio arriva nei supermercati, ecco com'è
Enrico Pitzianti per www.esquire.com
L'agenzia governativa di Singapore che si occupa di alimentazione ha appena approvato la messa in commercio della carne di pollo prodotta in laboratorio, quindi senza la macellazione di alcun animale, dall'azienda statunitense Eat Just, già conosciuta per la maionese vegana e altri prodotti che offrono un'alternativa a quelli provenienti dagli allevamenti e le macellazioni di animali.
crocchette di pollo di eat just
È la prima volta che un agenzia governativa, dopo un test condotto sulla sicurezza dell'alimento, approva un prodotto simile, e qui sta la notizia: potrebbe essere l'inizio di un cambio radicale nel come produciamo la carne.
beyond meat 2
Nello specifico Eat Just, con sede a San Francisco, ha ottenuto l'approvazione delle sue crocchette di pollo, che d'ora in poi verranno vendute nel paese asiatico. L'azienda ha commentato dicendo che questa approvazione potrebbe aprire le porte a un futuro in cui tutta la carne verrà prodotta senza uccidere animali.
Eat Just non è l'unica azienda impegnata nella produzione di carne alternativa a quella proveniente dalla macellazione di animali, ci sono anche Memphis Meats, Mosa Meat, Aleph Farms e alcune altre che arriveranno presto a risultati simili. Inoltre, già da qualche anno, altre aziende, come Impossible Foods, si impegnano a riprodurre la carne (il sapore, l'odore, l'aspetto, il modo in cui cuoce) usando esclusivamente prodotti vegetali.
cotoletta con pollo coltivato in laboratorio
Nel caso di Impossible Foods il risultato non sono “hamburger vegetariani” come quelli che vediamo oggi nei supermercati, ma dei veri e propri hamburger di carne, che come sola differenza hanno che sono fatti con proteine vegetali. La carne in laboratorio, invece, fa un passo ulteriore: non "imita" la carne vera, semmai "è" carne vera.
Entrambi i prodotti, sia la carne prodotta in laboratorio da Eat Just, che gli hamburger prodotti da aziende come Impossible Foods e somiglianti in ogni loro aspetto alla carne, ma prodotti con composti vegetali, hanno lo stesso scopo: offrire un'alternativa alla carne derivante dalle macellazioni.
piatto cucinato con il pollo coltivato in laboratorio di eat just
Gli allevamenti intensivi e le macellazioni oggi sono un problema su più aspetti. Innanzitutto c'è quello etico: per soddisfare la domanda di carne, che è crescente, sono necessari allevamenti in cui gli animali vivono male, costretti in spazi angusti che diventano insalubri e pericolosi per la salute, sia quella animale che quella umana.
petto di pollo eat just
La vicinanza tra gli animali e il loro grande numero, infatti, fanno si che gli allevamenti intensivi diventino degli ambienti ideali per la proliferazione di virus e batteri. Per questi ultimi si è costretti a dare grandi dosi di antibiotici agli animali, cosa che evita il proliferare di malattie, ma allo stesso tempo debilita il sistema immunitario animale e fortifica la cosiddetta antibiotico-resistenza.
Il fatto che i batteri diventano più resistenti alle nostre medicine viene direttamente dall'abuso che se ne fa nella filiera della carne, e mette in pericolo la salute di tutti, compresa la nostra.
Ma la pericolosità degli allevamenti intensivi esiste anche per quanto riguarda i virus, non solo i batteri. La notizia recente di interi allevamenti di visoni positivi al nuovo coronavirus ha fatto il giro del mondo, e ha costretto all'abbattimento di milioni di esemplari.
carne coltivata 10
Oltre al problema etico e quello sanitario c'è quello ambientale. La filiera della carne è particolarmente inquinante, necessita di una grandissima quantità d'acqua e, di fatto, non è sostenibile. Ogni giorno, per soddisfare il fabbisogno di carne, si stima che vengono uccisi 130 milioni di polli e 4 milioni di maiali.
E non stiamo considerando la carne bovina, quella ovina, caprina ed equina. Quest'industria, nel suo complesso, contribuisce significativamente all'inquinamento atmosferico e al peggioramento dei processi che portano al riscaldamento globale.
beyond meat 1
La produzione di carne in laboratorio offre un'alternativa all'industria della carne per come la conosciamo. Ma come funziona?
Le cellule vengono prodotte all'interno di macchinari chiamati bioreattori, che hanno una capienza di 1200 litri. Il processo parte riproducendo delle cellule animali provenienti da alcuni archivi che contengono il sangue prelevato durante delle biopsie animali. Ma di queste cellule, alla fine della produzione, non rimane nessuna traccia. Il nutrimento per le cellule e la loro riproduzione viene esclusivamente da fonti vegetali.
impossible burger 2.0
Al momento, stando sempre a ciò che riferisce Eat Just, la produzione è in media più costosa rispetto a quella della carne animale convenzionale. Ma i costi dipendono soprattutto dalle quantità prodotte, e a questo proposito prevale l'ottimismo, visto che nelle stesse dichiarazioni leggiamo che la produzione di carne in laboratorio riuscirà a essere più economica di quella che conosciamo oggi.
carne coltivata 9 carne coltivata 3 carne coltivata 5 beyond meat 3 carne coltivata 7 carne coltivata 1 carne coltivata 8 carne coltivata 6 carne coltivata 4 ocean hugger foods sushi fatto col pomodoro 1 ocean hugger foods sushi fatto col pomodoro tuno il tonno fatto con i semi di zucca incredible burger 2 beyond meat incredible burger incredible burger 1 carne coltivata 2