andrey rublev
Rublev è il vincitore del torneo di Madrid, un torneo che sembra sia stato maledetto visto la quantità di ritiri per infortunio. Lo stesso Rublev non è stato benissimo, tanto che in finale si è trovato subito sotto 4-1 nel primo set.
Lo ha raccontato il tennista russo in un’intervista a “Marca“.
«È stato dopo il 4-1 che mi sono sentito un po’ meglio e ho potuto iniziare a colpire la palla».
Hai ringraziato i medici del torneo per il loro lavoro. Puoi spiegare cosa ti è successo?
«Mi hanno fatto l’anestesia al dito del piede per permettermi di giocare. Era così gonfio che non riuscivo nemmeno a mettermi la scarpa e l’infiammazione premeva sull’osso. La sensazione era la stessa di quando ti rompi un dito. Pertanto, ho giocato senza pensare».
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RUBLEV: «NON MI SONO MAI SENTITO COSÌ MALE IN VITA MIA»
Quindi anche tu sei stato malato?
«Lo sono stato e lo sono tuttora. Lunedì andrò in ospedale a Madrid per vedere cosa ho che non va. Le mie condizioni non sono migliorate da nove giorni e non è normale. Quando mi ammalo dura tre o quattro giorni, non di più. Non mi sono mai sentito così male in vita mia. Solo che non so se è mal di gola o altro. L’unica cosa che posso dire è che non riesco a deglutire perché ho la gola gonfia. Non posso mangiare. Ho vinto grazie alle iniezioni. Il mio corpo è imbottito di farmaci».
Consideri la vittoria un miracolo?
«Sì, un miracolo. Normalmente sono un ragazzo negativo, ma questa volta sono molto orgoglioso di me stesso».
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Hai sottolineato dopo ogni partita quanto eri calmo. Come hai controllato il tuo carattere forte?
«Beh, perché ero malato e non avevo l’energia per fare altro che una cosa, che in questo caso era giocare a tennis. Essere malato posso dire che mi ha aiutato in qualche modo».
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