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    PODERI & PISTOLERI - LA DIFESA DI STEFANO NATALINI: “NON VOLEVO UCCIDERE, CERCAVO SOLO DI SPAVENTARLI E HO SPARATO VERSO I CAMPI, NEL BUIO” – IL CUSTODE DELLA TENUTA VICINO BOLOGNA, CHE HA UCCISO UN UOMO DOPO AVER SENTITO DEI LADRI, E' INDAGATO PER OMICIDIO PRETERINTENZIONALE - LA PROCURA: “STIAMO CERCANDO DI CAPIRE SE CI SONO I PRESUPPOSTI DELLA LEGITTIMA DIFESA, DELL'ECCESSO COLPOSO” - IL SINDACO PD: "C'È SENSAZIONE DI INSICUREZZA"


     
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    Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

     

    «Non volevo uccidere, cercavo solo di farli andar via e ho sparato verso i campi, nel buio».

    Stefano Natalini Stefano Natalini

     

    Quando i carabinieri sono arrivati alla villa, Stefano Natalini era ancora sotto choc. Davanti a lui il corpo senza vita del giovane ladro che aveva tentato con altri malviventi di entrare in casa sua, forse pensando che fosse il proprietario del podere. E invece è il custode. Da molti anni abita con la moglie in una dépendance della villa padronale di Bazzano, ai piedi dei Colli bolognesi, di proprietà di una famiglia nobile. Nella tenuta, fatta di cascine, boschetti e di una tartufaia, ci vive solo la coppia. Tutto intorno, campi e piccoli capannoni industriali.

     

    È terra di tartufi, di manifatture meccaniche e di caseifici.

     

    «Erano circa le quattro di notte quando ho sentito dei rumori, mi sono spaventato e ho preso la pistola... Ho aperto la finestrella posteriore e ho sparato tre colpi verso i campi - ha raccontato al pm Manuela Cavallo -. Sentivo che erano molto vicini. Sono andato all' altra finestra e ho visto che erano all' interno della tettoia, che è l' anticamera della casa, sotto di me c' erano delle torce, allora ho sparato altri due colpi ma in fondo, su un lontano capannone disabitato. Non sotto di me, dove sentivo le voci e vedevo le luci».

    tenuta bazzano tenuta bazzano

     

    Il corpo del giovane è stato trovato a una certa distanza. «Il mio cliente non si spiega come potesse essere lì la vittima. Bisogna capire bene la dinamica», precisa l' avvocato Giovanni Donati, difensore di Natalini. Per il momento l' accusa è omicidio preterintenzionale. «Ma stiamo cercando di capire se ci sono i presupposti della legittima difesa, dell' eccesso colposo. Dipende da come e dove è stata colpita la vittima», precisa il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato.

     

    Indicazioni utili potranno venire dall' autopsia e dagli esami balistici. «Bisogna vedere se il colpo è stato diretto o ha preso la vittima di rimbalzo», aggiunge il legale.

     

    «Comunque sia, siamo di fronte all' ennesima tragedia causata da un tentato furto. Il mio cliente ne aveva già subiti altri ed era preoccupato. La casa è molto isolata e facilmente raggiungibile perché non ci sono recinzioni o inferriate, essendo una villa vincolata», spiega sempre l' avvocato. «Io pensavo fosse addirittura disabitata», dice uno dei titolari della vicina fabbrica di minuteria metallica. «Io invece sapevo che ci abitano perché la moglie lavora da me ed è anche molto brava», aggiunge la padrona del caseificio di fronte al podere. «Mi scusi signora, oggi non posso venire», ha avvertito ieri.

    custode spara ai ladri custode spara ai ladri

     

    Da qualche tempo la zona è battuta da bande di ladri che colpiscono soprattutto nelle ore notturne. «Se andassero a lavorare oggi starebbero tutti bene» sferza il leader della Lega Matteo Salvini. «C' è una sensazione di insicurezza - spiega il sindaco Pd di Valsamoggia, Daniele Ruscigno -.

     

    custode spara ai ladri custode spara ai ladri

    Ci vogliono più uomini, più tecnologia più giustizia certa». Nel frattempo, i carabinieri danno la caccia alla gang. «Pare fossero almeno quattro persone e forse c' è anche una donna», azzarda l' avvocato. A ipotizzarlo è il suo cliente, il custode. «È sotto choc», conclude. Un giovane è morto e lui è disperato.

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