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    STATE PENSANDO DI ACCENDERE UN MUTUO? SBRIGATEVI PERCHE' TORNANO A SALIRE I TASSI DI INTERESSE - A DARE L'INNESCO È LA PAURA DEL RIACCENDERSI DELL'INFLAZIONE CON LA RIPRESA ECONOMICA IN VISTA - IL RINCARO VARIA A SECONDA DELLA BANCA ED È INTORNO AI 20 PUNTI BASE DI MEDIA: 10 PUNTI BASE SU UN PRESTITO DA 140 MILA EURO E DELLA DURATA DI 25 ANNI CORRISPONDONO A CIRCA 4 EURO IN PIÙ AL MESE. RINCARI ANCHE PER I COSTI DI GESTIONE DEI CONTI CORRENTI E DELLE CARTE DI CREDITO…


     
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    Sandra Riccio per "la Stampa"

     

    Rincari in arrivo per le famiglie. Dopo una lunga fase di quiete, torna a salire il tasso fisso per il mutuo. A dare l' innesco è la paura del riaccendersi dell' inflazione con la ripresa economica in vista. Un timore che fa muovere l' indice di riferimento a cui è ancorato il tasso fisso, l' Eurirs, che da gennaio è aumentato di circa 45 punti base. Cresce quindi il costo per i nuovi mutui a tasso fisso stipulati in questo periodo.

    Mutuo per la casa Mutuo per la casa

     

    Il rincaro varia a seconda della banca ed è intorno ai 20 punti base di media: 10 punti base su un prestito da 140 mila euro e della durata di 25 anni corrispondono a circa 4 euro in più al mese. «Gli istituti di credito, per ora, hanno riversato sulla clientela soltanto la metà dell' incremento dell' Eurirs - spiega Guido Bertolino,rResponsabile Business Development di MutuiSupermarket.it -. Molte sono rimaste invece ferme fino a febbraio e soltanto in questi ultimi due mesi stanno rialzando il valore chiesto ai mutuatari».

     

    Secondo l' analisi di MutuiOnline.it e FairOne, in questo mese Credit Agricole ha abbandonato l' offerta a tasso fisso finito optando per quella determinata in funzione di EurIrs più spread. Con questa operazione i mutui a tasso fisso hanno subito un aumento fino a 20 punti base. Bnl ha, invece, elevato i tassi fissi fino a 10 punti base. Bper Banca, che non «riprezzava» le proprie proposte dallo scorso settembre, ha alzato i propri fissi tra i 5 e i 15 punti base. In direzione opposta si è invece mossa Intesa Sanpaolo, che ha ridotto tra i 5 e i 15 punti base il fisso finito di alcune delle proprie proposte.

     

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    Inoltre sia Banco Bpm, sia WeBank, il ramo online di Banco Bpm, hanno abbassato gli spread sui mutui a tasso fisso di 10 punti base. Se il fisso è in leggera accelerata, il tasso variabile non ha risentito per niente dei movimenti in corso ed è rimasto fermo, con l' indice di riferimento Euribor stabile a quota -0,54%.

     

     

    Non c' è solo il mutuo: anche i costi per i conti correnti sono in marcia. Cresce soprattutto l' esborso per le spese fisse. Per molto tempo il canone del deposito è stato tenuto a zero euro (o quasi) ma negli ultimi mesi sono partiti gli aumenti. Unicredit per esempio ha fatto sapere alla propria clientela che dal 1° luglio alcuni dei suoi servizi costeranno di più.

     

    Nel mirino ci sono rapporti come il "popolare" My Genius Base nelle diverse sue offerte specifiche. I rincari variano a seconda della proposta e vanno da un euro in più al mese fino ad un massimo di 4 extra chiesti ai privati. La banca ha spiegato che dietro all' incremento c'è la volontà di «ripristinare il necessario equilibrio economico fra il costo sostenuto per erogare il servizio e le condizioni economiche applicate al conto corrente». Del resto per le banche è più difficile gestire con profitto la liquidità sui conti, in tempi di tassi Bce negativi.

     

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    Altri istituti potrebbero seguire la strada di Unicredit. Un passo analogo era già arrivato da Fineco, che ha comunicato la possibile chiusura del rapporto ai clienti con depositi sopra i 100 mila euro.

     

    Rincari anche online Intanto, secondo l' Osservatorio di SOStariffe.it, già nei mesi scorsi c' è stato un ritocco dei canoni all' insù nel mondo delle banche online, che finora erano sempre state le meno care e che quindi presentano più margini di rivalutazione (+10% di media, mentre le tradizionali hanno alzato il livello di un minimo +0,32%). In rialzo anche altri servizi di uso quotidiano come la carta di credito (+9,6% il canone annuo). Sul fronte degli sportelli tradizionali invece è aumentato il canone per la carta di debito (+25%) così come il prelievo al bancomat (+2,5%).

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