Alessandro Trocino per il Corriere della Sera
Luigi Di Maio, lei si è scusato con Stefano Graziano, del Pd, accusato ingiustamente. Farà lo stesso con Tiziano Renzi?
STEFANO GRAZIANO
«Non c' è niente di cui scusarsi. Il caso Consip è ancora lì e il padre di Renzi è ancora indagato. Ci sono tre indizi che lo accusano. Qui c' è un atteggiamento da illusionista di Renzi, che utilizza un errore per far sparire il padre. Il Giglio magico è l' affare Consip».
Sicuro che sia un errore?
«E cos' è allora? Renzi sta diventando un complottista».
A Palermo è arrivato il rinvio a giudizio per tre deputati 5 Stelle. Che farete?
«Li avevamo già sospesi in autunno, anche se il nostro codice non lo prevedeva. L' espulsione si ha con la condanna».
MATTEO E TIZIANO RENZI
Ma loro stanno in Parlamento, nel gruppo M5S, e parlano a nome vostro.
«Hanno le prerogative da parlamentari ma non possono parlare a nome nostro».
Grillo ringraziò le «Iene» allora, ma ora sguinzaglia i pedinatori della Comunicazione contro il direttore del Tg1 Mario Orfeo.
«Pedinatori... Abbiamo fatto domande al direttore ed è scoppiato un caso di stalkeraggio. La Rai non è solo lottizzata, è renzizzata».
Se toccasse a voi come scegliereste il direttore del Tg1?
«I partiti non possono decidere i direttori. Serve un meccanismo meritocratico, magari ricorrendo a un sorteggio tra i migliori del Paese».
I GRILLINI INSEGUONO MARIO ORFEO
C' è il caso Genova ma non solo: l' impressione è che non governiate il territorio.
«Su 2.200 eletti si è intervenuti in meno dell' 1 per cento dei casi. Bisogna evitare che il giorno dopo l' eletto passi al gruppo misto».
Se lei venisse scelto come candidato premier dagli iscritti, Grillo potrebbe revocare la sua candidatura?
«No, quella è una decisione di tutti gli iscritti. Qui parliamo di un caso territoriale».
Sul caso del 40 per cento dei romeni criminali che avremmo importato, conferma le sue parole?
Cassimatis grillo
«Certo. È una balla che volessi offendere il popolo romeno. È stato molto più offensivo chi li ha trattati come un popolo di badanti. La mia era una critica al sistema italiano. Ricordo ai radical chic che Veltroni disse, dopo il caso Reggiani, che non si potevano aprire i boccaporti».
Conosce così bene il sistema giudiziario romeno?
«Se parli con le imprese, scopri che hanno più certezze del diritto. La Romania ha basse tasse e un sistema efficiente. Noi siamo un colabrodo».
Calderoli l' ha applaudita.
«Non cerco i suoi applausi e con la Lega non ci sono affinità. Loro sfruttano il business della paura, la sinistra il business delle cooperative».
I sindacati sono una «incrostazione» da rimuovere?
roberto calderoli maria elena boschi
«No, ma c' è una crisi. Serve la disintermediazione».
La voleva anche Renzi.
«Renzi ha detto tante cose. Non c' è rinnovamento, non si può fare i sindacalisti a vita».
Davide Casaleggio si candiderà? E lei?
«Lui lo ha già escluso. Io come ho detto, sono disponibile, ma non c' è ancora il metodo».
C' è un dualismo tra voi?
«Questo è fantacalcio».
Casaleggio conta sempre di più.
«Mediaticamente. Per il resto fa quello che faceva».
beppe grillo davide casaleggio
Cosa? Non si è capito benissimo cosa faccia.
«Dà una mano sui sistemi operativi e su Rousseau».
Pare un po' riduttivo. Sembra che faccia molto di più.
«Questo lo dite voi».
Renzi è per l' abolizione dei capilista bloccati: è una base per dialogare?
«Alle primarie 2013 voleva le preferenze. Non ha nessuna credibilità. La nostra proposta è depositata: si tratta di estendere il Legalicum al Senato».
Il M5S non propone di uscire dall' Europa, ma una riforma che consenta un referendum sull' euro.
il palazzo della commissione europea a bruxelles
«Noi non seguiamo la moda della Brexit. Vogliamo un nuovo regolamento per le quote degli immigrati e il reddito di cittadinanza europeo».
Sa che non si può uscire dall' euro senza uscire dall' Unione Europea?
«Non è codificato. Uno Stato sovrano può uscire dall' euro. Poi decide l' Unione Europea».