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    TIM! TIM! BOLLORÉ VUOLE FARE FUORI MACRON (DRAGHI C’E’) – IL “PREDONE BRETONE!, IMPEGNATO A DIFENDERSI DA KKR NELLA TIM, È UNO DEI MAGGIORI PROTAGONISTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE FRANCESE: ZEMMOUR, IL SOVRANISTA (E CONDANNATO DUE VOLTE PER DISCRIMINAZIONE RAZZIALE E INCITAZIONE ALL'ODIO RAZZIALE CONTRO I MUSULMANI) GODE DEL SOSTEGNO DI BOLLORÉ E ATTENDE SOLO DI RENDERE UFFICIALE LA SUA SFIDA A MACRON. QUESTI HA OTTIME AMICIZIE IN ITALIA E CONTA ANCHE SUL LORO AIUTO PER RESTARE ALL'ELISEO. AFFARI E POLITICA S'INTRECCIANO COME NON MAI…


     
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    vincent bollore emmanuel macron vincent bollore emmanuel macron

    1 - TIM, LA POLITICA ALLA FINESTRA

    Stefano Folli per “la Repubblica” - ESTRATTO

    Bolloré, impegnato a difendersi dall'americana Kkr nella Tim, è anche uno dei maggiori protagonisti della campagna elettorale francese: Zemmour, il quasi candidato della destra non rappresentata dai partiti, gode del sostegno del finanziere e attende solo di rendere ufficiale la sua sfida a Macron. Questi ha ottime amicizie in Italia e conta anche sul loro aiuto per restare all'Eliseo. Affari e politica s' intrecciano come non mai.

     

    2 - L'ULTIMA TRINCEA DI BOLLORÉ IN GUERRA CONTRO L'ELISEO NIENTE SPONDA DA MACRON

    Leonardo Martinelli per “La Stampa”

     

    vincent bollore emmanuel macron vincent bollore emmanuel macron

    Che strana coincidenza: Macron sarà a Roma tra giovedì e venerdì, per incontrare Draghi e firmare con lui il trattato del Quirinale, la base di un'intesa bilaterale più forte tra Francia e Italia. E venerdì (previsto da tempo, è una reale coincidenza) si terrà il Cda di Telecom Italia, dove si affronteranno temi scottanti, come la possibile Opa proposta dal fondo americano Kkr, che il gruppo francese Vivendi, controllato dal magnate Vincent Bolloré, osteggia (e Vivendi è il primo azionista di Tim, con il 23,75%).

     

    mario draghi emmanuel macron mario draghi emmanuel macron eric zemmour su cnews eric zemmour su cnews

    È scontato che Macron e Draghi parleranno di Telecom, di cui il governo, mediante la Cdp, è il secondo azionista, senza contare che detiene quella "golden power" che gli permette di bloccare l'Opa di Kkr. Ma Macron non sosterrà Bolloré. I due non si sopportano e non è solo una questione di feeling, ma ideologica.

     

    Bolloré, 69 anni ben portati, una fama di playboy e di raider finanziario senza scrupoli, è sempre stato cattolico e conservatore. Ma negli ultimi anni è andato oltre. Non dà mai interviste. Però di Macron, secondo Le Monde, dice che «ha perso la sfida della battaglia della civiltà».

    COPERTINA DI PARIS MATCH CON ERIC ZEMMOUR COPERTINA DI PARIS MATCH CON ERIC ZEMMOUR

     

    Perché lui, il miliardario, si è spostato verso un cattolicesimo rigoroso, l'avversione al neofemminismo e al "politicamente corretto" di ogni salsa e l'estrema destra politica. Ha anche messo i soldi al servizio della sua causa. Con Vivendi (che controlla dal 2015), già contava sulla pay tv Canal+. Ma negli ultimi mesi, in vista delle presidenziali dell'aprile prossimo, Vivendi ha creato un impero dei media, costruito soprattutto con quelli (vedi la radio Europe 1, il settimanale Paris Match e il Journal de Dimanche) ereditati dal gruppo Lagardère, che Bolloré si è assicurato con uno dei suoi soliti blitz.

     

    Ormai a Parigi è un segreto di Pulcinella: vuole fare fuori Macron. Ed è lui all'origine della fortuna di Eric Zemmour, giornalista e polemista, al quale dal 2019 ha affidato una trasmissione serale su CNews, una delle sue tv (ispirata a Fox News). Zemmour, sovranista (e condannato due volte per discriminazione razziale e incitazione all'odio razziale contro i musulmani), si dovrebbe candidare a momenti ed è "pompato" da tutti i media di Bolloré.

    VINCENT BOLLORE GIOVANE VINCENT BOLLORE GIOVANE

     

    Che ogni volta fa fuori i direttori che trova, per sostituirli con altri a suo piacimento (a Paris-Match ha piazzato Patrick Mahé, che da giovane militava in movimenti di estrema destra davvero dura). Intanto, secondo il sito Mediapart, starebbe trattando per acquisire anche il Figaro, il quotidiano più venduto in Francia, che potrebbe essere inglobato da Vivendi. La società non manca di liquidità, dopo che ha piazzato sul mercato il grosso di Universal, l'etichetta discografica.

     

    vincent bollore vincent bollore

    È lo stesso motivo per cui Bolloré non vuole cedere all'offerta di Kkr, che corrisponde per azione alla metà di quanto lui sborsò, quando entrò in Tim. Il magnate può aspettare. Tutta la vicenda indica anche altro. Se Draghi avesse la tentazione di avvallare l'Opa del fondo americano (che potrebbe favorire indirettamente il progetto di una società di fibra ottica unica), non sarà certo Macron a dissuaderlo. Anzi.

     

    Quando, nei mesi scorsi, i tedeschi di Bertelsmann cedettero in Francia la tv M6 e la radio Rtl, il presidente francese avrebbe fatto pressione addirittura su Angela Merkel perché non finissero nelle mani di Bolloré, che si era fatto avanti (e in effetti è stato preferito il gruppo Tf1).

     

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    Nel giugno scorso il magnate era stato invitato a pranzo da Macron, per cercare di riappacificarsi. Brigitte, la première dame, lo accolse con la stessa frase che utilizza automaticamente con tutti gli invitati: «Come possiamo aiutarla?». Cioè, come aiutare Bolloré? Lui, glaciale, rispose: «Grazie signora. In niente». Alla fine se ne andò più antimacronista che mai.

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