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    NON FACCIAMOCI PRENDERE DAL PANICO: I VACCINI FUNZIONANO E I VACCINATI NON MUOIONO DI COVID – TRA I RICOVERATI NON CI SONO PERSONE VACCINATE E PER LA PRIMA VOLTA E DOPO MESI I POSITIVI SONO SCESI SOTTO QUOTA 100 MILA - ANCHE LA VARIANTE DELTA, CHE STA FACENDO AUMENTARE I CASI IN INGHILTERRA, NON DOVREBBE CAUSARE PROBLEMI PER CHI SI E’ IMMUNIZZATO – SILERI: “È PIÙ CONTAGIOSA, MA NON ELUDE IL VACCINO”


     
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    Massimo Sanvito per "Libero quotidiano"

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    C' è poco da girarci attorno. Quando si tratta di scienza, per di più supportata da numeri e statistiche, le chiacchiere stanno a zero. La campagna vaccinale, così come orchestrata magistralmente dal generale Figliuolo e resa operativa con rigore dall' Esercito e dalla Protezione Civile, sta dando i risultati chiesti e sperati.

     

    Un dato su tutti: tra i ricoverati non ci sono persone vaccinate. Di più: nessun vaccinato è morto di Co vid. E a ulteriore conferma della bontà dei sieri ci sono le cifre sulle terapie intensive, che ormai da giorni si contano sulle dita delle mani (15 ieri, 9 l' altro ieri), e pure il calo dei ricoveri ordinari (-176 ieri, -269 l' altro ieri). Senza dimenticare che nelle ultime ventiquattr' ore, per la prima volta dopo mesi, i positivi sono scesi sotto quota 100.000 (98.608, per l' esattezza).

     

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    Anche se ha destato non poco clamore la notizia del 14enne morto all' ospedale di Baggiovara, nel Modenese, per le conseguenze del Covid. Il giovanissimo era stato ricoverato a marzo all' ospedale S. Orsola di Bologna in terapia intensiva per poi essere trasferito nel nosocomio modenese l' 8 giugno. Secondo quanto emerso non aveva particolari patologie pregresse e nel corso delle settimane si era anche negativizzato al virus. Solo un esame più approfondito chiarirà le cause della morte. Ma torniamo ai vaccini.

     

    VACCINI COVID 3 VACCINI COVID 3

    «I vaccini funzionano, seppur con qualche minima défaillance, e dimostrano che con la doppia dose la protezione è ottima anche contro le varianti. L' elemento importante è che il rischio di infezione è basso, non ci imbattiamo quasi più in forme di contagio gravi. È chiaro, e su questo non avevamo dubbi, che una campagna vaccinale ben organizzata fosse l' unico modo per ripartire», spiega il professor Fabrizio Pre gliasco, virologo e direttore sanitario dell' Ircss Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. Non a caso, da lunedì, tutta Italia sarà in zona bianca: addio coprifuoco da Trento a Palermo e riaperture ovunque.

     

    VACCINI COVID VACCINI COVID

    Certo, il buonsenso non dovrà essere lasciato nel cassetto, ma c' è più di un motivo per essere ottimisti sulla scia dei vaccini. Che servono, eccome, per appiattire la curva. Guarda caso, infatti, la fascia d' età più colpita dai ricoveri è quella degli over 60 di cui ne mancano all' appello 2,6 milioni per la prima dose. A supporto della tesi "pro vax" ci sono anche gli effetti sugli anziani delle case di riposo e sul personale sanitario, tra le prime categorie a vaccinarsi. E così, questa primavera non si è verificato nessun picco che invece si è registrato tra la popolazione: da marzo/aprile, con l' avanzare delle punture sono crollati sia il numero dei contagi che il numero dei morti.

    VACCINI COVID 2 VACCINI COVID 2

     

    A mettere un po' d' ansia, è la variante Delta, l' ex indiana, che sta spaventando l' Inghilterra. Oltremanica i contagi han no ripreso a rimbalzare, pompati dalla variante: basti pensare che solo ieri sono stati registrati 11.007 nuovi casi, picco giornaliero che non si verifica vada febbraio.

    E in Italia? Per ora la Delta sta attecchendo di più in Lazio, Sardegna e Lombardia. Ma niente psicosi. Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha voluto tranquillizzare tutti spiegando che «al momento sappiamo che è più contagiosa, ma non elude il vaccino. La stragrande maggioranza di coloro che si sono ammalati sono persone non vaccinate o vaccinate con una sola dose. Questo significa che verosimilmente i vaccini funzionano».

    Vaccini covid Vaccini covid

     

    Dobbiamo aspettarci qualche altro scherzetto in futuro? «C' è una visione positiva ma è presumibile che il virus darà il colpo di coda dopo l' estate per effetto delle riaperture e di quando ricomincerà la scuola. È giustissimo prendersi delle libertà dopo un anno, è ragionevole, però non deve mancare l' attenzione», chiude il professor Pregliasco.

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