Milvana Citter per il "Corriere della Sera”
fa un frontale per punire la ex a treviso
Doveva essere l' ultimo incontro. Per convincere l' ex ragazzo che la loro storia fosse irrimediabilmente chiusa e che lui dovesse smetterla di perseguitarla. Ha invece rischiato di essere l' ultimo atto delle loro vite, perché quando Christian Barzan, 22 anni, dopo averla picchiata e violentata ha capito che nulla sarebbe stato più recuperabile, le ha dato un ultimo sguardo e le ha urlato: «Non posso vivere senza di te», sterzando il volante della sua Alfa Mito e andando a schiantarsi contro un' auto che viaggiava sull' altra carreggiata.
Così a morire è stata Giuseppina Lo Brutto, 62 anni, vittima innocente di un tentato omicidio-suicidio per il quale, da ieri pomeriggio, lo studente universitario si trova in stato di arresto, piantonato da quattro agenti nella stanza dell' ospedale Ca' Foncello di Treviso.
Il giovane è stato raggiunto da un' ordinanza di custodia cautelare in carcere, accusato non solo dell' omicidio volontario della pensionata di Treviso, ma anche del tentato omicidio dell' ex fidanzata, di violenza sessuale e stalking.
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L' ennesima svolta, dunque, di quello che sembrava un incidente stradale e si è rivelato essere invece il folle progetto di morte di un giovane che non accettava la fine della sua storia d' amore. A morire è stata però un' innocente, la pensionata 62enne, la cui unica colpa è stata passare quella notte sulla stessa strada su cui viaggiavano i due giovani.
Lei e il marito, insieme da 30 anni, tornavano a casa dopo una cena con amici.
giuseppina lo brutto
E mai avrebbero pensato che la loro vita sarebbe finita nella roulette russa di Christian. «Un proposito omicidiario messo in atto con un metodo osceno», ha scritto il gip Angelo Mascolo nell' ordinanza d' arresto, disponendo per il giovane la misura cautelare più grave del carcere (dove sarà trasferito non appena le sue condizioni lo consentiranno).
Ad accusarlo è l' ex fidanzata. Ritenuta «credibile» dagli inquirenti ai quali ha dichiarato: «È stato lui. Voleva uccidermi e farla finita», spiegando che, da mesi, la sua vita era diventata un inferno perché lui non accettava la fine della loro storia durata sei anni. Si erano lasciati a gennaio.
Lui era troppo possessivo e, si era confidata la giovane con gli amici, spesso l' aveva picchiata. Ma il 22enne non l' avrebbe presa bene. Per mesi avrebbe continuato a ossessionarla con richieste di riprendere la relazione. Messaggi e chiamate, per insultarla o minacciare di suicidarsi e di ucciderla.
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Fino a quell' ultima terribile notte. Quando la ragazza è rimasta per ore in balia del compagno. Lui ha provato a convincerla, ma lei si è dimostrata più risoluta del solito e quando ha cercato di scendere dall' auto, secondo quanto gli contesta la Procura, l' avrebbe trattenuta, baciandola e costringendola a un rapporto sessuale completo.
Lei sperava che fosse finita, ma i suoi continui rifiuti avrebbero scatenato la reazione fuori controllo del ragazzo che l' ha colpita al volto con un braccio facendola sanguinare. Ed è a quel punto che nella testa di Christian sarebbe scattato qualcosa: «Oh Dio che cosa ho fatto?», ha urlato, sterzando subito dopo il volante e finendo contro l' auto di Giuseppina Lo Brutto.
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«Christian è assolutamente choccato dalle dichiarazioni della giovane - spiega il suo avvocato Fabio Crea -. Sulla dinamica degli eventi, ancora nebulosi e tutti da chiarire, il ragazzo riferirà al giudice ma esclude di aver anche solo pensato a un simile gesto».