BIMBO UCCISO: CACCIATORE, HO ALIBI VERIFICABILE
LA MAMMA DI LORIS
(ANSA) "Sì, ho un alibi, ed è anche facilmente verificabile: sabato mattina non ero a Santa Croce Camerina". Lo afferma Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris Stival, che è indagato, come atto dovuto, per sequestro di persona e omicidio.
Antonio Castaldo e Giusi Fasano per corriere.it
Un video risolutivo, pescato in un oceano di filmati. Sono le 8 e un quarto. Veronica Panarello, 25 anni, la madre del piccolo Loris Andrea Stival, esce di casa con i due figli. Ma solo il più piccolo, quattro anni, entra in auto. Il maggiore, il bimbo che di anni ne aveva otto e che di lì a poco verrà trovato morto, torna indietro verso casa. La telecamera lo inquadra mentre si allontana dall’auto ed esce di scena. La madre mette in moto e parte soltanto col più piccolo. «Lui e la madre hanno discusso», rivelano fonti investigative, probabilmente deducendo il dato proprio dal filmato.
orazio fidone
Questi frame, individuati dai carabinieri, potrebbero essere cruciali per chiarire il giallo del «bambino invisibile», del fatto cioè che Loris Andrea non appare mai nei video che riprendono l’auto della madre con il figlio piccolo a bordo per la strade di Santa Croce Camerina. Gli uomini dell’Arma affiancati dagli specialisti del Ros con gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa e dello Sco inviati qui da Roma, negli ultimi giorni hanno analizzato al microscopio l’enorme quantità di dati video, si parla di immagini per 4 terabyte.
E alla fine hanno trovato una ulteriore conferma ai dubbi espressi finora da più di una fonte investigativa sulla versione della donna. Veronica ha sempre detto di aver accompagnato il figlio Loris Andrea fino ad un incrocio vicino alla scuola. Ha spiegato di essersi fermata nei pressi della guardia medica, e di aver atteso qualche istante che il bambino si avviasse verso la vicina scuola elementare prima di accompagnare l’altro bambino in una ludoteca.
La contraddizione
loris mamma e papa'
L’incongruenza diventa una contraddizione. La madre di Loris è stata sentita in questura ancora una volta nella tarda serata di martedì, solo come persona informata dei fatti. Avrebbe fatto chiarezza su un altro dei tanti misteri di questa vicenda: la mutandina da maschietto, blu e con un disegno bianco e rosso, trovata a due passi dalla scuola, non apparteneva a suo figlio.
LO SLIP TROVATO A SANTA CROCE DI CAMERINA E COMPATIBILE CON QUELLO DI LORIS STIVAL
Piano per la sicurezza
Mercoledì mattina in prefettura a Ragusa si sono incontrati il questore, i comandanti provinciali di Guardia di Finanza e Carabinieri, con il sindaco di Santa Croce Franca Iurato e con la dirigente scolastica Giovanna Campo. Coordinava il prefetto Vardè: «Si tratta di un incontro simile a molti altri di questo tipo – ha spiegato – in questo caso parliamo del patto per la sicurezza di Santa Croce, un progetto che va avanti dall’inizio dell’anno».
IL CACCIATORE CHE HA TROVATO LORIS STIVAL
Un piano speciale finanziato dai fondi Por, avviato nel gennaio di quest’anno ed entrato nel vivo solo alcuni mesi fa, quando in paese sono state attivate ben 41 telecamere. Una delle quali sabato mattina avrebbe ripreso la mamma e i suoi due bambini. Poi, mentre lei si allontanava, Loris è tornato solo verso casa. Scomparendo per alcune ore prima di riapparire privo di vita in un canale di scolo a due passi da un vecchio mulino.
andrea loris stival il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 5