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    UNA SALVA DI PERNACCHIE HA ACCOLTO LA PROPOSTA DEL RENZIANO MARATTIN (E GABRIELE MUCCINO) DI IMPORRE L'INVIO DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ PER CHIUNQUE VOGLIA SCRIVERE, COMMENTARE, ESISTERE ONLINE - GLI STUDI DIMOSTRANO CHE UNA LEGGE SIMILE È O IMPOSSIBILE DA APPLICARE O TRASFORMEREBBE L'ITALIA NELLA CINA, DOVE IL CONTROLLO STATALE DEL PENSIERO È TOTALITARIO - MA QUANDO MARATTIN SCRIVE ''BUFFONI, TORNATE NELLE FOGNE'' O DICE A VENDOLA DI DARE VIA IL CULO, POI SI BLOCCA DA SOLO?


     
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    L'ARTICOLO DI VALIGIA BLU CHE STRONCA LA PROPOSTA:

     

    https://www.valigiablu.it/odio-rete-diritti/

     

     

     

     

    Da www.repubblica.it

     

    Depositare un documento d'identità nel momento in cui si apre un profilo social. E' questa la proposta del deputato di Italia viva, Luigi Marattin. L'economista renziano lo annuncia su twitter: "Da oggi al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo social a farlo utilizzando un documento d'identità. Poi prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così".

     

    marattin marattin

     

    E il tweet con la proposta di Marattin è stato anticipato di poche ore da un post analogo del regista Gabriele Muccino. Che sempre su twitter ha scritto: "Subito, al più presto, occore una legge che obblighi chiunque apra un account social a registrarlo solo tramite l'invio di un documento d'identità". E Muccino aggiunge: "Sapremo solo così chi si nasconde dietro la rete commettendo reati penali sotto l'impunità dell'anonimato". 

     

     

     

    Non è la prima volta che la politica si occupa del tema. In Senato, lo scorso anno, era stato depositato un disegno di legge - il numero 895 a firma dei senatori Pagano, Bernini, Malan e altri - in cui, come modifica a un decreto legislativo del 2003, era introdotta la stessa misura. Vi si legge: "I fornitori dei servizi di memorizzazione permanente hanno l'obbligo di richiedere, al momento dell'iscrizione del destinatario del servizio, un documento d'identità".

    matteo renzi luigi marattin maria elena boschi matteo renzi luigi marattin maria elena boschi

     

    Immediata la reazione contraria di molti utenti social ma Marattin insiste: "Si arrabbiano quando annunci di voler fare qualcosa per impedire che il web diventi la fogna che è diventato ma si mettano l'animo in pace, il limite è superato ed è ora di agire".

     

    In campo anche i senatori del Pd. "La commissione contro l'odio sarà la sede giusta per verificare con gli operatori dei social l'opportunità di legare l'apertura di account ad un documento di identità. Raccogliamo la proposta di Gabriele Muccino che ci sembra un utile suggerimento per combattere efficacemente il dialagare dell'odio e degli insulti sui social", dicono in una nota i senatori dem Dario Stefano, vicepresidente del gruppo, Luciano D'Alfonso, Daniele Manca e Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Cultura.

    i tweet da bullo di marattin i tweet da bullo di marattin

     

     

     

     

    Il thread di https://twitter.com/evaristegal0is

     

    {??} `Perché associare un documento d'identità al profilo social è difficilmente implementabile a livello normativo` aka `se venisse scritta una legge simile il problema non verrebbe risolto ma ci si ritroverebbe con molti altri grossi problemi`. Thread molto lungo 1/ 

    Supponiamo per assurdo che entri in vigore una legge per cui le persone su suolo italiano debbano associare ai propri profili social un documento identificativo. Quali difficoltà d'implementazione avrebbe una legge simile? Quali conseguenze potrebbe avere? 2/ 

     

    Intanto ci sarebbe difficoltà a definire cos'è un social network: app come WhatsApp e Telegram sono un social network? Il Playstation Network è un social network? Una genera community online è un social network? Dare una definizione non equivoca è fondamentale e non banale 3/ 

    i tweet da bullo di marattin i tweet da bullo di marattin

    Supponiamo, ancora per assurdo, che sia stata trovata una definizione non equivoca per il termine "social network", ora bisogna far sì che sia applicabile, ma come? Lo Stato potrebbe richiedere a qualunque società che rientri nella definizione di social network di raccogliere 4/ 

     

    gli ID delle persone residenti sul suolo italiano, praticamente dando il consenso a queste società private di collezionare i documenti, in modo tale da poter associare ogni account a un particolare individio. Questo metodo però comporta innumerevoli falle 5/ 

    Lo Stato, ad esempio, permetterebbe a delle società private di collezionare i documenti, ma dopotutto questo capita già abbastanza, solo che in questo caso le società possono essere anche fuori dalla giurisdizione italiana e vedo complicato per l'Italia imporre la propria 6/ 

     

    i tweet da bullo di marattin 3 i tweet da bullo di marattin 3

    giurisdizione. Inoltre potrebbe essere un disincentivo per il turismo: connettersi ai social quando si viaggia ormai è un'abitudine, ma dover lasciare i propri documenti a un social network un po' meno. Ci sarebbe poi l'oggettiva difficoltà di capire se un documento 7/ 

    è reale oppure falso (editato magari con qualche programma) e, se reale, bisognerebbe capire se corrisponde realmente alla persona che sta aprendo un determinato account. C'è inoltre il discorso del territorio italiano: questa legge sarebbe applicabile solo in Italia 8/ 

    i tweet da bullo di marattin 5 i tweet da bullo di marattin 5

    ma Internet è un fenomeno globale, quindi solo le persone in Italia sarebbero soggette a questa legge. Un social network potrebbe quindi identificare le persone in Italia tramite l'indirizzo IP. Una qualunque VPN geolocalizzata fuori dall'Italia oppure Tor permetterebbero 9/ 

     

    facilmente di aggirare la legge. Quindi il governo potrebbe dover valutare il divieto di utilizzo di VPN e Tor, stiamo entrando quindi in un futuro distopico se notate. Riassumiamo: se esistesse una legge le società di social network 10/ 

    farebbero comunque fatica a sapere se il documento è vero o no e se realmente associato alla persona dietro al monitor. Per far sì che la legge non sia vana bisognerebbe vietare Tor e le VPN. Per ora non sta evolvendo bene la situazione, ma continuiamo 11/ 

     

    Ricordandoci che Internet è globale avremo che le persone con IP straniero possono ancora alimentare il linguaggio d'odio sui social network rimanendo impuniti, rendendo di fatto vana la legge. Altro tasto dolente riguarda i tempi della giustizia: una simile legge porterebbe 12/ 

    presumibilmente a più processi, non per forza a più condanne, e sarebbe difficile per i tribunali smaltire la mole di lavoro. Un altro approccio per evitare il problema dei documenti consegnati a società terze potrebbe essere l'istituzione di un ufficio che, in cambio del 13/ 

    luigi marattin luigi marattin

     

    documento, rilascia un token univoco per ognuno da utilizzare sui social al momento dell'iscrizione. Anche con l'idea del token molte problematiche sopra espresse si ripresentano, ma verrebbe risolta parzialmente quella dei documenti (se non erro). Infine c'è il problema 14/ 

    dell' "emulazione": altri stati potrebbero implementare sistemi simili per controllare meglio i contenuti che vengono prodotti, magari per limitare il dissenso. Questo porterebbe ad un Internet più limitato (e già lo è) e alla difficoltà per chi si sposta molto ad usare i 15/ 

     

    social network: dovrebbe consegnare i documenti in ogni stato in cui si trova, non una situazione molto piacevole. Poi ci sarebbe un vasto discorso in tutela delle minoranze e degli oppressi, ma per un'altra volta.

     

     

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