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    BECCATEVI BECHIS! - VIRGINIA RAGGI SI E’ CONVINTA A FAR FUORI DANIELE FORTINI DAL VERTICE DELL’AMA - MAL DI TESTA SICILIANI PER RENZI: CHI SI CANDIDA AL POSTO DI CROCETTA? - ESTICAZZI NEWS: IL MICIO DI GIORGIA MELONI AVREBBE INGRAVIDATO LA GATTA DEI VICINI


     
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    Franco Bechis per “Libero Quotidiano

     

    Virginia Raggi, i manager e i malumori M5S

    DANIELE FORTINI DANIELE FORTINI

    La prima testa a cadere nelle controllate della nuova giunta di Roma guidata dal sindaco Virginia Raggi sarà quella di Daniele Fortini, presidente e amministratore delegato di Ama, l' azienda raccolta rifiuti della capitale. Il manager ha già un passo fuori, ed è fin dal primo giorno quello più nel mirino della nuova maggioranza.

     

    Il M5s punterebbe all' opzione zero, con l' allontanamento di chiunque sia stato nominato da giunte precedenti. Però qualcuno potrebbe salvarsi ancora: Mario Rettighieri, il manager alla guida di Atac, l' azienda dei trasporti della città. Alla Raggi non è dispiaciuto negli incontri che ha avuto.

    DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI

     

    E ha la fortuna di essere stato nominato durante la gestione commissariale di Francesco Paolo Tronca: è arrivato a febbraio, e qualche segnale di discontinuità con il passato è pure riuscito a dare. La Raggi dunque inizierà con il passo del samurai, tagliando teste a destra e manca.

     

    la sindaca virginia raggi la sindaca virginia raggi

    Qualcosa ne sa pure Roberta Lombardi, la simpatica deputata di Roma che controllava la sindaca dentro il mini-direttorio che era stato creato: le due non si prendevano proprio, e la Raggi è riuscita a fare rotolare pure quella testa. Prima di andarsene però anche la Lombardi è riuscita in un' operazione non dissimile.

     

    Dopo averne parlato anche con Beppe Grillo, è stato allontanato un professionista a cui Virginia e Daniele Frongia avevano dato parecchio spago in questi mesi: l' architetto Francesco Sanvitto, che le aveva affitato la sede del comitato elettorale.

     

    Guai democratici

    Rosario Crocetta Rosario Crocetta

    Sull' isola non c' è l' anti-Grillo Una sola cosa è decisa all' unanimità: il prossimo candidato del Pd alle elezioni regionali siciliane 2017 non sarà Rosario Crocetta, cui il partito non ha alcuna intenzione di concedere un bis.

     

    Ma il sostituto proprio non si riesce a trovare, e la Sicilia rischia di essere un bel problemino, perché il Pd oggi oscilla intorno al 15%, le ambizioni dei singoli non sono poche (in testa quelle di Davide Faraone), Angelino Alfano vuole essere della partita, ma oggi secondo le rilevazioni circolate, il M5s sarebbe oltre il 35% dei consensi e Beppe Grillo potrebbe davvero annettersi la Sicilia.

    davide faraone davide faraone

     

    L' eventualità nel partito di Matteo Renzi ha fatto scattare l' allarme rosso, e anche per questo è sceso a Roma uno dei leader più discussi ma importanti del Pd siciliano, Vladimiro (detto Mirello) Crisafulli. Per tre giorni il ras di Enna si è piazzato sui divanetti dei corridoi di Montecitorio facendo le sue consultazioni e dispensando pillole di saggezza.

     

    Lunghe chiacchiere con l' ex responsabile organizzativo del parito, Nico Stumpo, ma anche con il giovane segretario regionale isolano, il renziano Fausto Raciti con cui evidentemente sono restati buoni i rapporti. Il candidato non si trova, ma l' emergenza è talmente grande che il Pd pensa a un asse trasversale «tutti dentro» contro Grillo, che possa unire centro, destra e sinistra...

     

    Silvio si distrae e gli sgraffignano qualcosa in casa

    Giuseppe Spinelli contabile di fiducia di Silvio Berlusconi article Giuseppe Spinelli contabile di fiducia di Silvio Berlusconi article

    Sarà perché di case ne ha tante, le abita poco e dove non c' è l' occhio del padrone può succedere di tutto. Il povero Silvio Berlusconi ha dovuto pensare a ben altro in questi ultimi tempi. Però mentre lui non c' era qualcuno deve essere entrato in una delle sue belle ville e se ne è uscito con un ricordino sgraffignato alla bisogna.

     

    Il piccolo incidente è asetticamente registrato dal ragioniere di fiducia, Giuseppe Spinelli, nel bilancio dell' Idra immobiliare, la società che ha la proprietà delle più note abitazioni del leader di Forza Italia: quella di Arcore, quella di Macherio e villa Certosa, la sua reggia in Sardegna. Il ragionier Spinelli ha appostato infatti in bilancio 1761 euro alla voce «sopravvienienze passive per furti e ammanchi di bene», e non ha voluto spiegare di più.

     

    gianni letta silvio berlusconi gianni letta silvio berlusconi

    Certo, la cifra non è clamorosa, anche se il valore dei beni posseduti si riduce di anno in anno con gli ammortamenti, e quindi potrebbe indicare la perdita di un oggetto o di una suppellettile ben più preziosa. Fatto sta che qualcuno dei molti frequentatori delle ville, fornitori di servizi o veri e propri ospiti, deve essersene uscito nell' ultimo anno portando con sé un ricordino...

     

    CONFALONIERI BERLUSCONI CONFALONIERI BERLUSCONI

    Cifra minima rispetto a quella che Berlusconi ha dovuto sborsare invece per mantenere al meglio le sue proprietà immobiliari: per le spese di manutenzione e riparazione delle tre ville il povero Cavaliere ha tirato fuori la bellezza di 2.830.952 euro rispetto al 1.980.169 euro pagato l' anno precedente. Aumentate anche le spese telefoniche (21.827 euro in più), quelle per l' energia elettrica (21.594 euro in più), le consulenze fiscali (73.515 euro in più) e quelle per il consumo di acqua (106.551 euro in più). In compenso sono crollate le spese di rifornimento gas (-124.036 euro) e le consulenze legali (-124.181 euro).

     

    Gatta incinta, a casa Meloni sospetti su Martino

    giorgia meloni in treno con il gatto giorgia meloni in treno con il gatto

    Incidente a due passi da casa di Giorgia Meloni: è restata incinta, e non si sa come, la gatta dei vicini. La leader di Fratelli di Italia è guardata con sospetto, e ancora più il suo simpatico micio Martino. Ma come, non dovrebbe essere il più insospettabile di tutti?

     

    Non più di due settimane or sono il veterinario lo aveva ricevuto in studio per trasformarlo nel Farinelli dei «miao-miao», procedendo alla castrazione. Ma c' è chi sospetta da quelle parti che l' operazione non sia riuscita fino in fondo. «Ovvio», ridacchiano al partito, «Martino è un gatto romano di destra. Ce le ha de fero...».

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