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    WUHAN, UNA CITTA' MESSA IN QUARANTENA – PER CONTENERE L’EPIDEMIA DEL CORONAVIRUS STOP ALLA CIRCOLAZIONE DELLE AUTO – VIA ALLA COSTRUZIONE IN TEMPI RECORD DI UN OSPEDALE PER I MALATI - L’OBIETTIVO DELLE AUTORITÀ CINESI: COMPLETARE LA STRUTTURA IN SOLI 10 GIORNI. L’EDIFICIO AVRÀ MILLE POSTI LETTO - INTANTO E' STATA DISPOSTA L'EVACUAZIONE DEI CITTADINI USA


     
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    Angela Geraci per corriere.it

    Un nuovo ospedale è in costrizione a Wuhan: la città di 11 milioni di abitanti epicentro del nuovo coronavirus esploso in Cina. La struttura, che sarà pronta in soli 10 giorni, sarà in grado di ospitare mille pazienti.

     

    Questo l’obiettivo delle autorità cinesi, che il 24 gennaio 2020 hanno dato il via ai lavori per costruire il nuovo edificio in tempi record. Le immagini diffuse dalla televisione mostrano decine di ruspe impegnate a preparare il terreno sul quale sorgerà il nuovo ospedale di 25mila metri quadrati. L’agenzia di stampa Xinhua riferisce che l’apertura della nuova struttura è prevista per il prossimo 3 febbraio.

     

     

    WUHAN

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    Da repubblica.it

     

    Il governo cinese ha dichiarato che da domani vieterà nell'area del centro della città di Wuhan la circolazione dei veicoli "non essenziali" al fine di contenere l'epidemia del coronavirus.

     

    Lo riferisce il quotidiano "People's Daily". Il virus, apparso a Wuhan alla fine dell'anno scorso, ha ucciso 41 persone e ne ha infettate oltre 1.300 in tutto il mondo.

     

    L'amministrazione di Wuhan aveva già sospeso due giorni fa tutti i trasporti pubblici e aveva invitato i cittadini a non lasciare la città. Insieme erano stati cancellati gli eventi all'aperto indetti nella megalopoli in occasione del Capodanno cinese, che ricorre oggi. Di fatto, si tratta di una città messa in quarantena.

     

     

    La strategia di Pechino è chiara: ridurre il flusso di persone così da diminuire le possibilità di contagio e contenere in un'area limitata il focolaio della malattia. Dal bando sono esentati i veicoli autorizzati per il trasporti di forniture mediche o di derrate alimentari e quelli che offrono trasporti gratuiti ai cittadini che devono recarsi fuori di casa.

    medici a wuhan medici a wuhan

    rep

     

     

    L'amministrazione locale ha reclutato già seimila taxi per il trasporti delle persone, che sono stati divisi in sottogruppi che vanno dalle tre alle cinque vetture per ogni singola comunità del capoluogo provinciale e che offriranno servizio gratuito.

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    Intanto gli Stati Uniti hanno avviato un'operazione per far evacuare a partire da domani cittadini e diplomatici americani dalla città. Lo riferisce il Wall Street Journal. Nella città cinese ci sono circa 1.000 americani e l'ambasciata li sta contattando per organizzare il trasporto aereo che li riporterà in Usa. Il personale medico americano sarà a bordo per trattare i casi sospetti.

     

    code in un ospedale di wuhan code in un ospedale di wuhan

    Sempre oggi le autorità della Thailandia danno notizia di cinque casi nel Paese di persone affette da coronavirus. La conferma è arrivata dal vice ministro della Salute, Satit Pitutecha. Il quinto caso riguarda una 33enne cinese di Wuhan arrivata in Thailandia lo scorso 21 gennaio con la figlia di sette anni. La donna, che si è sottoposta ai controlli tre giorni dopo l'arrivo nel Paese, è ora ricoverata. La bambina non è stata contagiata.

     

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    Anche Australia e Malaysia hanno confermato casi di contagio. Al momento sono quattro i casi di contagio accertati in Australia: in mattinata lo stato di Victoria ha annunciato il suo primo caso, un uomo cinese di 50 anni tornato dalla Cina la scorsa settimana. In giornata, anche lo stato del Nuovo Galles del Sud ha confermato altri tre casi. La Malaysia ha poi dichiarato che tre persone sono risultate positive ai test: si tratta dei parenti di un padre e un figlio di Wuhan a cui era stato diagnosticato il virus nella vicina Singapore. Il Giappone ha confermato un terzo caso: un turista cinese di 30 anni che era arrivato da Wuhan il 18 gennaio.

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