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    LO SCIOPERO DEI PORNODIVI - A LOS ANGELES SCENDONO IN STRADA GLI ATTORI PORNO, CONTRO LA LEGGE CHE PERMETTE AGLI SPETTATORI DI DENUNCIARE I 'PERFORMER' BECCATI SENZA PRESERVATIVO IN UN FILM - ALEC KNIGHT: “È UNA PERSECUZIONE. IL NOSTRO ANONIMATO È MOLTO IMPORTANTE PER NOI”


     
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    Da “www.film.it”

     

    SCIOPERO PORNO SCIOPERO PORNO

    L'industria del porno americana è in sciopero. Il motivo: una nuova proposta di legge che permetterebbe ai singoli spettatori di denunciare qualunque attore venga sorpreso senza preservativo in un film.

     

    La “Prop 60”, così è stata denominata, è stata avanzata da Michael Weinstein, CEO della AIDS Healthcare Foundation, organizzazione nonprofit che controlla una catena di farmacie e negozi di usato nella California del sud.

     

    SCIOPERO PORNO SCIOPERO PORNO

    Nelle scorse ore, attori e attrici porno sono scesi in strada, marciando in una porzione del Sunset Boulevard di Los Angeles, proprio sotto il quartier generale della AHF a Hollywood, per protestare contro una misura che nasce per limitare il rischio della diffusione dell'HIV sui set porno, ma potrebbe trasformarsi in un mezzo per ricattare i performer. In pratica, la nuova legge prevede che gli attori possano essere citati in giudizio da parte di singoli spettatori se questi noteranno l'assenza del condom in una scena. Lo spettatore potrebbe poi richiedere il vero nome e l'indirizzo dell'attore.

     

    ALEC KNIGHT 1 ALEC KNIGHT 1

    “È una persecuzione – ha dichiarato l'attore Alec Knight – Il nostro anonimato è molto importante per noi”. “Sta creando un'utopia e tutti noi pagheremo per questo”, ha commentato Julia Ann, 47 anni, una delle MILF più ricercate dell'industria del porno losangelino. Che potrebbe soffrire moltissimo per questo provvedimento: il Los Angeles Times è stato uno dei quindici quotidiani ad essersi opposto alla proposta di legge, sostenendo che rischia di far chiudere i battenti a un'industria che porta milioni e milioni di dollari alla contea di Los Angeles.

     

    L'ultimo focolaio di HIV nel porno si ebbe nel 2004, quando un attore e tre attrici lo contrassero sui set, spingendo trenta compagnie a fermare ogni lavorazione. Nel 2012, Weinstein aveva già fatto passare la Measure B, una legge analoga che però venne ritenuta anti-costituzionale e mai applicata. Ora ci sta riprovando, finanziando degli spot pubblicitari in cui due attori, Derrick Burts e Cameron Bay, denunciano di aver contratto l'HIV sui set porno (anche se tutti i loro partner hanno ottenuto risultati negativi ai test). Ma Weinstein ha contro il Partito Democratico e quello Repubblicano: sarà una dura lotta.

     

    Fonte: The Hollywood Reporter

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