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    IL GOVERNO VUOLE TOGLIERE LA PATENTE A CHI TELEFONA MENTRE GUIDA. CONSENTITI SOLO IL “VIVA VOCE” E CUFFIETTE. MANO DURA ANCHE SU CHI CHATTA AL VOLANTE – IL 20% DEGLI INCIDENTI AUTOMOBILISTICI CAUSATO DA CHI HA LO SMARTPHONE IN MANO


     
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    Da tgcom24.mediaset.it

     

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    In attesa che in Senato riparta l'iter per aggiornare il Codice della strada, il governo potrebbe varare già entro maggio un giro di vite per chi guida usando il cellulare senza vivavoce o auricolari. Il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha annunciato di lavorare a un decreto che prevedrebbe il ritiro della patente immediato per gli automobilisti che chattano o parlano allo smartphone mentre sono al volante.

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    Il 20 per cento del totale degli incidenti stradali è ormai provocato dall'uso improprio di telefonini alla guida (dati polizia stradale e Ania). Come spiega a "La Stampa" il direttore nazionale della stradale Giuseppe Bisogno "siamo di fronte a una vera e propria emergenza, c'è un'intera generazione che arriva alla guida abituata a usare il cellulare da quando aveva 11, 12 anni e continua a farlo anche al volante, senza alcune cautela".

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    A oggi per chi trasgredisce le norme c'è solo un'ammenda compresa tra i 160 e i 646 euro (che scende a 112 euro se si paga entro cinque giorni) e la decurtazione di cinque punti, mentre il ritiro della patente scatta solo se il comportamento illegale viene ripetuto nel tempo. Se invece, il decreto vedrà la luce nei termini annunciati da Nencini, la revoca del documento di guida potrebbe arrivare già al primo episodio.

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    Un secondo provvedimento potrebbe interessare invece la circolazione dei veicoli stranieri: targhe e contrassegno di immatricolazione ben leggibili, chi non rispetta le disposizioni delle convenzioni internazionali cui l'Italia ha aderito può essere soggetto a interdizione all'accesso al territorio nazionale, aumento sanzioni amministrative.

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