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    IERI, ORGIA E DOMANI – IL "TIMES": FESTINI E ABUSI SESSUALI SU GIOVANISSIME PROSTITUTE AD HAITI CON I SOLDI DEL TERREMOTO PER 7 VOLONTARI DELL'ONG OXFAM - LA STESSA ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA HA APPENA ACCUSATO L'ITALIA DI ESSERE CORRESPONSABILE DEGLI ABUSI AI MIGRANTI IN LIBIA


     
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    Fausto Biloslavo per il Giornale

     

     

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    Orge in stile Caligola nella villa affittata con i soldi dei donatori e prostitute minorenni, che vendevano il proprio corpo per sopravvivere al disastro del terremoto.

     

     

    I responsabili non sono «mostri», ma sette «volontari» ben pagati di una delle più grandi Ong al mondo. La stessa organizzazione non governativa che ha appena accusato l'Italia di essere corresponsabile degli abusi ai migranti in Libia a causa dell'accordo con Tripoli per fermare i barconi.

     

    Nel 2010 Oxfam raccolse 100 milioni di euro di donazioni pubbliche e private per intervenire ad Haiti, dopo il disastroso terremoto, che aveva raso al suolo il paese e provocato 220mila morti. Il belga Roland van Hauwermeiren, responsabile dell'intervento di emergenza per la Ong inglese e altri sei membri dello staff non pensavano solo al disastro.

     

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    Al contrario sfruttarono in modo abbietto le vittime più deboli per festini sessuali a pagamento con i soldi dei donatori. L'organizzazione umanitaria inglese Oxfam, pur aprendo un'inchiesta interna non li consegnò alla giustizia, ma preferì mandarli a casa in via amichevole, senza clamore. E nascose i dettagli sui festini a base di sesso. Lo ha denunciato ieri il quotidiano di Londra Times con un'approfondita inchiesta. Una gola profonda aveva informato i vertici dell'Ong, che gli umanitari «organizzavano festini con le prostitute. Le ragazze indossavano le magliette di Oxfam e correvano semi nude in un'orgia stile Caligola. Era incredibile, pazzesco».

     

    Lo sfruttamento della prostituzione avveniva nella villa affittata dalla Ong a Port-au-Prince, la capitale di Haiti devastata dalle scosse. Il sospetto è che le giovani prostitute fossero minorenni fra i 14 e 16 anni. Uno degli aspetti peggiori è che gli umanitari per procurarsi le ragazze ricattavano gli autisti locali ingaggiati da Oxfam per l'intervento d'emergenza. «Dicevano - racconta una fonte - che se volevano mantenere il contratto dovevano procurare delle ragazze disponibili».

     

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    Oxfam nega di aver coperto lo scandalo, ma i dettagli sessuali sono venuti fuori solo con l'inchiesta del Times. Van Hauwermeiren, 68 anni, capo dello staff ad Haiti ha ammesso lo sfruttamento della prostituzione. Oxfam ha favorito le sue dimissioni anziché denunciarlo. Altri sei dipendenti dell'Ong, tutti non britannici o haitiani, sono stati messi alla porta. Oxfam riceve fra fondi pubblici e privati circa 330 milioni di euro l'anno. L'aspetto paradossale è che la grande Ong si batte con l'Onu per la «protezione dagli abusi sessuali» delle vittime di guerra o catastrofi. Il primo febbraio proprio Oxfam si era permessa di puntare il dito contro l'Italia per l'accordo con la guardia costiera libica che punta a fermare i migranti. Ed elencava abusi di ogni genere su «centinaia di migliaia di persone ancora intrappolate in Libia, in centri di detenzione» comprese le violenze sessuali.

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