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    LA PORTA DEL CIELO – ALDO GRASSO RICORDA IL VOLTO DELLA NOTTE RAI SCOMPARSO IL 19 FEBBRAIO: "NELLA SUA LUNGA CARRIERA A VIALE MAZZINI HA FATTO DI TUTTO, DAL COLLABORATORE AL FUNZIONARIO, DAL PRESENTATORE DI LIBRI ALLO STORICO DELLA MAGIA, DAL DIRETTORE DI RAIDUE (IN QUOTA LEGA AI TEMPI DI LETIZIA MORATTI, 1994) A RESPONSABILE DELLA PROGRAMMAZIONE NOTTURNA DELLA RETE. MA LO RICORDIAMO SOPRATTUTTO PER LA MIRABILE IMITAZIONE DI CORRADO GUZZANTI, UN PRIVILEGIO RISERVATO A POCHI" – VIDEO


     
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    Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

     

    gabriele la porta gabriele la porta

    È morto Gabriele La Porta, giornalista e conduttore Rai. A darne l' annuncio è stato il figlio Michele, precisando che il padre si è spento a 73 anni il 19 febbraio scorso: «In molti, forse, lo ricorderanno come il volto di Rainotte. Io lo ricordo perché era mio padre. Il mio dolcissimo papà. Il cuore del mio cuore».

     

    Certo, lo ricordiamo come mitico volto di Rainotte, quando dava del tu ai grandi filosofi, ma lo ricordiamo soprattutto per la mirabile imitazione di Corrado Guzzanti, un privilegio riservato a pochi. Nella sua lunga carriera Rai ha fatto di tutto, dal collaboratore al funzionario, dal presentatore di libri allo storico della magia, dal direttore di Raidue (in quota Lega ai tempi di Letizia Moratti, 1994) a responsabile della programmazione notturna della rete.

     

    gabriele la porta gabriele la porta

    Aveva esordito con articoli su «Re Nudo», la rivista dei figli dei fiori diretta da Andrea Valcarenghi, dimostrando una grande passione per il pensiero misteriosofico. Negli anni Settanta è stato l' artefice della rubrica «Scuola aperta». Negli anni Ottanta ha curato e presentato «Incontri della notte», la madre di tutti i Marzulli. Negli anni Novanta, nei panni di Humphrey Bogart, ha condotto «Casablanca», una rubrica di presentazioni librarie, dove ha trovato spazio anche molta letteratura dell' inconscio e dell' occulto.

     

    La svolta che ha segnato la vita professionale di La Porta avviene con «Parlato semplice», 1993, un talk show sul Senso della Vita allestito dal Dipartimento Scuola Educazione della Rai a Torino. È qui che s' innamora delle tradizioni celtiche e delle idee leghiste. Per il palinsesto di Rainotte, tra il 1996 e il 2010, è stato autore e conduttore di numerosi programmi, come «Anima Good News», «Il mare di notte», «Inconscio e Magia», «Inconscio e Magia - Psiche».

     

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    E il La Porta che tutti ricordano è proprio quello della notte, con colloqui in cui il Nostro mostrava confidenza con i più illustri pensatori, discorreva con loro dei grandi temi dell' umanità, prestava loro la sua penna: «Ancora una volta ho sentito e visto ciò che il segreto del dio rende indicibile. Sono felice e spossato, mi abbandonerò come al solito qui sul prato del recinto della divinità. Gli occhi mi si chiuderanno e il sonno mi prenderà felice... Parole e parole si affollano nel pensiero, sono teneri messaggi, perché ora so cosa debbo fare: tutto racconterò agli altri uomini» (dialogo tra La Porta e la Tragedia).

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