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    ALLARME CAPITALE: IL RAGNO VIOLINO COLPISCE A RIPETIZIONE A ROMA: BOOM DI RICOVERI IN OSPEDALE - LA TESTIMONIANZA CHOC DI UNA 30ENNE: “SONO PRECIPITATA IN UN INCUBO, A 48 ORE DALLA PUNTURA HO INIZIATO A STARE MALE. SONO ANDATA SUBITO AL GEMELLI E…"


     
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    Lorena Loiacono per www.leggo.it

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    «Sono precipitata in un incubo, per la puntura di un ragno»: a parlare è una vittima del ragno violino. E non è l’unica. Ieri, dopo l’allarme lanciato da Leggo, tanti i lettori che hanno scritto per segnalare vecchie punture e casi sospetti. Perché il Loxosceles rufescens, questo il nome scientifico del ragno violino, colpisce in tutta Italia e soprattutto nel periodo estivo. A raccontarci la sua difficile esperienza è Alessia Assenso, trentenne romana, ancora stravolta dall’accaduto.

     

    Come si è accorta del morso del ragno?

    «Giovedì sera stavo scendendo dalla mia auto e ho sentito un leggerissimo pizzico al malleolo, dopo pochi minuti ho visto che c’era un puntino di sangue. Non mi sono allarmata, mi sono solo chiesta cosa mi avesse punto. Durante la serata è arrivato il prurito e nella notte ha iniziato a gonfiarsi il collo del piede».

     

    Poi che cosa è successo?

    «La mattina seguente il piede ha continuato a gonfiarsi in maniera evidente ed ho usato una crema antistaminica. Non ero spaventata, non potevo immaginare che fosse grave».

     

    Quando ha deciso di contattare un medico?

    «Sabato sono andata dalla parrucchiera e lei, vedendomi il piede, si è preoccupata ed ha composto il numero del centro anti-veleni del Policlinico Gemelli. E’ stata la mia salvezza, la ringrazierò sempre per questo».

     

    Che cosa le hanno detto al telefono?

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    «Mi hanno consigliato di continuare a usare la crema e di tenere d’occhio la situazione: in caso di vomito, vertigini e diarrea sarei dovuta correre al pronto soccorso del Gemelli».

     

    È stato necessario?

    «Purtroppo sì: sabato sera, dopo 48 dalla puntura, a cena ho iniziato a stare male. Il piede era molto dolorante e sono corsa in bagno con forti attacchi di vomito e diarrea. Sono andata subito al Gemelli e mi hanno trattenuta per tre giorni con cure antibiotiche, cortisone e analisi del sangue per monitorare i valori sballati dei globuli bianchi».

     

    Un’esperienza difficile?

    «Sì. Mai avrei immaginato una cosa simile. Se avessi saputo che esisteva un’eventualità di questo tipo, sarei andata prima in ospedale: spero che il mio racconti serva ad altri per muoversi in tempo».

     

     

    2. ALLARME RAGNO VIOLINO

    Lorena Loiacono per www.leggo.it

     

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    A Roma è allarme “ragno violino”: basta una sua puntura per finire d’urgenza in ospedale. Si chiama Loxosceles rufescens, viene descritto dagli esperti come piccolo e giallognolo, a tratti marrone. Le dimensioni del ragno violino possono arrivare a una lunghezza che varia dai 7 ai 10 millimetri circa. Il suo carattere è schivo, resta nascosto e vive in disparte, come fosse un eremita. Ma quando si arrabbia sono guai. Il ragno violino, infatti, è velenoso. Ne sanno qualcosa le persone finite al pronto soccorso per un suo morso. 

     

     

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    Di cui a volte neanche ci si accorge. Bisogna fare attenzione perché non sempre infatti il paziente, morso dal ragno, avverte dolore al momento del pizzico. Se ne accorge nelle ore seguenti. E in questi giorni i casi stanno aumentando: del resto questa è la stagione preferita del cosiddetto “ragno violino”, in quanto calda e afosa. Il ragno spopola infatti sia nelle aree di campagna sia in città. Si annida spesso nei solai così come nelle scarpe e in luoghi appartati e protetti. Come sta accadendo ora nella zona di via Ardeatina e via Laurentina dove vicino alle aree residenziali ci sono ampi spazi verdi. 

     

     

    «È una brutta bestia: se vuole, sa far male – spiega l’infettivologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – generalmente non attacca perché tende a restare in disparte ma, se si incattivisce, è pericoloso. Un suo morso può portare prurito e arrossamenti ma anche allergie e bruciori. Non solo, se intervengono batteri anaerobi si possono anche creare danni alla cute, danni muscolari e ai reni. I sintomi si manifestano entro due giorni dalla puntura: a quel punto è indispensabile correre in ospedale. È importante prendere l’animale, anche morto e schiacciato, o fargli una foto per mostralo poi al medico a cui ci si rivolge. Il mio consiglio è di andare subito in una struttura ospedaliera con un centro anti-veleni».

    Il ragno violino quindi, di piccole dimensioni e apparentemente innocuo, può portare conseguenze serie se sottovalutato.

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