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    "NON SAPETE CHI SIAMO NOI, SIAMO DI NAPOLI" - NOTTE DI PAURA A RIMINI PER DUE 30ENNI PESTATI A SANGUE DA UNA BABY-GANG - I TRE ASSALTATORI, TRA CUI UN 15ENNE, VOLEVANO RUBARE UN ROLEX - QUANDO SONO STATI ARRESTATI, I BULLETTI HANNO MINACCIATO GLI AGENTI: "STATE ATTENTI PERCHE' CONOSCIAMO LE..."


     
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    Jacopo Granzotto per “il Giornale”

     

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    Doveva essere una notte spensierata a Rimini. Un sabato in discoteca per celebrare l' addio al celibato e poi il ritorno a casa per cominciare una nuova vita. Ma per il futuro sposo e un amico, due trentenni rispettivamente di Bologna e Faenza, la notte si è trasformata in un incubo.

     

    Sono passate da poco le 2 di domenica mattina quando, nei pressi di Bagni 23, i due vengono accerchiati, minacciati e picchiati a sangue con un casco da motociclista. Nel gruppo, una gang di ventenni di origine napoletana, c' è anche un 15enne. Quello che, oltre al portafoglio, pretende da uno dei due il Rolex, regalo di nozze. I malcapitati si difendono come possono e urlano.

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    Qualche cliente di un albergo che affaccia sul Lungomare Tintori chiama il 113. La polizia arriva in tempo per soccorrere i turisti sanguinanti e interrogarli. «Ci hanno preso alle spalle, di sorpresa, hanno tentato di strapparmi il Rolex dal polso ma non ci sono riusciti, sono andati da quella parte, presto andate».

     

    I tre fuggono a piedi e senza bottino. Per la polizia non è difficile rintracciarli mentre tentano di nascondersi accovacciati dietro a un bidone della spazzatura. Uno dei tre, si toglie la maglietta nel tentativo di non farsi riconoscere.

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    Non finisce qui. Bloccati e ammanettati sul posto, non si perdono d' animo iniziando a inveire contro gli agenti millantando conoscenze criminali.

     

    «Non sapete chi siamo noi - urla uno dei giovani ai poliziotti -: siamo di Napoli e conosciamo famiglie affiliate, in campana». Per lui scatta anche l' accusa di resistenza mentre tutti e tre, vengono arrestati per rapina aggravata.

     

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    Il 15enne viene trasferito nel carcere minorile «Pratello» di Bologna, gli altri due ai «Casetti» di Rimini, in attesa dell' udienza di convalida. Sono tutti residenti a Rimini, in varie zone di San Giuliano e Ina-Casa.

     

    I due trentenni se la sono vista brutta. Stanno meglio, ma è stata un' aggressione selvaggia. Colpito ripetutamente al viso, uno dei due ha riportato varie lesioni al volto, all' occhio, un trauma cranico e la frattura di una costola. Per lui prognosi di 24 giorni.

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    Meglio l' amico, forse perché aveva in mano il cellulare per chiamare aiuto. Strattonato da dietro con una presa, cosiddetta a «chiave», al collo e buttato a terra, ha riportato la frattura del naso e varie ferite al volto, ma se la caverà con 12 giorni di riposo.

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