Melania Rizzoli per Libero Quotidiano

 

melania rizzoli

Sono oltre tre milioni gli uomini che in Italia soffrono di disfunzione erettile, quella che un tempo veniva impietosamente chiamata impotenza, e solo un terzo di questi si cura con uno dei tanti farmaci dedicati disponibili sul mercato, con risultati non sempre soddisfacenti e condizionati dalle dosi o legati alla frequenza della loro assunzione.

 

Oggi però all' orizzonte si intravedono nuove possibili soluzioni per risvegliare naturalmente il desiderio sessuale, perché anche se è ancora presto per dire definitivamente addio alla terapia farmacologica, questa patologia maschile inizia ad essere affrontata con un diverso approccio, cioè agendo direttamente sul pene.

 

pillole viagra

Il trattamento che va più di moda negli Stati Uniti si chiama PRP-Priapius Shot, con chiaro riferimento a Priapo, il dio greco famoso per il suo enorme fallo, e dove shot sta per "iniezione-colpo solo", e la nuova terapia affonda le sue radici nella medicina rigenerativa, quella branca che utilizza i fattori di crescita piastrinica, chiamati appunto Prp, in grado di stimolare le cellule staminali dei tessuti, i quali tornano a rianimarsi e risplendere di nuova vita.

 

Questo tipo di tecnica è già utilizzata da anni in ortopedia, traumatologia, tricologia, dermatologia e soprattutto medicina estetica, dal momento che molte donne usano farsi iniettare le proprie piastrine sul viso con la finalità del ringiovanimento, con risultati evidenti ed immediati, seppure temporanei, e quindi si è pensato di estendere questa procedura anche sul pisello per migliorarne il tono, la forma e la potenza, stimolando quindi la sfera genito-sessuale nel modo più naturale possibile. Il tutto funziona così.

 

disfunzione erettile

Da un semplice prelievo di sangue al braccio, vengono centrifugate ed isolate le piastrine, le quali, dopo essere state purificate ed arricchite, vengono, durante la stessa seduta, auto-iniettate e reinfuse direttamente all' interno dei corpi cavernosi del pene, con una o più iniezioni, stimolando in tal modo la rigenerazione del sistema vascolare, ovvero la neo-angiogenesi, e favorendo il trofismo dei tessuti molli, determinando un netto miglioramento della circolazione sanguigna nell' organo maschile e potenziando di conseguenza la sua erezione.

 

molti uomini soffrono di disfunzione erettile

Il Priapus-shot è stato testato inizialmente sui pazienti che avevano risultati modesti o non rispondevano del tutto alla terapia farmacologica con gli inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5, cioè alle cosiddette pillole dell' amore, e dopo sole due sedute, eseguite a distanza di tre o quattro settimane una dall' altra, si è avuta una garanzia dell' esito desiderato addirittura insperata.

 

Sia per la qualità della risposta erettile, sia per la personale percezione del piacere e dell' orgasmo, e si è osservata persino la correzione spontanea dell' anomalo incurvamento laterale dell' organo genitale quando presente, quella deformità peniena tipica della induratio plastica, chiamata Morbo di De La Peyronie.

 

priapo

Inoltre la aumentata tonicitá, l' aumento del carico plasmatico interno e l' evidente distensione e trofismo dell' organo, regalano anche la sensazione del suo aumento di volume e dimensione, cosa per l' uomo psicologicamente sempre molto gratificante. L' indiscutibile vantaggio di queste iniezioni è che il trattamento, con una leggera anestesia locale, è indolore, è ambulatoriale, privo di rischi e di effetti indesiderati per la salute, e soprattutto senza gli effetti collaterali dei farmaci sulla pressione arteriosa.

 

Inoltre il materiale biologico iniettato nel pene è prelevato dal paziente stesso, come fosse una piccolissima auto-trasfusione, una tecnica rigenerativa ed autologa che sfrutta solo le sue stesse piastrine, senza possibilità di reazioni allergiche o avverse. Lo svantaggio del Priapus-shot è che, per assicurarne la maggiore efficacia, va ripetuto più volte, ma, nonostante ogni seduta sia relativamente costosa, molti pazienti la richiedono ripetutamente, perché possono facilmente constatarne gli effetti, ed una volta raggiunta la dose ottimale di punture, decidere se vale la pena proseguire o meno nel tempo la terapia rigenerativa del loro organo che credevano ormai in pensione.

 

priapo

È chiaro che chiamare questa tecnica con il nome Priapo è stato forse eccessivo e provocatorio, certamente propagandistico, ma la sensazione di avere un pene più tonico, più ricettivo e più rispondente ai richiami del sesso, e vedere le dimensioni dello stesso più voluminose, la forma più dotata, e la sua funzione migliorata, rende di sicuro il paziente più soddisfatto e disposto a farselo pungere ancora, esattamente come fanno molte donne con il loro volto, per ringiovanirlo, levigarlo e continuare ad usarlo ed esibirlo come indubbia arma di seduzione.

 

È noto che la disfunzione erettile può avere diverse cause, fisiche, metaboliche e psichiche, ma la causa organica più frequente è legata a problemi di circolazione sanguigna del pene, che ne mina lentamente la virilità, pertanto tale nuova tecnica agisce stimolandola direttamente dall' interno dei corpi cavernosi, favorendo la crescita graduale di nuovi capillari arteriosi, e quindi con apporto di nuovo ossigeno, e restituendo al paziente l' erezione spontanea della gioventù, anche se la Prp non prevede limiti di età per la sua applicazione, non avendo di fatto alcuna controindicazione di rilievo.

 

la misura del fallo

Nell' ultimo congresso nazionale di Andrologia è stata presentata una ulteriore cura contro la disfunzione erettile, meno invasiva e meno dolorosa, a base di onde d' urto ad alta energia, che vengono anche queste applicate direttamente sul pene con tremila colpi a basso voltaggio, distribuiti in sei sedute, ognuna della durata di quindici minuti, con la stessa finalità del Priapo-shot, ovvero stimolare la circolazione nei corpi cavernosi e restituire l' erezione spontanea, la cui risposta è valutata con un ecodoppler penieno e con dati di follow-up molto promettenti.

 

viagra

Anche in questo caso il vantaggio è che non vengono utilizzati i farmaci, che per il momento rimangono privi di alternativa per le forme più gravi di impotenza coeundi. Si tratta di una tecnica ancora in evoluzione, che pare funzionare solo con le forme lievi o moderate del disturbo, ma una cosa è certa: le nuove terapie fisiche di questa patologia maschile vanno tutte nella stessa direzione, ovvero vengono portate tutte dove serve.

 

Cioè sul pene, il quale, preso a colpi di onde d' urto o trapassato dagli aghi, in qualche modo reagisce, si risveglia e riprende la sua attività. Forse anche per non essere più tormentato e torturato dalle nuove e mirabolanti metodiche che lo vogliono, parafrasando una notissima pubblicità di un' acqua di montagna, altissimo, fortissimo e durissimo.