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    WEINSTEIN TREMA, È ARRIVATA LA BOLDRINI – A NEW YORK LA BOLDRINOVA INSIEME AD ASIA ARGENTO PER UN SUMMIT CONTRO LE MOLESTIE – C’È ANCHE AMBRA BATTILLANA, L’ALTRA ACCUSATRICE DEL PORCO DI HOLLYWOOD – ASIA CONTRO TUTTI: “IN ITALIA DICEVANO CHE UNA COME ME NON POTEVA ESSERE STUPRATA”


     
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    asia argento al women in the world asia argento al women in the world

     

    Asia Argento, Laura Boldrini e Ambra Battilana Gutierrez. Sono le tre protagoniste della giornata di apertura del summit Women in the World di New York – dedicato al movimento #MeToo, ai suoi contraccolpi e alle “sfide future per le donne”.

     

    All’incontro, moderato dal giornalista Ronan Farrow, finisce sotto accusa il modello Italia. Il giornalista sostiene che il nostro paese è “la lente migliore attraverso cui vedere quanto lontano dobbiamo ancora andare”. Nonostante non si parli d’altro da mesi ormai, infatti, “il movimento #MeToo” ha ancora tanto da dare, siamo in un momento d’incompletezza rispetto alla ricerca di responsabilità”.

     

    battilana battilana

    Ambra Battilana Gutierrez è nota in relazione al processo sul bunga bunga. Allora aveva solo 18 anni, fu invitata a una serata a cui però non partecipò. Poco dopo essere entrata, infatti, decise di andarsene. 

     

    “Stavo inseguendo i miei sogni ma non sapevo che i miei sogni potevano non piacermi”, racconta adesso dal palcoscenico newyorchese, mentre descrive lo choc dovuto all’impatto mediatico del caso delle “cene eleganti”.

     

    Era il 2010, soltanto cinque anni dopo Ambra ebbe modo di incontrare Harvey Weinstein. Dell’ormai ex produttore Ambra è stata una delle prime grandi accusatrici, insieme ad Asia Argento. La percezione dell’opinione pubblica e il racconto dei media, questo il focus dell’evento di New York. “La mia storia è stata distorta dalla stampa italiana, secondo cui una donna come me non poteva essere stuprata”. Tutte accuse che – dice Asia – l’hanno solo rafforzata: “Era benzina sul mio fuoco, non c’è niente di più forte della verità”.

     

    BOLDRINI FEMINISTE BOLDRINI FEMINISTE

    “Dobbiamo essere grati ad Asia per aver avuto il coraggio di rompere il sistema”, ha detto invece Laura Boldrini, prima di essere corretta dalla Argento: “Peccato che il sistema non si è rotto, e che la conseguenza delle accuse che ho subito hanno frenato altre donne a uscire allo scoperto”.

     

    Preceduta da un video in cui si sono visti i fotomontaggi, gli insulti e le fake news, l’ex Presidente della Camera ha raccontato il trattamento che ha subito in cinque anni al vertice di Montecitorio. Minacce di morte, di stupro, notizie false, proiettili nella posta, eccetera. “Se fossi stata un uomo non avrei ricevuto un trattamento del genere”, dice la Boldrini prima di incensare il Canada come modello a cui l’Italia dovrebbe guardare per rispetto delle vittime. Vittima, parola che sembra ormai un’etichetta. “È un termine che odio. Sì, sono una vittima, ma sono ancora qui a combattere”. Parola di Asia.

     

    LAURA BOLDRINI E ASIA ARGENTO LAURA BOLDRINI E ASIA ARGENTO

     

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