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    E ORA BUTTATE LA CHIAVE - CATTURATO UNO DEI DUE ALBANESI EVASI DAL CARCERE DI CIVITAVECCHIA: IL 31ENNE SI ERA NASCOSTO IN ZONA - ANCORA IN FUGA IL CONNAZIONALE ANCHE LUI CONDANNATO PER FURTO E RAPINA - PROTESTANO I SINDACATI DI POLIZIA: “DA MESI DENUNCIAMO, SENZA ESSERE ASCOLTATI, LA GRAVE CARENZA DI AGENTI DELLA PENITENZIARIA”


     
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    Valerio Costantini per Corriere.it

     

    LUKA LEKE LUKA LEKE

    È stato catturato uno dei due detenuti evasi domenica dalla casa circondariale di Civitavecchia «Nuovo complesso». Si tratta di Luca Leke, albanese fuggito insieme al compagno Marku Osvaldi, 31 anni il primo, 22 il secondo erano in prigione da un anno. Leke è stato rintracciato dalla polizia a poca distanza dal carcere di Civitavecchia. Lo ha spiegato il Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

     

    MARKU OSVALDI MARKU OSVALDI

    Alle indagini e alle ricerche hanno preso parte anche agenti del Nic, nucleo investigativo centrale, della polizia penitenziaria. Ancora in fuga l’altro detenuto: entrambi erano condannati in terzo grado per furti, rapine, prostituzione. La fuga ha scatenato una marea di polemiche sulla sicurezza e il sovraffollamento delle carceri italiane. «Quella di Civitavecchia è l’ennesima evasione frutto dello smantellamento delle politiche di sicurezza da tempo in atto nel nostro Paese», denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. «Quel che è successo è gravissimo anche perché da mesi denunciamo, inascoltati, la grave carenza organica di Polizia Penitenziaria delle carceri, l’inaffidabilità dei sistemi anti evasione ed anti intrusione che speso non funzionano, i continui provvedimenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che determinano seri problemi alla sicurezza interna, all’ordine, alla tenuta del sistema», spiega Capece.

    EVASIONI1 EVASIONI1

     

    Troppe le criticità che, secondo la Fp Cgil Pol Pen, «si registrano nella gran parte degli istituti del nostro Paese, dove si continuano a registrare evasioni e aggressioni al personale, mentre nelle sedi amministrative il personale di Polizia Penitenziaria è in esubero. Il tutto nel completo immobilismo dell’amministrazione penitenziaria, che continua ad assistere inerme a questi fenomeni». La Funzione Pubblica Cgil Polizia Penitenziaria chiede per questo che «il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria faccia autocritica e non vada alla ricerca di un capro espiatorio per nascondere responsabilità che sono da ricercare nei palazzi romani. Mancano 8.500 poliziotti penitenziari nella dotazione organica complessiva».

    CARCERE DI CIVITAVECCHIA CARCERE DI CIVITAVECCHIA

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