Antonio Carioti per "Corriere della Sera"

sebastiano venier

I personaggi storici italiani evocati nell' attentato in Nuova Zelanda sono legati alla battaglia di Lepanto, vinta nel Mar Jonio da una coalizione di potenze cattoliche contro i turchi nel 1571. Il primo, Marcantonio Bragadin, nato a Venezia nel 1523, comandava nel 1570 la guarnigione della fortezza di Famagosta, a Cipro.

Per un anno resistette all' assedio ottomano e, dopo la resa, in spregio ai patti stabiliti, fu mutilato e torturato. Gli promisero la libertà se si fosse convertito all' Islam, ma rifiutò e fu scorticato vivo il 17 agosto 1571. Intanto, proprio in seguito all' attacco turco a Cipro, il papa Pio V aveva promosso la Lega Santa, con la Spagna, la Repubblica di Venezia e altre potenze minori.

marcoantonio bragadin

Fu allestita una flotta al comando di don Giovanni d' Austria, che aveva come luogotenente il secondo personaggio citato dall' attentatore, l' ammiraglio pontificio Marcantonio Colonna (1535-1584). Le forze della Lega Santa non riuscirono a soccorrere Famagosta, ma il 7 ottobre 1571 annientarono la flotta turca. Quel giorno alla guida delle navi veneziane c' era Sebastiano Venier (futuro doge), terzo nome evocato da chi ha attaccato le moschee. Nonostante avesse già 75 anni, si narra che abbia lottato con valore.

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