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    CI SONO VOLUTI 100 GIORNI, MA SI È SVEGLIATA ANCHE L’ONU – IL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, ANTONIO GUTERRES, CHIEDE DI INDAGARE SULLE VIOLENZE SESSUALI COMMESSE DA HAMAS IL 7 OTTOBRE – LA CINA PRESENTA LE SUE PROPOSTE PER UNA CONFERENZA DI PACE E CHIEDE UNA DE-ESCALATION IMMEDIATA DELLA GUERRA. È LA STESSA LINEA DEGLI AMERICANI, A CUI FINORA SI È OPPOSTO NETANYAHU (CHE IERI, PERÒ, HA RITIRATO UNA DELLE QUATTRO DIVISIONI DELL’ESERCITO)


     
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    antonio guterres antonio guterres

    1. ISRAELE: GUTERRES, INDAGARE SU VIOLENZE SESSUALI HAMAS DEL 7/10

    (ANSA) -  "I resoconti delle violenze sessuali commesse da Hamas e da altri il 7 ottobre devono essere rigorosamente indagati e perseguiti": lo ha scritto sul suo account X il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Niente può giustificare l'uccisione deliberata, il ferimento e il rapimento di civili. Niente può giustificare il lancio di razzi verso obiettivi civili", aggiunge Guterres in un post pubblicato nelle prime ore di oggi.

     

    2. ISRAELE, LA CINA CHIEDE UNA CONFERENZA DI PACE USA: DESCALATION SUBITO

    Estratto dell’articolo di Alb.Ma. per “il Sole 24 Ore”

     

    yoav gallant benjamin netanyahu yoav gallant benjamin netanyahu

    Una conferenza di pace «più autorevole ed efficace», una roadmap per la soluzione dei due Stati e la spinta al dialogo fra Israele e Palestina. È il pacchetto di proposte avanzate dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in un intervento che fa seguito ai colloqui del 14 gennaio con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry . Wang ha ribadito l’urgenza di un incontro «di scala maggiore» per la ricerca di un risoluzione diplomatica della guerra, arrivata ieri al suo 101esimo giorno e proiettata su bilanci sempre più critici.

     

    […] L’appello di Pechino non è isolato, con sponde anche da interlocutori occidentali. La Casa Bianca ha ribadito che è «il momento giusto» per improntare una de-escalation della guerra, ribadendo un invito già espresso più volte dalle autorità statunitensi e mai recepito dagli alleati di Tel Aviv.

     

    attacco israeliano su gaza 8 attacco israeliano su gaza 8

    […]  Fuori dalla linea ufficiale dell’esecutivo Netanyahu, ostile a qualsiasi passo indietro nel conflitto, l’esercito israeliano sta dando seguito agli annunci di un ritiro parziale delle sue truppe dalla Striscia. Le Israel defense forces hanno avviato la fuoriuscita da Gaza di una delle quattro divisioni operative nel territorio, la 36esima, destinando i soldati a un periodo di riposo e una fase successiva di «training».

     

    Dopo le esercitazioni, scrivono i media israeliani, si scoprirà «dove e se» le truppe potranno essere impiegate in un conflitto che sembra sempre più destinato sul lungo termine. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciati ieri la fine della «fase intensiva» dei combattimenti nella fascia settentrionale della Striscia, ma la tensione resta ai massimi.

     

    NETANYAHU GALLANT NETANYAHU GALLANT

    Le autorità palestinesi hanno accusato Israele di aver mietuto diverse vittime e feriti con nuovi blitz in Cisgiordania, l’altra porzione di territorio estranea al controllo di Tel Aviv. […] Sulla sponda opposta, Israele ha denunciato una serie di attacchi nella città israeliana di Ra’anana, poi classificati come «attentati» contro la sua popolazione. L’assalto è stato eseguito con coltelli e investimenti su vetture rubate, uccidendo una donna e ferendo - almeno - altre 17 persone. I due sospettati sono cittadini palestinesi di 25 e 44 anni, entrambi residenti in Cisgiordania e finiti da tempo sulla lista nera che avrebbe dovuto impedire qualsiasi accesso nei confini israeliani.

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