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    “ASPETTO IL REDDITO DI CITTADINANZA” – LA LOTTA DI CICCIOLINA PER IL VITALIZIO: “QUESTO GOVERNO HA AVALLATO UNA DELIBERA FUORILEGGE PER TOGLIERE UN DIRITTO ACQUISITO DA ME E ALTRE PERSONE, CHE NON È STATO CERTO REGALATO” – L’ANEDDOTO: “ERO SUL SET DI UN FILM PORNO E L’ATTORE FRANCESE CON CUI STAVO GIRANDO MISE ECCESSIVA FOGA NEL PRATICARE…” – FOTOGALLERY HOT


     
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    Marco Lomonaco per “il Giornale OFF”

     

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    Ilona Staller, 67 anni, meglio conosciuta come Cicciolina. Nasce in Ungheria ma si afferma come showgirl in Italia, si innamora tante volte e tanti si innamorano di lei. Dopo aver fatto sognare gli italiani, oggi è in difficoltà, e racconta il perché a OFF…

     

    Stai continuando a combattere contro chi ti ha tolto il vitalizio?

    Certo! Questo governo ha avallato una delibera fuorilegge per togliere un diritto acquisito da me e da altre persone, che non è stato certo regalato. Io sono cittadina italiana e resto qui a combattere la guerra per i miei diritti.

     

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    Anni fa stipulai un “patto d’onore” con la Camera, versando un’ingente quantità di denaro in cambio della somma che loro mi avrebbero corrisposto ogni mese: ho i documenti che lo provano! Questa manovra, atta a tagliare le pensioni degli italiani, rappresenta per i 5 stelle soltanto un modo per continuare a finanziare i propri lauti stipendi. A questo punto aspetto il reddito di cittadinanza…

     

    Cosa stai facendo quindi adesso?

    Sto sperando che la televisione italiana non si dimentichi di me e che mi permetta di fare dei reality come fanno tanti altri. Mi piacerebbe ad esempio fare Ballando con le Stelle di Milly Carlucci, poiché ho già fatto anni fa in Sud America un reality simile.

     

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    Quanto sei conosciuta fuori dall’Italia?

    All’estero mi conoscono tanto perché ho vissuto una vita unica ed irripetibile. Ho anche scritto un libro su questo e sto cercando un produttore serio che ci faccia un film.

     

    Raccontaci come sei arrivata dunque al successo in Italia.

    Sono nata in Ungheria da famiglia umile. Cercavo di dare una mano in casa portando qualche soldo: facevo la modella e guadagnavo più di papà e mamma messi insieme. Poi sono venuta in Italia e mi sono sposata con un italiano molto più grande di me con il quale ad un certo punto ho divorziato, e siccome guadagnavo molto più di lui facendo la modella per agenzie pubblicitarie, per un periodo l’ho anche dovuto mantenere. Abitavo ancora a Milano, che amavo e amo moltissimo.

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    Poi ti sei spostata a Roma…

    Era circa il ’73-’74 quando mi spostai a Roma. Non potendo fare la modella – poiché le modelle erano tutte a Milano all’epoca e a Roma stavano le attrici di cinema – decisi di cercare qualche parte in film di produzioni minori.

     

    Lavorai con Walter Chiari, Enzo Trapani, e un giorno trovai sulla segreteria un messaggio del fotografo Riccardo Schicchi: voleva realizzare su di me un servizio fotografico per Playmen di Luciano Oppo. Feci ben otto copertine e altrettanti servizi per Playmen, che andarono a ruba e tra me e Riccardo nacque una relazione.

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    Nel ’75 arrivò poi un’altra svolta importante, con il nostro approdo a Radio Luna, dove facevo delle dirette erotiche in cui chiamavo tutti ciccini e ciccine. Agli ascoltatori però non piaceva il soprannome, così iniziai a chiamarli cicciolini e ciccioline… e io diventai a mia volta Cicciolina. Poi dalla radio passai alla televisione e da lì al cinema. Ho iniziato con il cinema erotico con Cicciolina amore mio, poi con L’ingenua, per poi proseguire per tanti anni.

     

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    Sei stata vicina a Marco Pannella, cosa ti colpiva di più di lui?

    Ho letto che stanno provando a chiudere Radio Radicale: non si azzardino a farlo! Questa radio era il grande amore di Marco Pannella, emittente di libertà sempre dalla parte dei diritti del popolo. Pannella era un uomo straordinario, come un padre per me; non capisco perché non sia mai diventato ministro. Forse perché diceva cose scomode.

     

    Sei stata eletta nell’87 col Partito Radicale, poi hai fondato il Partito dell’Amore.

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    Decisi di fondare il mio partito verso la fine dell’esperienza parlamentare coi Radicali. All’epoca ero incinta di mio figlio Ludwig (avuto da Jeff Koons, n.d.r.) e il dottore mi disse di scegliere tra la campagna elettorale e la gravidanza. Così lasciai andare Moana (Pozzi, n.d.r.) a fare la campagna elettorale e gli dissi: “Pancia in dentro, tette in fuori e vai”. Alla fine ottenemmo ventimila voti, che non sono tanti, ma nemmeno pochi.

     

    Ci racconti un episodio OFF della tua carriera?

    Ero sul set di un film porno e l’attore francese con cui stavo girando – molto bello, ma anche molto sadico – mise eccessiva “foga” nel praticare tecniche sadomaso su di me. Mi portai dietro i segni delle frustate di quella scena per diverso tempo, non riuscivo nemmeno a sedermi. Da quella volta capii che non mi piaceva assolutamente la violenza, nemmeno a letto. Io sono contro la violenza in tutte le forme, sono pro amore. Insomma: una romantica fricchettona!

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