• Dagospia

    “DIAMO UN SEGNALE. PORTA IL GOVERNO SUL CESSATE IL FUOCO. LO CHIEDE L’EUROPA, CI LAVORA BIDEN. COME FAI A LASCIARE L’ITALIA COSÌ INDIETRO?” – LA TELEFONATA DELLA SCHLEIN ALLA MELONI CHE HA PROPIZIATO L’ACCORDO BIPARTISAN SUL MEDIO ORIENTE - L’AULA DELLA CAMERA HA APPROVATO LA MOZIONE DEL PD CHE CHIEDE “UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A GAZA” – ELLY HA TOLTO LE CASTAGNE DAL FUOCO ALLA DUCETTA CHE EVITA COSÌ DI RITROVARSI ISOLATA RISPETTO ALLA POSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DELLA CASA BIANCA - LE CRITICHE DI TAJANI A ISRAELE - E FABIO RAMPELLI....


     
    Guarda la fotogallery

    Tommaso Ciriaco per la Repubblica - Estratti

     

    ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

    Mittente: Giorgia Meloni. Destinataria: Elly Schlein. «Sentiamoci adesso, se puoi». Il primo sms spunta sul cellulare della segretaria Pd verso mezzogiorno. «Sono in conferenza stampa contro il Ponte — replica la leader dem — ti posso richiamare? ». Così, a ora di pranzo, la premier e la segretaria del Pd preparano l’accordo bipartisan sul Medio Oriente.

     

    Si inseguono su WhatsApp proprio nei minuti in cui se le danno di santa ragione su un altro dossier, quello del progetto che dovrebbe unire Calabria e Sicilia.

     

    elly schlein foto di bacco elly schlein foto di bacco

    Andrà così per tutto il giorno: battaglia su tutto, ma non sulla politica estera. Con il Nazareno che incassa un risultato politico, spingendo Palazzo Chigi fino al cessate il fuoco, un concetto mai sposato dall’attuale governo. E con la premier che evita di ritrovarsi sola e isolata oltreconfine, in ritardo rispetto alla posizione del Parlamento europeo e alla sensibilità della Casa Bianca, che lavora da settimane a una tregua.

     

    La prima mossa del risiko è dunque il messaggio che rompe il ghiaccio. Ma la novità si costruisce soprattutto attorno a due telefonate successive. Schlein chiama Meloni a ora di pranzo. E le dice: «Diamo un segnale, insieme. Porta il governo sul cessate il fuoco. Lo chiede l’Europa, ci lavora Biden. Come fai a lasciare l’Italia così indietro?».

    giorgia meloni giorgia meloni

     

    La presidente del Consiglio replica giurando di aver premuto già in passato per una conclusione rapida del conflitto. Ma aggiunge: «Provo a lavorarci, sentiamoci tra un po’». Si attivano i canali diplomatici. 

     

    (...) Meloni richiama Schlein, le preannuncia che l’intesa è a un passo. Gli emissari si scambiano le righe che contengono la formula del «cessate il fuoco ». È il risultato politico a cui puntava Schlein, che infatti benedice la riscrittura: «Procediamo, è la nostra linea». Sul traguardo, però, qualcosa rischia di incepparsi. Il Pd propone al governo di accettare anche un altro comma, quello che contiene il riconoscimento dello Stato di Palestina.

     

    schlein meloni schlein meloni

    Su questo, però, la presidente del Consiglio è irremovibile: non se ne parla. Rilancia, proponendo un’altra soluzione: «Lasciate soltanto la formula “due popoli, due Stati”, fin lì ci arrivo». A quel punto è Schlein a opporsi. Traballa il patto, per alcuni minuti. Fino allo scambio che permette di superare le divergenze tra le due leader: «Asteniamoci reciprocamente sui punti concordati, è comunque un risultato ».

     

     

    “CESSATE IL FUOCO A GAZA” INTESA TRA SCHLEIN E MELONI C’È IL VIA LIBERA BIPARTISAN

    Concetto Vecchio per la Repubblica - Estratti

    GIORGIA MELONI E ANTONIO TAJANI GIORGIA MELONI E ANTONIO TAJANI

     

    Quelli del Pd per una volta sono allegri. Passeggiano sorridenti in transatlantico. «È clamoroso, è clamoroso», esultano. Due telefonate Schlein-Meloni hanno fatto il miracolo.

     

    Passa alla Camera - grazie all’astensione della maggioranza di destra - la mozione pd, prima firmataria Elly Schlein, che chiede al governo di impegnarsi per «il cessate il fuoco umanitario a Gaza » e la liberazione degli ostaggi israeliani. È un cambio di passo. L’inedita intesa si innesta nel mutato clima internazionale, che ritiene ormai indispensabile una tregua in Medio Oriente.

     

    La svolta, in mattinata, era stata propiziata anche da una dichiarazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che aveva definito «sproporzionata» la reazione di Israele, lamentando le troppe vittime civili. Schlein, nel suo intervento in Aula, l’ha citato: «È un giudizio che diamo anche noi».

     

    GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN

    Naturalmente anche la maggioranza ha presentato una sua mozione, unitaria, che impegna l’esecutivo a promuovere insieme alla Ue «ogni sforzo diplomatico» per porre fine al conflitto in Medio Oriente, ed è passata.

     

    Ma l’intesa su parti del testo del Pd a dare la misura del cambiamento, del salto di qualità. Recita infatti: «Il governo si impegni a sostenere ogni iniziativa volta alla liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia». Ora, a guardare bene i miracoli sono due, perché, a differenza di quel che era accaduto per l’Ucraina, Pd e M5S si sono votate - su questo punto - anche le rispettive mozioni. Un piccolo disgelo nel competitivo clima elettorale.

     

    MELONI SCHLEIN 1 MELONI SCHLEIN 1

    (…) Il meloniano Fabio Rampelli ha accusato l’opposizione di «un imbarazzante sbilanciamento contro Israele». «Il governo è ipocrita nel negare che le donne violentate e uccise da Hamas il 7 ottobre hanno rappresentato un femminicidio di massa», ha denunciato la renziana Maria Elena Boschi. «Il diritto internazionale è stato fatto a pezzi da Netanyahu, il principale ostacolo alla costruzione di una prospettiva di pace», per il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni.

     

    giorgia meloni antonio tajani giorgia meloni antonio tajani giorgia meloni 44 giorgia meloni 44

    GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN

    «Bisogna non perdere la speranza », ha ammonito il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, in occasione del 95esimo anniversario della firma dei Patti Lateranensi. «Tutti siamo sdegnati per questa carneficina, ma dobbiamo avere il coraggio di andare avanti e di non perdere la speranza perché, altrimenti incrociamo le braccia».

    elly schlein foto di bacco elly schlein foto di bacco SCHLEIN MELONI SCHLEIN MELONI

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport