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    “IL BOTOX LE E’ ENTRATO NEL CERVELLO” - DOPO LA PRESA DI POSIZIONE PRO TRUMP, NICOLE KIDMAN VIENE SOMMERSA DA UN DILUVIO DI CRITICHE SUL WEB - LOST IN TRANSITION, I CONSIGLI DELLE GEMELLE BUSH ALLE FIGLIE DI OBAMA MALIA E SASHA: "FATE ERRORI, ORA VI È PERMESSO"


     
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    Paolo Mastrolilli per la Stampa

     

    TRUMP 1 TRUMP 1

    «Care Malia e Sasha, otto anni fa, in un freddo giorno di novembre, vi accogliemmo sulle scale della Casa Bianca...». Solo due persone al mondo potevano scrivere una lettera così, cioè Barbara e Jenna Bush, le figlie gemelle di George e Laura, che appunto nel 2008 avevano introdotto Malia e Sasha Obama nella loro nuova casa presidenziale. Ora hanno preso in mano la penna per salutare quelle due bambine diventate ragazze, invitarle nell' esclusivo club delle figlie degli ex presidenti, e offrire qualche consiglio sulla vita che le aspetta.

    michelle obama con sasha e malia alla convention democratica nel 2008 michelle obama con sasha e malia alla convention democratica nel 2008

     

    La lettera, pubblicata da «Time», ricorda come «vi avevamo mostrato la stanza di Lincoln, e il solarium dove avreste inseguito la vostra gioventù. La gioia e le vostre risate erano contagiose». Jenna e Barbara scrivono che «in otto anni avete fatto tante cose, e visto così tanto, dalla cella di Nelson Mandela in Sudafrica alla Liberia.

     

    Avete incontrato leader internazionali, e siete riuscite a ridere alle battute di vostro padre, mentre al Thanksgiving perdonava il tacchino. Vi abbiamo viste crescere da bambine a giovani ragazze, con impressionante facilità e grazia». Non era stato facile per loro, come si ricorda chi aveva seguito soprattutto i problemi di Jenna, soprannominata «Jenna & Tonic» per le sue feste un po' selvagge.

     

    michelle malia e sasha obama tradite dal vento 7 michelle malia e sasha obama tradite dal vento 7

    Le due gemelle però ce l' avevano fatta a crescere bene, e ora sono due donne di successo. Barbara è la cofondatrice e ceo del gruppo di assistenza sanitaria Global Health Corps, mentre Jenna Bush Hager fa la giornalista per il Today show della Nbc. Quindi sono nella posizione di dare consigli: «Ora state per entrare in un altro club esclusivo, quello degli ex first children, una posizione che non avevate chiesto, e per cui non ci sono guide.

     

    Scriverete le storie delle vostre vite, fuori dall' ombra dei vostri genitori famosi, ma porterete sempre con voi le esperienze degli ultimi otto anni». Consigli molto pratici: «Non dimenticate le persone magnifiche che lavorano alla Casa Bianca. Noi fummo salutate dalla fiorista Nancy, che anni dopo avrebbe preparato i fiori per il matrimonio di Jenna.

    LA FIGLIA DI GEORGE W BUSH JENNA CON IL MARITO HENRY HAGER CONDOLEEZZA RICE E DICK CHENEY LA FIGLIA DI GEORGE W BUSH JENNA CON IL MARITO HENRY HAGER CONDOLEEZZA RICE E DICK CHENEY

    Siamo rimaste in contatto con gli agenti del Secret Service. Sono stati parte del nostro crescere: dal primo appuntamento, al fidanzamento e alla luna di miele».

    Adesso è ora di guardare avanti: «Godetevi l' università. Non avrete più il peso del mondo sulle giovani spalle. Esplorate le vostre passioni. Imparate chi siete. Commettete errori, avete il permesso di farlo. Quelli che vi giudicano invece non vi amano, non ascoltate le loro voci».

    jenna bush jenna bush

     

    L' invito è usare tutto ciò che Malia e Sasha hanno visto per influenzare le proprie vite, come fece Barbara, quando vedendo una bambina che moriva di Aids cambiò il corso di studi all' università e la sua missione: «Come sempre, i vostri genitori faranno il tifo per voi, nel prossimo capitolo della vostra vita. E anche noi».

     

    2. KIDMAN DIFENDE TRUMP

    Valeria Robecco per la Stampa

     

    Lo star system di Hollywood è sempre stato compatto nel difendere a spada tratta il presidente uscente Barack Obama e l' ex candidata democratica Hillary Clinton, criticando aspramente il Commander in Chief in pectore, Donald Trump. Ora però, nella crociata anti-tycoon, per la prima volta si è aperta una breccia.

    nicole kidman nicole kidman

     

    La voce fuori dal coro è quella di Nicole Kidman, che a differenza dei colleghi ha esortato gli americani a sostenere il miliardario newyorkese. «Trump è stato eletto presidente, basta con le polemiche», ha affermato in un' intervista alla Bbc per promuovere il suo nuovo film, «Lion».

     

    L' ex moglie di Tom Cruise, nata alle Hawaii e cresciuta in Australia, ha la doppia cittadinanza, e quindi può votare negli Stati Uniti. «Di solito sono reticente a commentare fatti politici, ma voglio dire che come Paese dobbiamo appoggiare chiunque sia il presidente - ha continuato -. Così funzionano le cose qui. Quel che è successo è successo, ora dobbiamo andare avanti».

     

    L' attrice di «Eyes Wide Shut» poi ha cambiato discorso, ricordando il suo impegno per le cause dell' Onu a difesa delle donne, parlando delle nozze gay e di uguaglianza. Le sue parole, però, hanno scatenato una bufera in rete, e la Kidman si è trovata al centro di un fuoco incrociato sui social media. «Il Botox le è entrato nel cervello», recita uno dei commenti velenosi comparsi su Twitter. Mentre un altro ha suggerito che «per Nicole è arrivato il momento di trasferirsi in Russia». E ancora: «Seguiresti Hitler solo perché ha un titolo?». C' è anche chi, invece, ha applaudito la star per essersi differenziata dal resto dello star system: «Brava Nicole.

     

    Non tutti a Hollywood sono scemi». Durante la campagna elettorale la stragrande maggioranza dei cantanti, attori e registi americani si sono schierati con la Clinton. E l' 8 gennaio scorso sono tornati a fare quadrato quando, nella notte dei Golden Globes, Meryl Streep accettando il premio alla carriera ha attaccato The Donald (pur senza nominarlo) per aver deriso un giornalista disabile durante un comizio nei mesi scorsi.

     

    LION NICOLE KIDMAN LION NICOLE KIDMAN

    Parole immediatamente condivise da tante star, in primis da Robert De Niro, che già in passato aveva espresso il desiderio di prendere a pugni in faccia l' allora candidato repubblicano. «Meryl - ha commentato - hai detto ciò che andava detto e lo hai fatto meravigliosamente. Con la tua eleganza e la tua intelligenza, hai un voce potente, che ispira altri a parlare». Decisamente meno d' accordo è stato Trump, che ha scelto come di consueto Twitter per replicare, dando alla Streep della «sopravvalutata», e definendola una «lacchè di Hillary».

     

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