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    BASTA CRONACA NERA NEI POMERIGGI TV? - DOPO L'APPELLO DI FIORELLO E LE POLEMICHE SULL’INTERVISTA DELLA D’URSO ALLA RAGAZZA BRUCIATA ARRIVA LA REPLICA DELLA CONDUTTRICE: “NESSUNO OSI PENSARE CHE SONO CONTRO LE DONNE” - NUZZI: "NON SONO D’ACCORDO CON FIORELLO. LA TV E' CRUDA COME LA VITA" - SCIARELLI: "UNA VOLTA I PROGRAMMI POMERIDIANI INTRATTENEVANO, ORA MACINANO SOLO CRONACA NERA"


     
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    D'URSO D'URSO

    Antonio Dipollina per la Repubblica

     

    Basta, parlate d’altro, dice Fiorello e si riferisce alla cronaca nera dilagante in tv. Le risposte sono improntate più o meno a “non ci pensiamo nemmeno”, più richiami a una maggiore sobrietà che si sa come andranno a finire. Negli ultimi giorni, tutti di nuovo sotto accusa, grazie allo showman reduce con ogni evidenzia dalla visione delle scene più forti. E qui si va subito a Barbara D’Urso e al pomeriggio della ragazza bruciata con la benzina, Ylenia, collegata live e a quella frase infelicissima che scappa alla conduttrice: «A volte il troppo amore… ».

     

    Social scatenati, Fiorello, polemiche finché la D’Urso reagisce: «Nessuno si permetta di pensare che io sono contro le donne. Intendevo dire che un contesto di amore eccessivo trasforma certi uomini in bestie disumane ». Ma siamo comunque lì, alla polemica inestinguibile negli anni su quanto, come, dove, la cronaca nera diventi bassissimo materiale televisivo con tutte le conseguenze del caso.

    BARBARA D'URSO BARBARA D'URSO

     

    Il generico “i pomeriggi in tv” non può rendere l’idea: la nera è ovunque e da questa stagione, per dire, Rai3 allieta anche il mezzogiorno con la quotidiana di Chi l’ha visto?: ma qui nessuno si è mai sognato di eccepire alcunché. In quanto sotto accusa è ovviamente il modo, l’insistenza, la ricerca a tutto campo dei particolari e delle scene più shock, il salto palpitante da una vicenda all’altra («Passiamo dall’acido alla benzina» dice a un certo punto la D’Urso), materia continua nell’intera giornata televisiva per tutto l’anno. Finché la cronaca vera, quella là fuori, si presenta in maniera pesante, succede di tutto e tutto insieme, e l’effetto è dirompente.

     

    Il corto circuito esplode con il trittico tremendo offerto dalla realtà: in poche ore un ragazzino ammazza i genitori, un ex fidanzato sfregia l’amata con l’acido e un altro viene accusato di averlo fatto con la benzina. Un trio di classici che mandano in tilt le redazioni, sullo sfondo s’intuiscono orde di psichiatri e criminologi che escono automaticamente di casa e si dirigono negli studi tv.

    FIORELLO BARBARA D'URSO FIORELLO BARBARA D'URSO

     

    Alla Vita in Diretta aspettano i rivali, Barbara inizia alle 17.10 e quindi al programma Rai, va da sé, cercando di tenere il punto in maniera più sobria, partono in contemporanea sul caso di Gessica, la ragazza accecata con l’acido a Rimini: ma Barbara ha il repertorio dalla sua, ha le immagini del provino fatto a Mediaset («Guardate com’era bella») e ieri per mezza puntata è andata la scritta: “Tra poco: quando Gessica faceva la valletta con Mastrota”. Seguiva appunto filmato d’epoca.

     

    La questione della nera in tv è talmente annosa da sfiorare ormai il luogo comune: tanto che si potrebbe iniziare a sfatarne qualcuno, per esempio quello dei grandi ascolti che si registrano puntualmente basta esporre il delittaccio. In realtà il programma di D’Urso ha meno pubblico di tutto quello che lo precede, gli Uomini e Donne di De Filippi per non dire della soap Il Segreto che viene prima e fa un milione di spettatori in più: non si fa per gli ascolti, piombare e stare attaccati ai delittacci, si fa per esserci, per rilanciare via avvocati e interessati vari una tesi o l’altra o per creare nuovi sviluppi via televisione:

     

    BARBARA D'URSO BARBARA D'URSO

    come successo l’altro giorno con la devastante intervista alla ragazza dell’acido con la mamma litigante e D’Urso che le costruiva attorno la scena criminale e la ragazza, in un momento davvero agghiacciante, che prende atto, non sa, balbetta cose. Nell’attesa dei programmi specializzati della sera, alla Quarto Grado, per non dire dei posti più nobili, con la big band di esperti che nelle varie serate predisposte si presenta fissa da Bruno Vespa.

     

     

    2. NUZZI: LA TV E' DURA E CRUDA COME LA VITA

     

    Silvia Fumarola per la Repubblica

    gianluigi nuzzi gianluigi nuzzi

     

    Gianluigi Nuzzi conduce Quarto grado in prima serata su Retequattro, in cui ricostruise casi di cronaca nera, con tutti i dettagli del caso.

     

    Nuzzi, che pensa dell’appello di Fiorello?

    «Alcune cose le condivido, Fiorello è un libero pensatore e la sua opinione va rispettata. Ha ragione quando invita a fare una riflessione, per capire dove siamo arrivati».

     

    Cosa non la convince?

    «Non condivido il suo appello quando dice che solo i telegiornali debbono occuparsi di cronaca nera. Non si possono circoscrivere gli argomenti, dobbiamo essere liberi di fare ipotesi, interrogarci e approfondire. Dare l’esclusiva ai tg mi fa paura».

     

    Diceva però che una riflessione è opportuna.

    «Certo che è opportuna. Ma prendersela con la tv quando aumentano i delitti è una costante. Si preferisce colpire lo specchio e non quello che riflette: la società malata. Noi raccontiamo quello che succede. La tv è cruda e dura come la vita».

     

    Vero, però il pomeriggio ci sono i bambini davanti alla tv.

    BARBARA D'URSO BARBARA D'URSO

    «Sì, infatti penso che le cose vadano trattate con correttezza. Ma anche qui, visto che parliamo di bambini: mi stupisce che si attacchi la televisione e non certi videogiochi violentissimi. I miei figli hanno per le mani storie di una crudeltà pazzesca ».

     

    Però la cronaca estrema all’ora della merenda entra in milioni di case.

    «Io credo che gli spettatori non siano stupidi. Quando la tv diventa morbosa, usano il telecomando e cambiano canale. Lo dimostrano i dati, c’è il rifiuto di un certo tipo di racconto ».

     

    SCIARELLI SCIARELLI

    La prima regola?

    «Il rispetto. Noi siamo cronisti, facciamo il nostro lavoro e non ci sostituiamo a nessuno. Rispondo all’Ordine dei giornalisti per le cose che faccio, ma ci tengo a dire che spesso il nostro lavoro è utile, aiuta gli inquirenti. Capita che l’autorità giudiziaria ci chieda i filmati quando emergono fatti nuovi».

     

    3. SCIARELLI: “OCCUPARSI DI DELITTI E' IMPEGNATIVO, NON SI IMPROVVISA

    Silvia Fumarola per la Repubblica

     

    «I contenitori pomeridiani erano nati per intrattenere, era quella la loro missione», dice Federica Sciarelli, alla guida di

    Chi l’ha visto? su Rai3 dal 2004. «Ci può stare che in casi particolari affrontino un fatto eclatante, ma se si passa da un omicidio a un altro è un’altra cosa».

     

    Sciarelli, come vede la situazione?

    « Chi l’ha visto? è nato come programma di servizio per gli scomparsi e per parlare di omicidi irrisolti. Tanti casi, penso a quello di Roberta Ragusa o di Guerrina Piscaglia, li abbiamo sollevati noi e seguiti per anni. Tutti i programmi pomeridiani ci sono venuti dietro. Capisco quello che dice Fiorello. A volte, nell’imbarazzo generale, i familiari vengono chiamati dalle altre redazioni appena usciti dal nostro studio».

     

    Pensa che ci sia troppa cronaca nera?

    SCIARELLI SCIARELLI

    «Il problema è come si trattano le cose. Noi su un’inchiesta ci stiamo due mesi, controlliamo tutto. È chiaro che se ogni giorno devi parlare di un omicidio, ci butti dentro tutto quello che capita. Spesso prendono le nostre immagini togliendo il marchio di Rai3, è assurdo».

    Cosa fa la differenza?

    «Il modo in cui tratti le cose. Noi non ci siamo mai appostati davanti a casa di Roberta Ragusa, ci abitano i figli, uno è minore. Non si fa».

     

    Perché a un certo punto la cronaca nera ha invaso la tv?

    «Perché c’è grande interesse. Io non dico di non occuparsene, se del caso del giorno parlano tutti è ovvio che non lo puoi ignorare. Ma so che in Rai è stato deciso di limitare la cronaca nera e so per certo che è stato detto a La vita in diretta di non fare Chi l’ha visto? ».

    Il rischio è che diventi tutto una marmellata.

    «Perché devi riempire ore di trasmissione, il pomeriggio ci sono esperti che straparlano, di tutto. Tutte le settimane mi chiedono di fare una rivista di cronaca nera. Mai. Si figuri che noi appena uno scomparso è stato ritrovato cancelliamo la foto dal sito».

    SCIARELLI SCIARELLI

     

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