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    "IL CASO ACERBI? LA MAGISTRATURA ACCERTI LA RILEVANZA PENALE DEI FATTI" - ANGELO PISANI, EX AVVOCATO DI DIEGO ARMANDO MARADONA, NON MOLLA LA PRESA SUL DIFENSORE DELL'INTER, ASSOLTO DAL GIUDICE SPORTIVO DALLE ACCUSE DI INSULTI RAZZISTI NEI CONFRONTI DI JUAN JESUS: "NON DOBBIAMO ACCONTENTARCI DI UNA SENTENZA CONTRADDITTORIA E DISCUTIBILE CHE FORTUNATAMENTE VALE SOLO IN AMBITO SPORTIVO, MA NON NEL MONDO REALE" - "QUESTA SENTENZA CANCELLA ANNI DI GIURISPRUDENZA E..."


     
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    (ANSA) - "La magistratura accerti e valuti la rilevanza penale dei fatti e i reclami della vittima, trasformato in 'visionario', almeno per sgomberare il campo da ogni dubbio e capire se la legge è uguale per tutti". E' quanto afferma il presidente dell'associazione NoiConsumatori, Angelo Pisani, già avvocato di Diego Armando Maradona, secondo il quale "proprio a Pasqua non possiamo girarci dall'altra parte e, se siamo tutti Juan Jesus, abbiamo il dovere civico di scendere in campo per la tutela dei diritti e della giustizia sociale, senza accontentarci di una sentenza contraddittoria e discutibile che fortunatamente vale solo in ambito sportivo, ma non nel mondo reale dove comunque esiste sempre un Giudice".

     

    JUAN JESUS E FRANCESCO ACERBI JUAN JESUS E FRANCESCO ACERBI

    "Il razzismo oggi in Italia - aggiunge Pisani - non viene efficacemente combattuto né prevenuto, ma gli strumenti giuridici per farlo esistono ed ora più che mai i cittadini e tifosi della giustizia devono scendere in campo perché oltre alla giustizia sportiva esiste anche altro. È compito delle autorità giudiziarie applicare la norma penale contro la discriminazione. La sentenza sul caso Acerbi di fatto cancella anni di giurisprudenza e mortifica norme di legge conquistate sulla pelle di tanti uomini".

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     "È compito delle autorità giudiziarie - conclude Pisani - applicare la norma penale contro la discriminazione. L'articolo del Codice penale definisce il delitto come perseguibile d'ufficio, vale a dire che chiunque può denunciare al posto di polizia più vicino o al giudice istruttore un fatto che ritiene rappresentarne un'infrazione. Le autorità sono tenute a procedere a un esame preliminare e, se le prove raccolte si rivelano sufficienti, a intentare un'azione penale senza ostacoli e sbarramento della giustizia sportiva". (ANSA).

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