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    ''FAREMO LE OLIMPIADI DELLE COREE UNITE''. SÌ, VABBÈ LO SPIRITO SPORTIVO, MA DIETRO ALLA PACE TRA SEUL E PYONGYANG CI SONO I SOLDI, VERO MOTORE DEL MONDO: IL PRESIDENTE MOON JAE-IN SI È PORTATO UNA DELEGAZIONE DI BUSINESSMAN IN COREA DEL NORD, TRA CUI L'EREDE DELLA DECADUTA (MORALMENTE, NON ECONOMICAMENTE) DINASTIA SAMSUNG, CHE NEL PAESE ANDRANNO A CACCIA DI MANODOPERA A COSTO BASSISSIMO


     
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    Paolo Mastrolilli per ''la Stampa''

     

    MOON JAE IN KIM JONG UN MOON JAE IN KIM JONG UN

    La Corea del Nord e quella del Sud concordano sull' obiettivo di denuclearizzare la penisola, e intendono presentare una candidatura congiunta per ospitare le Olimpiadi del 2032.

     

    Il presidente Trump giudica «eccitanti» le notizie venute dal vertice di ieri tra i presidenti Moon Jae-in e Kim Jong-un, che ha annunciato anche la volontà di visitare per la prima volta Seul nei prossimi mesi. Come sempre, però, il diavolo sta nei dettagli.

    lee jae yong erede samsung in viaggio per la corea del nord lee jae yong erede samsung in viaggio per la corea del nord

    Kim ha promesso di smantellare il sito per i test missilistici di Dongchang-ri, alla presenza di ispettori internazionali, e ha prospettato la disattivazione permanente della centrale di Yongbyon, dove ha sviluppato l' intero programma nucleare.

     

    Non ha spiegato, però, cosa intende fare con le bombe atomiche già prodotte. L' accordo raggiunto con Moon include anche la costruzione di una ferrovia e una strada per collegare i due Paesi, la facilitazione delle visite tra i due popoli, la fine delle esercitazioni lungo la linea di demilitarizzazione, la creazione di una no fly zone al confine e la rimozione di 11 posti di guardia, la normalizzazione del complesso industriale Kaesong e del progetto turistico Kumgang, la presentazione della candidatura congiunta ad ospitare le Olimpiadi estive del 2032.

    lee jae yong erede samsung dietro a moon jae in lee jae yong erede samsung dietro a moon jae in

     

    Moon ha commentato così: «È cominciata l' era della non guerra». Kim ha promesso di visitare presto Seul, ma ha aggiunto che la denuclearizzazione del suo Paese potrà procedere solo se gli Stati Uniti compiranno passi analoghi. Con questo intende la dichiarazione ufficiale della fine della guerra degli anni Cinquanta; lo stop alle esercitazioni militari, che considera prove generali per l' invasione del Nord; il parallelo smantellamento dell' arsenale atomico americano nella Corea del Sud, che dopo la pace diventerebbe ingiustificato; la riduzione delle truppe Usa; l' alleggerimento delle sanzioni.

     

    l erede dell impero samsung stringe la mano del vice primo ministro nordcoreano l erede dell impero samsung stringe la mano del vice primo ministro nordcoreano

    Washington invece chiede che Pyongyang faccia il primo passo concreto, per dimostrare la serietà delle sue promesse di disarmo. Questo è il punto che ha congelato i progressi dopo l' incontro di Singapore fra Trump e Kim, e non è chiaro se l' intesa di ieri con Moon lo abbia sbloccato. Tanto che ieri, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha avvertito che la denuclearizzazione della Corea del Nord dovrà essere »completa entro gennaio 2021», per poi aggiungere che «gli Usa elogiano gli importanti impegni» e sono «pronti a riprendere i negoziati subito».

     

    I timori di Washington

    i leader delle imprese sudcoreane a pyongyang i leader delle imprese sudcoreane a pyongyang

    Gli analisti americani di intelligence ritengono che la Corea del Nord abbia continuato a sviluppare il programma nucleare dopo il vertice di giugno, e pensano che il vero obiettivo di Pyongyang sia arrivare al congelamento della situazione attuale, con il riconoscimento del suo status di potenza atomica, in cambio di un comportamento responsabile. Washington poi sospetta che Seul, determinata ad evitare a tutti i costi il rischio di una guerra, sia disposta a spingersi più avanti degli americani, nella speranza di trascinarli poi sulle sue posizioni.

     

    Trump ieri ha parlato con ottimismo: «Quando sono diventato presidente, molti si aspettavano che avremmo fatto la guerra in Corea. Invece, guardate dove siamo ora, e continuiamo a fare progressi». Il dipartimento di Stato è più cauto, perché le richieste di reciprocità da parte di Pyongyang generano sospetti, visto che in passato aveva già accettato e violato altri accordi. La risposta a questi dubbi verrà solo dai prossimi atti concreti di Kim, che vorrebbe tenere un nuovo vertice con Trump per costruire sulle intese di Singapore.

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