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    FONTANA DI GAFFE! POLEMICA PER LA FRASE SULLA RAZZA, SALVINI: "PASSO INDIETRO NELLA CORSA ALLA REGIONE LOMBARDIA? MAH, FIGURARSI" – MATTIOLI: IL VOLTO MODERATO DEL CARROCCIO ORA STRIZZA L'OCCHIO AI FALCHI LEGHISTI CHE ASSICURANO: "MA QUALE GAFFE, NON GLI COSTERÀ NEMMENO UN VOTO” - LA SCELTA DI TAGLIARSI LA BARBA NON E' STATA PER COMPIACERE BERLUSCONI MA PER...


     
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    Alberto Mattioli per la Stampa

     

    fontana fontana

    A desso le scuole di pensiero sono due. Per la prima, Attilio Fontana ha fatto una gaffe (poi, a loro volta, i sostenitori di questa tesi si dividono in innocentisti, Fontana è stato travolto dalla foga del comizio, e colpevolisti, a Fontana è scappato detto quel che pensa). La seconda fa della dietrologia.

    Fontana è un piacione che si adatta ai suoi interlocutori, quindi ha detto agli ascoltatori di Radio Padania quel che loro volevano sentirsi dire.

     

    «Ma quale gaffe, non gli costerà nemmeno un voto», sogghigna un leghista particolarmente cinico. Inutile chiedere di sciogliere il rebus al diretto interessato. La rettifica «per il qui pro quo» è stata presentata, e per il resto «basta con questo gioco al massacro», come sbotta il portavoce.

     

    In ogni caso, tanti saluti al leghista moderato, pacato, consensuale, istituzionale e ogni altro possibile aggettivo democristiano usato nei ritratti post-investitura. In effetti, benché leghista della primissima ora, l' Attilio tutto sembra meno uno di quelli che scendono dalle valli inveendo contro negri e terroni. Quasi un alieno, per usi e costumi leghisti. E allora, per restare alla seconda scuola di pensiero, ecco la frasetta non casuale che rassicura i leghisti ruspanti, quelli che confondono il «qui pro quo» con Qui, Quo, Qua.

     

    fontana fontana

    Sessantacinque anni, avvocato con studio avviatissimo (lì furono fatte le prime fotocopie della storia leghista, e quanti patrocini gratuiti per le Camicie verdi querelate), divorziato e risposato, Fontana ha tre figli e ha uso di mondo e di congiuntivo. Da sindaco, girava su una Porsche Carrera ma vecchia e vissuta, quindi niente di cafone.

     

    Percorso istituzionale impeccabile: cinque anni da sindaco a Induno Olona, dieci a Varese, due volte presidente del Consiglio regionale della Lombardia, presidente bipartisan dell' Anci regionale in prima linea insieme con l' attuale ministro piddino Graziano Del Rio nelle proteste contro i tagli di Tremonti, e per questo finito sotto il fuoco amico del «cerchio magico» bossiano. Come sindaco, si è limitato a un' amministrazione che alcuni definiscono buona e altri ordinaria. Di certo, senza effetti speciali da sindaco sceriffo leghista: «Pogrom non ne ha mai organizzati», raccontano a Varese. Dopo di lui, il diluvio: ha vinto il centosinistra, e dire che la città era leghista dal '93.

    fontana salvini fontana salvini

     

    È sempre stato amico di Roberto Maroni, varesino e avvocato come lui, e ha continuato a citarlo anche dopo che il gran rifiuto di Bobo aveva spiazzato il partito, fatto infuriare Salvini e portato alla sua candidatura last minute. Contro un avversario smart come Giorgio Gori, si è dato anche una patina di giovanilismo. La barba non se l' è tagliata per compiacere Berlusconi che non le sopporta ma perché la figlia più piccola la trovava ispida (peccato, però: in modalità pelosa, era uguale a Verdi). Sui manifesti si è fatto fotografare in camicia bianca e scravattato, con una scelta oculata anche dei colori, un verdeblu che evoca il blu tradizionale del centrodestra e il verde ancestrale della Lega.

    I primi interventi di Fontana sono stati rassicuranti, con promesse di continuità con la gestione Maroni. Finché, di colpo, non ha sentito il bisogno di salvare la razza bianca dai neghèr.

    ATTILIO FONTANA LASCIA LA VILLA DI BERLUSCONI AD ARCORE ATTILIO FONTANA LASCIA LA VILLA DI BERLUSCONI AD ARCORE ROBERTO MARONI ATTILIO FONTANA ROBERTO MARONI ATTILIO FONTANA

     

    SALVINI MARONI E ATTILIO FONTANA SALVINI MARONI E ATTILIO FONTANA

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