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    “FORZA REAL” – MASSIMILIANO LENZI, TIFOSO DELLA FIORENTINA, SPIEGA PERCHE’ DOMANI SERA GUFERA’ LA JUVE  - “NON C’E’ PATRIOTTISMO CHE TENGA. DIRE CHE UN ITALIANO DOMANI DEVE PER FORZA TIFARE PER 'I GOBBI' BIANCONERI E’ UNA BISCHERATA” -  POI CITA GIANNI BRERA (“LA JUVE SEMPRE ODOROSA DI PRIVILEGIO SOCIALE”) E CONCLUDE: “NOI LA SIGNORA NON L’AMIAMO E NEPPURE L’AMMIRIAMO. ASPETTO DA RONALDO UNA PERLA...”  


     
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    massimiliano lenzi gian marco chiocci massimiliano lenzi gian marco chiocci

    Massimiliano Lenzi per il Tempo

     

    Domani sera si giocherà la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid ed è quindi arrivato il tempo di sgombrare il campo da alcune ipocrisie, tipo quella che chi è italiano dovrà comunque tifare Juventus. Una bischerata assoluta. Io - tifoso della Fiorentina -  italiano al 100%, domani sera tiferò Real Madrid senza bisogno di crearmi nessuna scusa per gli amici “gobbi” (così a Firenze, ironicamente, chiamiamo i tifosi bianconeri).

     

    CRISTIANO RONALDO CRISTIANO RONALDO

    Bisogna finirla con questa ipocrisia collettiva: domani sera giocherà la finale di Champions non l’Italia ma una squadra di Torino, la Juventus, appunto, e tifare Real Madrid significa – se la logica ha ancora un valore in questo nostro Paese – semplicemente essere anti-juventini e non certo anti-italiani. Ché poi questa argomentazione del patriottismo nazionale in salsa bianconera lascia davvero il tempo che trova in una nazione, la nostra, dove ogni forma di nazionalismo è stata culturalmente bistrattata per decenni, soprattutto a sinistra, in considerazione del Ventennio fascista che della retorica della Patria aveva fatto un punto politico e di identità.

    BUFFON BUFFON

     

    Per cui, W Real Madrid e non si faccia più l’equazione, sbagliata, anti-juventino = anti-italiano. Aspettando da Cristiano Ronaldo, domani sera, una perla che superi Gianluigi Buffon val la pena ricordare qui un maestro del giornalismo sportivo, uno scrittore come Gianni Brera che trent’anni fa, nell’ottobre del 1987, in un articolo per La Repubblica dal titolo “Partito bianconero”, a proposito di Juventus scriveva: “Non è una squadra, è un fenomeno sociale. (…)

     

    CRISTIANO RONALDO CRISTIANO RONALDO

    La Juventus fu sempre vagamente odorosa di privilegio sociale. Gli aristòcrati si beavano del Torino plebeo (esattamente come al Milan): a mezzo fra loro e la plebs usavano profondere slanci plus-calorici i borghesi colpevoli della retorica Juve. (..) Il tifoso juventino è borghese o aspirante borghese. Si manifesta dove un capoluogo abbia da farsi perdonare nequizie medioevali. Fuor dal Piemonte, i più devoti juventini sono lombardi, e ancora emiliani di Romagna. Se c'entri anche il Re sabaudo non so dire. Fatto è che la ‘Juventinitas’ è un sentimento che fa casta”.

    ALLEGRI ALLEGRI

     

    A noi tifosi fiorentini la casta del calcio non ci ha sfiorati mai come, credo, la gran parte dei tifosi non juventini d’Italia, compresi laziali e romanisti. Certo, Gianni Brera ci ricordava pure che “la Juventus fa tutti secchi: è quella che sappiamo, che ammiriamo e invidiamo secondo indole (..) Se tu l' ami ti basti. Se non l'ami, dichiara almeno di doverla ammirare come si merita”. Noi, e Brera ci perdonerà da lassù per questa nostra intemperanza, la Juve non l’amiamo e neppure l’ammiriamo. Perciò ….. Forza Real.

    cristiano ronaldo 2 cristiano ronaldo 2

     

    massimiliano lenzi massimiliano lenzi

     

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