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    PROPAGANDA FORENSE - IL "SÌ" FRUTTA CREDITI PER GLI AVVOCATI: CHI PARTECIPA A UN INCONTRO CON CASINI A ISERNIA A FAVORE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DI RENZI AVRÀ TRE CREDITI FORMATIVI


     
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    Luca Telese per “La Verità”

     

    AVVOCATI AVVOCATI

    Vai ad ascoltare la propaganda a favore del governo, e guadagni dei bei punti per la tua formazione. Incredibile ma vero, accade in questo Paese: nasce la religione costituzionale di Stato.

     

    Dunque, le cose stanno così: il professor avvocato Giovanni Di Giandomenico, decide di fare una manifestazione a favore del Sì al referendum di Renzi. Fin qui nulla di male.

    Il professor avvocato Giovanni di Giandomenico è anche il rettore professore dell' università degli studi «Pegaso» di Isernia. E anche su questo nulla da ridire: è un normale cittadino, ancorché un docente di diritto, libero dunque di fare e di pensare quello che vuole.

     

    Il professor avvocato Giovanni di Giandomenico, rettore dell' università Pegaso, decide di avere come ospite principale di questa sua kermesse a favore del referendum, il senatore Pierferdinando Casini. Bene benissimo, Casini è persona degnissima, ascoltarlo è un piacere.

     

    Quello che invece è meno spiegabile, è che sul manifesto di convocazione della riunione a favore del Sì, fissata per sabato 29 ottobre, presso le prestigiose sale del Grand Hotel Europa di Isernia, si possa leggere, scritto a chiare lettere, questo singolare annuncio: «Agli avvocati partecipanti, saranno riconosciuti tre crediti formativi».

     

    Siccome ormai sappiamo tutti che l' Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma edificata sui concorsi e sugli esami di abilitazione, questo incredibile dettaglio, in una manifestazione di propaganda elettorale (ancorché di altissimo livello) che per magia diventa un' opportunità di far punti e muovere la classifica, un pochino inquieta. È una piccola storia, certo.

    RENZI RENZI

     

    Ma è già la fotografia di un fenomeno diffuso, in queste ore, in un Paese in cui il referendum sta diventando una occasione per militarizzare le istituzioni formative, una chiamata alle armi per gli apparati dello Stato e del parastato. Un processo silenzioso, multiforme, ramificato e quasi automatico, in cui bastano pochi elementi per cambiare un segno, per creare un bisogno di disciplina e di obbedienza. Scompaiono i vecchi partiti, e si materializza la nuova incarnazione di un partito -Stato incardinato su Palazzo Chigi.

     

    Conterà qualcosa, se non altro nell' immaginario di chi lavora nel mondo dell' università, anche il solo annuncio delle cosiddette cattedre Natta? Si tratta dei 500 posti a vita che il governo (La Verità ne ha parlato nel dettaglio, denunciando lo scandalo) annuncia di voler assegnare senza bando né concorso, bypassando le istituzioni accademiche, con una commissione nominata direttamente da Palazzo Chigi. Conterà qualcosa il progressivo accentramento di poteri diversissimi (da quelli di selezione di un insegnante, a quelli di controllo sui dirigenti della pubblica amministrazione), sulla scoperta di questa improvvisa passione che gli accademici e i professoroni stanno rivelando a favore della riforma?

     

    L' idea che se vieni a sentire il dibattito sul referendum guadagni punti, puoi evitarti un corso di formazione, è sbagliata a prescindere, sia se si tratti del Sì che del No.

    Siamo sicuri che ci saranno molti studenti ad ascoltare l' avvincente prolusione sulla necessità di porre fine al bicameralismo perfetto del professore avvocato Giovanni Di Giandomenico (anziché andarsene - che noia! - un sabato pomeriggio in campagna o al mare).

    Ma proprio perché immaginiamo lo slancio entusiastico di questi ragazzi, ci dispiace che si debba offrire un incentivo improprio. Ebbene, all' ospedale fiorentino di Careggi, il più grande della Toscana, il direttore generale Monica Calamai ha invitato anche lei, personalmente, un centinaio fra primari e sanitari (anche questo caso è stato raccontato sulla Verità) a partecipare ad un' assemblea, guardacaso in favore del Sì.

    CASINI CASINI

     

    Ai convenuti ha fatto trovare in cattedra l' onorevole Federico Gelli, ex vicepresidente della Regione Toscana, insieme all' assessora al diritto alla salute in carica, Stefania Saccardi (cioè all' autorità politica di riferimento).

     

    Lo strumento di un incentivo accademico, o il potere gerarchico sono quindi usati per promuovere un' iniziativa politica. Forse, questo due casi (come le decine che ci segnalano) trasformano il referendum in un grande sondaggio sul potere del premier. Persino il decreto sull' istituzione della nuova Agenzia delle entrate - ieri, su un terreno totalmente diverso - ci ha rivelato che Equitalia non scompare, ma cambia padrone: il nuovo statuto dell' ente, nel progetto, viene redatto dalla presidenza del Consiglio e assoggettato a quella struttura.

    RENZI CASINI AVVOCATI RENZI CASINI AVVOCATI

     

    Emerge in ogni campo, di fatto, nella pratica, l' idea di un premier forte. È di nuovo come in tutta Europa - una sfida fra popolo ed élites. L' ideale, se proprio si va al Grand Hotel di Isernia - è prendersi i tre punti e non farsi abbindolare.

     

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