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    ''I GAY SONO I NUOVI ARIANI'' - SILVANA DE MARI RISCHIA LA RADIAZIONE DALL'ORDINE DEI MEDICI, LEI SE NE INFISCHIA: ''SE NON TI ADEGUI AL PENSIERO UNICO, SEI OUT. MA IO LOTTERÒ CONTRO IL MOVIMENTO LGBT. UNO DEI SUOI FONDATORI, MARIO MIELI, PROPAGANDAVA LA PEDOFILIA. DICEVA 'NOI CHECCHE RIVOLUZIONARIE POSSIAMO AMARE I BAMBINI'. A FORZA DI CONFONDERE L'IDENTITÀ SESSUALE, SI CREA IL CONTAGIO DEI GAY''


     
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    1. “NON FERMERANNO LE MIE IDEE: PER ME I GAY SONO I NUOVI ARIANI”

    Lodovico Poletto per www.lastampa.it

     

    «I gay? Sono la nuova razza ariana. Vietato parlar male di loro, vietato criticare, vietato esprimere la propria opinione nei loro confronti. Loro vogliono l’omologazione, il pensiero unico». Silvana De Mari, la psicoterapeuta-scrittrice, autore di decine di libri per ragazzi (e di successo) e finita nel mirino dell’Ordine dei medici per le sue opinioni, non sposta di un solo millimetro l’asticella sulle cose che pensa, dice e professa ormai da tempo. 

    silvana de mari silvana de mari

     

    Dottoressa, lo sa che adesso c’è un procedimento contro di lei per le cose che dice? 

    «Cosa vuole che me ne importi». 

     

    Ma rischia che la caccino, che la cancellino dall’Ordine. Non è pentita, pronta cospargersi il capo di cenere?  

    «Vede, ci siamo di nuovo. Se non ti adegui al pensiero unico, se sei fuori dal coro. Se dici ciò che pensi sui gay, sulla pedofilia, sei out». 

     

    Andiamo con ordine. I gay?  

    «Vogliono sempre di più. Prima i matrimoni, poi le adozioni. È un contagio». 

     

    Che intende dire con contagio?  

    «Che se in una classe c’è una ragazza bulimica, stia certo che per contagio psicologico nel giro di poco tempo ce ne saranno altre 5 o sei. E con i gay è la stessa identica cosa».  

     

    Se li frequenti lo diventi?  

    «Se non si definisce l’identità sessuale si confonde il tutto».  

     

    Cioè bisogna dire ai bambini tu sei questo o quello?  

    «Guardi: se non è chiaro chi si è, fin da subito, che la differenza è complementarietà, si confondono le idee. Tra i 12 e i 13 anni, tutti sono attratti (ma per amicizia) dallo stesso sesso. Si sperimenta. Poi si sviluppa la sessualità. Che è una sola. Si sta insieme perché diversi e complementari».  

     

    E l’omofobia?  

    SILVANA DE MARI SILVANA DE MARI

    «Io sono omofobica. E se lei sta con una donna lo è anche lei che è un uomo. Ovvero: abbiamo fatto una scelta a monte. E proclamarla è un diritto, fa parte del diritto di parola».  

     

    Ma che c’entra la religione in queste cose che dice?  

    «C’entra con il fatto che San Paolo dice che essere omosessuali è una cosa sbagliata. Ma per i nuovi ariani, leggere San Paolo è un sacrilegio. Ecco, io difendo con queste mie esternazioni il diritto di parola, la mia religione e se vuole anche la libertà di stampa». 

     

    E la campagna contro l’associazione Mario Mieli?  

    «Lo sa che diceva quel gentiluomo a cui è intitolata un’associazione che prende soldi dallo Stato? “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros”. Era un pedofilo. E noi diamo i soldi a gente che ha fatto sue queste idee. Una follia. Contro la quale vale la pena di battersi». 

     

    Insomma, lei si sente cavaliere bianco contro la perversione?  

    «Guardi, io sarò colei che darà una spallata e farà cadere il movimento Lgbt. Ovvio, non io da sola. Con me ci sono migliaia di altre persone». 

     

    Ma se l’attaccano da tutte le parti.  

    mario colamarino presidente del circolo mario mieli mario colamarino presidente del circolo mario mieli

    «La lobby gay ha anche cercato di imporre al mio editore di non pubblicare più i miei libri per ragazzi. Ma per fortuna non tutti la pensano come quelli». 

     

    Non mi dica che ha proseliti?  

    «No, ho gente normale che la pensa come me. Che mi dice vai avanti. Sono tanti, sebbene abbiano paura ad esporsi. Ma se facciamo sentire tutti insieme il nostro pensiero, la spallata gliela diamo davvero».  

     

     

    2. LA DOTTORESSA OMOFOBA RISCHIA LA RADIAZIONE

    Alessandro Mondo per www.lastampa.it

     

    Il caso non poteva passare sotto silenzio. Perchè la crociata contro i gay che la dottoressa Silvana De Mari ha lanciato sul suo blog, raccontata ieri dal nostro giornale e contro la quale si stanno mobilitando compatte le associazioni Lgbt, da una settimana a questa parte è sotto la lente dell’Ordine dei Medici di Torino e Provincia: segnalazioni, proteste, richieste di radiarla. Praticamente arriva di tutto.

    SILVANA DE MARI AUTRICE DI LIBRI FANTASY SILVANA DE MARI AUTRICE DI LIBRI FANTASY

     

    Un’altra gatta da pelare per Guido Giustetto, il presidente, dopo il caso della «santona» che prometteva inedite e mirabolanti cure contro il cancro screditando la medicina ufficiale: la stessa Medicina che l’Ordine è chiamato a difendere anche in questa occasione. Consapevole che questa volta, forse ancora di più, bisogna muoversi con i proverbiali piedi di piombo. 

     

    FASCICOLO APERTO 

    Non a caso, la prima mossa sarà chiamare la De Mari - chirurga, psicoterapeuta e scrittrice - per chiederle spiegazioni. E questo, senza farsi condizionare dal dibattito che impazza su Facebook, caratterizzato da posizioni variegate sull'iniziativa del soggetto: nata a Caserta 63 anni fa, torinese di adozione, autrice di successo di libri fantasy e «odiatrice professionista dei gay».

    i volontari del mario mieli i volontari del mario mieli

     

    Come quella di Silvio Viale, medico al Sant’Anna ed esponente dei Radicali, che sul suo profilo Fb giudica «stupide» le opinioni della dottoressa ma considera sbagliata la richiesta di radiazione. Perchè? «La radiazione deve essere motivata da un aspetto professionale, cioè dall’eventuale promozione e magari pratica di terapie non scientificamente validate, e non da opinioni, per quanto demenziali. Altrimenti oggi si colpiscono i punti di vista di questa signora e domani di qualcun altro. La condanna di certe affermazioni, invece, deve essere preventiva e ferma». 

     

    In ogni caso, la convocazione è già scattata: il primo passo dell’apertura di un procedimento disciplinare che potrebbe anche culminare nella radiazione. Il condizionale è d’obbligo, perchè se l’Ordine dei Medici non intende perdere tempo, il primo obiettivo è capire chi si troverà di fronte e perché si muove in questi termini. La presa di distanza, invece, è immediata.

     

    «Personalmente ritengo che quelle della dottoressa, non ho mai avuto modo di conoscerla, sono affermazioni non corrispondenti al pensiero della medicina - spiega Giustetto -. Del resto lo riconosce anche lei, sostenendo di non essere allineata. Diciamo che la sua posizione non rientra nel perimetro delle conoscenze scientifiche». E adesso? «Apriremo il procedimento disciplinare, chiedendole spiegazioni... il mondo è pieno di medici che dicono cose strane».

    GUIDO GIUSTETTO GUIDO GIUSTETTO

     

    L’ORDINE 

    Fatta salva la presa di posizione personale, a Giustetto, e all’Ordine dei Medici, la questione interessa sotto due punti di vista: «Nella misura in cui può creare problemi ala salute pubblica e mettere in cattiva luce la professione medica». Questione delicata, di forma e e di contenuti: «Oltretutto la dottoressa mette un peso particolare sulla sua professione». Il che, par di capire, non depone a suo favore. Il dossier è aperto: «Ma in questa fase dobbiamo capirne di più».

     

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