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    IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? RAI DUE SE LA CAVA CON LA STRAMPALATA COMMEDIA “GLI INFEDELI”. È UN FILM DI CORNA. PERCHÉ SI TRADISCE? “MI PIACE LA FREGNA”, SI GIUSTIFICA VALERIO MASTANDREA DAVANTI ALLA MOGLIE VALENTINA CERVI – IRIS PRESENTA IL THRILLER DI CULTO DI DAVID FINCHER “SEVEN” CON BRAD PITT, MORGAN FREEMAN, KEVIN SPACEY – SU CIELO ALLE 23,10 VI VOGLIO BELLI SVEGLI PER L’ARRIVO DELLO STRACULTISSIMO “LA DONNA LUPO”, EROTICO D’AUTORE DI AURELIO GRIMALDI CON LOREDANA CANNATA NUDISSIMA… – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    gli infedeli cervi mastandrea gli infedeli cervi mastandrea

    E in chiaro che vediamo? Non va male. Rai Due alle 21,20 se la cava con una strampalata commedia di Stefano Mordini, “Gli infedeli” con Valerio Mastandrea, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valentina Cervi, Marina Foïs, che uscì su Netflix e non in sala durante la pandemia. E lo videro in pochi. Come dice il titolo è un film di corna. Perché si tradisce? “Mi piace la fregna”, si giustifica candidamente Valerio Mastandrea davanti alla moglie tradita Valentina Cervi.

     

    Il film è il remake abbastanza fotocopia (almeno per certi episodi) di una commedia francese di successo, “Les Infideles”, con un cast capitanato da Jean Dujardin e Gilles Lellouche, anche registi. Da otto episodi originali ci siamo però ridotti a cinque, e nessuno va a Las Vegas perché è interamente ambientato a Roma.

     

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    Devo dire, a onore dell’operazione, che il film francese, a sua volta, faceva un po’ il verso ai capolavori a episodi di Dino Risi. Ma né Scamarcio né Mastandrea hanno quella grazia guascona e ultramacha che avevano i due protagonisti francesi, Dujardin e Lellouche. Mastandrea nemmeno ci prova, e viene perfino umiliato nell’episodio più risiano di calvo pipparolo con moglie comprensiva, Marina Fois.

     

    Scamarcio fa addirittura il Lando Buzzanca arrapato senza avere però quella stessa follia siciliana. L’aria da guascone l’avrebbe sicuramente di più Massimiliano Gallo, come dimostra il primissimo episodio, ma viene utilizzato troppo poco. Valentina Cervi ruba la scena a tutti facendo una moglie altoborghese gelosa e dominatrice in grado di passare dalla gentilezza alla rabbia in pochi secondi e di far funzionare anche il più svogliato Valerio Mastandrea.

     

     

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    Italia 1 alle 21,20 propone “King Arthur: Il potere della spada” di Guy Ritchie con Charlie Hunnam, Jude Law, Astrid Berges-Frisbey, Djimon Hounsou, Aidan Gillen, Eric Bana. Che coattata! Un Re Artù, ma loro lo chiamano Art, pieno di mostri, sirene, serpentoni giganti alla Damien Hirst, rapper, modelle fighe, maestri di kung fu, gladiatori e calciatori. C’è pure la spada de foco!

     

    Quando Art, il bisteccone Charlie Hunnam, si ritrova la spada nella roccia, sarà David Beckham a dirgli, come se fosse Totti: “Co’ du’ mani, la deve prenne co’ du mani!”. Alla fine, anche grazie alla musicona hard rock di Daniel Pemberton, alla cattiveria di Jude Law, alla regia senza regole, trashissima, di Guy Ritchie questo King Arthur è pure divertente. Ma non credo si possa dire proprio un film riuscito.

     

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    Guy Ritchie e i suoi sceneggiatori hanno trattato la storia di Re Artù come fosse una specie di superepisodio di Games of Thrones, con tanto di 3D fracassone ottimo per il lancio di frecce, spade, per i serpentoni giganti che fanno cucù, anche se il circuito delle sale Imax non lo ha voluto, e questo penso non sia un bel segno, e anche se l’uscita, prevista già un anno fa, è stata più volte spostata. E nemmeno questo penso sia un gran bel segno.

     

    Su Iris torna “Nemico pubblico. Public Enemies”, noir kolossal diretto da Michael Mann con Christian Bale nei panni di Melvis Purvis, l’uomo dell’FBI a caccia del John Dillinger di Johnny Depp e della sua banda, con Marion Cotillard, Channing Tatum come Pretty Boy Floyd, Billy Crudup, Stephen Graham come Baby Face Nelson, Jason Clarke come Red Hamilton, Carey Mulligan, Iris alle 21. Lo so, poteva essere meglio, e Johnny Depp non è in parte…

     

     

    l insegnante al mare con tutta la classe l insegnante al mare con tutta la classe

    Su Cine 34 alle 21 avete un classico della commediaccia come “L’insegnante al mare con tutta la classe” di Michele Massimo Tarantini con Lino Banfi, Alvaro Vitali, Anna Maria Rizzoli, Marco Gelardini, Gisella Sofio. Ritenuta stanca e volgarissima dai più, ma con un Banfi spettacolare, sia vestito da donna o in costumino a righe che a letto con Alvaro per sbaglio. Sembra, ma è da controllare, che sia nata qui la frase di Banfi "una parola è troppa e due sono poche".

     

    Annamaria Rizzoli, molto piacente, si concede in spogliarelli overlong per i soliti guardoni, stavolta dietro le rocce. Grandiosa la scena di nudo in piscina della Rizzoli eliminata dalle copie in dvd e molto apprezzata dai fan. Non tutti sopportano il lato reazionario e sessista del film. Philippe Roc su “La revue du cinéma” trova “tutto questo volgare, sessista, mal filmato, completamente idiota e per lo meno reazionario; in pratica è nullo e non esiste e si può essere largamente dispensati dal vederlo”.

     

     

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     Se cercate un buon film d’autore, Tv200 alle 20,55 propone l’inglesissimo “Another Year” di Mike Leigh con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen, Peter Wight, Oliver Maltman, David Bradley, niente più di un anno di vita di una coppia di tranquilli sessantenni che fanno piccole cose quotidiane e sentono le crisi degli amici. Una delizia.

     

    Su Canale 20 alle 21,05 avete “Rush Hour 3. Missione a Parigi”, sempre diretto da Brett Ratner con Jackie Chan e Chris Tucker in missione a Parigi. Ci sono anche guest star come Max Von Sydow e Roman Polanski. Rai Movie alle 21,10 propone “Il colonnello von Ryan”, filmone di guerra girato in Italia da Mark Robson con Frank Sinatra, Trevor Howard, Raffaella Carrà, Sergio Fantoni, Brad Dexter, John Leyton, Adolfo Celi. Fu un grande successo quando uscì.

     

    Celebre la storia d’amore che nacque sul set tra Sinatra, cinquantenne, e Raffaella, anche se non tutti ci credevano. Ma Max Turilli, caratterista italiano specializzato in ruoli da tedesco che ha un ruolo nel film, ricordava che spesso li ospitava a casa sua come amanti clandestini. Va detto che è su questo set che si incontrano per la prima volta anche Sinatra e Mia Farrow, che andava a trovare il suo amico John Leyton. In un brutto incidente sul set in Spagna, a El Chorro, Trevor Howard rischiò la vita.

     

     

    il profumo di yvonne il profumo di yvonne

    Su Cielo alle 21,20 avete il sofisticato “Il profumo di Yvonne”, scritto e diretto da Patrice Leconte con Jean-Pierre Marielle, Hyppolite Girardot, Sandra Majani, Richard Bohringer. Tratto da un romanzo di Patrick Modiano, l’azione gira attorno alla bella Yvonne, volubile e infedele, al suo vecchio amico gay che la accompagna, al giovane Victor pazzo di lei. Il tutto si svolge alla fine degli anni ’50. Strepitose il vecchio Marielle nel ruolo di René, l’amico omosessuale.

     

    Passiamo alla seconda serata con “L’insegnante balla con tutta la classe” di Giuliano Carnimeo con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Renzo Montagnani, Cine 34 alle 22,50. A parte il finalone in discoteca alla Travolta (La febbre del sabato sera era il grande successo di quell’anno), le scene più calde riguardano le lezioni private che la Cassini dà ai maturi colleghi, per imparare a ballare la “raccolta del melone”: lei si china come per raccogliere un melone, dandosi il tempo col motivetto «Lo prendo… non lo prendo, lo prendo… non lo prendo».

     

    il profumo di yvonne il profumo di yvonne

    Banfi, professore che sogna di diventare preside come Carotenuto (ce la farà, ce la farà) è un fan assoluto di Travolta, tanto che tiene in camera sua il poster del divo e si presenterà nella scena finale vestito di bianco proprio come parente carnale del suo eroe. Pasquale Travolta. Fummo colpiti, allora, anche dalla presenza di Paola Morra, nudissima, come ragazzina sveglia della classe.

     

    Su Rai4 alle 23 l’action coreano “Special Delivery” di Dae-min Park con Heo Dong-won, Jo Hee-Bong, Yeom Hye-ran, Han Hyun-min, Hyun-jun Jung, Eui-sung Kim. Su Cielo alle 23,10 vi voglio belli svegli per l’arrivo dello stracultissimo “La donna lupo”, erotico d’autore di Aurelio Grimaldi con Loredana Cannata nudissima e un gruppo di maschi arrapati tra i quali segnali anche nomi importanti come Arturo Paglia, poi diventato produttore, e un attore di peso come Franco Di Visto a Roma nel pieno della calura d’agosta del 1999, convinto dal sederone della Cannata che trionfava sui manifesti e dalla promessa di una fellatio hard sullo schermo.

     

     

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    Pubblico di vecchissimi, tutti rigorosamente maschi. Dopo un sogno della protagonsita che si spoglia davanti al pubblico come Cicciolina, la donna lupa parte alla conquista dei maschi. E’ lì, con Arturo Paglia, che parte la mezza pompa promessa (ma non credo che l’abbia veramente fatta a lui…).

     

    Poi incontra l’attore di erotici di serie B Pascal Persiano e si fa leccare proprio lì in piscina. Paglia si sta innamorando e la vuole rivedere quando entra in scena il serpente Gianduia per una scena Cicciolina style molto attesa. Negli appunti di allora, leggo che ci aspettavamo un film scatenato, mezzo hard, e ci troviamo mezza pompa e mezza storia d’amore. Uffa.

     

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    Come spettatore della prima giornata mi dettero una spilla della donna lupo che ho regalato anni dopo alla Cannata. Andrebbe aggiunto anche lo sketch di Stracult che ideai più di vent’anni fa con i Manetti bros, “Spacca contro la donna-lupo” con l’ispettore Spacca di Piotta che incontra, appunto, la donna-lupo.

     

    Solo che è una vera donna-lupo con i peli e, prima mangia me che stavo discorrendo del film con Marco Manetti, poi viene inseguita da Piotta e G-Max e uccisa da una pallottola d’argento come tutti i licantropi che si rispettino. L’ultima battuta di Piotta era “La donna lupo perde il pelo ma non il vizio”. Tutto si svolge dalle parti del Pigneto.

     

    Iris alle 23, 40 presenta il thriller di culto di David Fincher “Seven” con Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow. Se vi piacciono i mammuth ci sarebbero quelli di “10,000 A.C.”, preistorico di Roland Emmerich con Camilla Belle, Steven Strait, Tim Barlow, Cliff Curtis, Omar Sharif, Reece Ritchie. Non malaccio.

     

     

    la donna lupo la donna lupo

    Cine 34 alle 0,40 propone il remake dell’Ubalda, cioè “Chiavi in mano” di Mariano Laurenti con il mitico Martufello, Angela Cavagna, Sergio Vastano, Cinzia Roccaforte, Ramona Badescu. Negli anni ’90, forti della rivalutazione veltroniana («un presepe minimalista reso ancor più poetico dalla sofferta interpretazione di Pippo Franco», scriveva su Il Venerdì di Repubblica), ne tentano un remake Galliano Juso e Enrico Ghezzi col titolo “Quel gran pezzo della Ubalda tutta (ri)nuda e tutta (ri)calda”.

     

    Ovviamente non si girerà mai. Martino lo sostituì con un remake meno alto e più popolare affidandolo ancora a Laurenti. Primissimo titolo “Due gran pezzi di donzelle tutte nude e tutte belle”.

     

    loredana cannata la donna lupo loredana cannata la donna lupo

    Lo segue alle 2,25 “La bella Antonia, prima monica poi dimonia” di Mariano Laurenti con Edwige Fenech, Piero Focaccia, Riccardo Garrone, Dada Gallotti. Su Rai Movie all’1,05 un bel thriller di Roman Polanski “L’uomo nell’ombra” con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, Eli Wallach.

     

    Fuori Orario/Rai Tre propone all’1,40 altri capolavori di Ozu come “Buon giorno!” del 1959 con Keiji Sada, Yoshiko Kuga, Chishu Ryu, Kuniko Miyake, Masuo Fujiki, Eiko Miyoshi, seguito alle 3, 10 da “Tardo autunno” del 1960 con Setsuko Hara, Yoko Tsukasa, Mariko Okada, Keiji Sata, Chishu Ryu.

     

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    Rai Movie alle 3,20 passa la commedia al femminile con la coppia lesbo al posto di quella etero “Non ti presento i miei” di Clea DuVall con Kristen Stewart, Mackenzie Davis, Aubrey Plaza, Alison Brie, Dan Levy, Mary Steenburgen. Rete 4 alle 4,15 propone la stramba commedia ambientata durante la Sei Giorni di ciclismo a Milano “La baraonda” o “Passioni popolari” di Florestano Vancini con Giuliano Gemma, Edy Angelillo, Wanda Aschel Bacciella, Marisa Bonati, Enrico Grazioli. Chiudo con “Bambola” di Bigas Luna con Valeria Marini tra anguille e mortazza, Cine 34 alle 4,15.

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